Associazione Milleculure: lo sport è di tutti!
17 Gennaio 2017Sport & Società
Napoli non è la città dei miracoli né il santuario delle occasioni perdute.
Al contrario, è la città delle intelligenze e delle sfide, delle conquiste e delle testimonianze fatte da racconti di pezzi di vita da portare ad esempio, storie che si tramandano per generazioni procurando brividi di entusiasmo e passione.
Le eccellenze del territorio vanno dalla letteratura alla medicina, dall’arte al commercio, ma nasce un momento che vuole fare da collante tra anime differenti ma tutte indissolubilmente legate col linguaggio universale dello sport.
Ecco Palextra, l’Agorà dello sport. C’è un filo conduttore tra lo sport dei giovani e per i giovani a Napoli e l’Universiade.
Sin dalla nascita, l’associazione Milleculure, quella di Diego Occhiuzzi e di Pino e Franco Porzio, di Patrizio Oliva e Massimiliano Rosolino, di Imma Cerasuolo, Manuela Migliaccio e tanti altri campioni olimpici e paralimpici, ha inteso riunire oltre gli stessi colori dell’iride e alla magia dei cinque cerchi, uomini sani dentro, resi rocce dalla forza dei valori dello sport.
In un discorso di crescita e sviluppo, suona amarissima la drammatica situazione degli impianti sportivi. In particolare a Napoli. E davanti si staglia l’Universiade del 2019, una grande occasione tra impianti da ristrutturare e bellezze da far scoprire agli ospiti e magari da riscoprire per i locali. Ma si è già in ritardo. Milleculure ha un forte legame con il territorio esaltato da un soggetto innovativo per l’ideazione e realizzazione di progetti specifici, di natura sportiva, che abbiano a cuore i valori fondanti dello sport come partecipazione attiva dei giovani, dei meno abbienti e dei diversamente abili; etica, trasparenza e legalità; presenza in aree degradate del territorio; sostenibilità economica-finanziaria dei progetti.
In una parola: “inclusione sociale” nella sua più alta accezione, in una location unica – la Campania – per creare le giuste condizioni per il successo di un evento durevole che sviluppi e proponga alle città coinvolte, diffusione delle attività sportive olimpiche di base; eventi agonistici di livello nazionale ed internazionale; incontri, workshop, approfondimenti su temi specifici legati allo sport; coinvolgimento attivo e collaborazione con federazioni, associazioni, società sportive e altri attori presenti sul territorio.
Relazioni internazionali e presenze di delegazioni di città da sempre e anche solo recentemente attraversate da grandi eventi sportivi, daranno alla “mini olimpiade” dei giovani universitari il senso di un ponte da tra Est e Ovest, Nord e Sud, tra Italia e Mondo.
Una sfida sì coraggiosa ma lucida, voluta, interpretata e vissuta, che carica anche di grande responsabilità chi ha voluto scommettere su se stesso e sulla Universiade. Napoli vorrà primeggiare coi suoi segmenti e realtà più sane, le migliori, in grado di primeggiare laddove la rassegnazione potrebbe prevalere. E sarà bello dimostrare che non c’è solo paura e camorra, ma umanità e voglia di partecipare, quasi di stupire, al di là di podi e medaglie.
Gli sportivi parlano con il linguaggio invincibile dello sport, da sempre strumento di pace e di crescita.
> di Gianfranco Coppola
Consigliere Nazionale USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana)
Membro Executive Committee Europe Aips (Association Internationale de la Presse Sportive)