Non solo bollicine
15 Novembre 2016Ad ognuno la sua minerale, perché che sia naturale o frizzante, la scelta dell’acqua imbottigliata non è solo questione di gusto
Pensavate fosse semplice e, invece, orientarsi con consapevolezza, nella scelta delle numerose acque minerali presenti in commercio, non è certo una passeggiata. Perché no, non tutte le bollicine sono uguali. Non solo perché non tutte le acque frizzanti sorgono da sorgenti naturali ma perché, che sia oligominerale, effervescente o ricca di sali, ogni acqua minerale possiede delle caratteristiche sue proprie e così il suo consumo può contribuire a mantenersi in salute nelle varie fasi del ciclo di vita. La diversa classificazione delle acque minerali avviene in base al cosiddetto Residuo fisso a 180° che rappresenta la quantità in grammi di sali minerali disciolti in acqua; più questo valore è elevato e più sali sono disciolti in un litro.
Quindi occhio tal valore in etichetta, se siete sportivi e avete bisogno di reintegrare i minerali, un’acqua “medio minerale” (residuo fisso compreso tra 500 e 1000 mg/L) diventerà la compagna insostituibile dei vostri allenamenti ma se invece preferite un acqua pura e leggera, che stimoli la diuresi o per chi soffre di ipertensione, il residuo fisso deve indicare valori bassi, quindi sì all’acqua “minimamente mineralizzata” (residuo fisso non superiore a 50 mg/L) oppure “oligominerale” (residuo fisso inferiore a 500 mg/L).
L’acqua, invece, “ricca di sali minerali” è un’acqua terapeutica che si acquista in farmacia ed è bene consumarla solo su consiglio del medico, visto che può favorire la comparsa di calcoli renali. I sali minerali, infatti, sono micronutrienti essenziali per il nostro organismo ma se presenti in eccesso possono causare problemi più o meno gravi. Il loro apporto, tuttavia, è fondamentale nella regolazione di numerosi processi corporei come l’equilibrio idrosalino e lo sviluppo e la crescita di organi e tessuti.
Ecco perché è bene conoscere le diverse proprietà delle acque minerali che di certo da sole non possono prevenire o guarire patologie importanti ma sicuramente possono diventare un valido supporto, se abbinate ad un’alimentazione corretta e ad abitudini di vita sane.
> dott.ssa Marianna Vernetti (biologa nutrizionista)