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RIAPRE IL MOLO SAN VINCENZO: PASSEGGIATA A MARE VERSO IL CUORE DEL GOLFO

  18 Aprile 2017

Il Museo del Mare e dell'Emigrazione e il Molo San Vincenzo

Il Museo del Mare e dell’Emigrazione, il cui progetto è stato presentato il 26 gennaio presso la Lega Navale (con la presenza, fra gli altri, del presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale Pietro Spirito), e la ristrutturazione e la prossima apertura del Molo San Vincenzo rappresentano due tappe fondamentali verso una nuova visione del waterfront, ossia di quella linea di cerniera che definisce il rapporto fra la città e il suo porto.

Sul San Vincenzo, che sarà aperto al pubblico a partire da luglio di quest’anno, è intervenuto il sindaco Luigi De Magistris, nell’incontro del 4 novembre in Castel Nuovo, ricordando in primo luogo la stretta sinergia con il presidente Spirito, per una “visione complessiva del rapporto tra la città e il porto”, e la collaborazione della Marina Militare. “I cittadini e i turisti devono riappropriarsi del molo come grande passeggiata a mare – ha il primo cittadino -: è un momento particolarmente propizio in tal senso dopo la firma del Patto per Napoli. Un elemento importante per la fruizione dell’area – ha concluso il sindaco – riguarda la mobilità e la visione di sistema: oltre allo snodo di piazza Municipio tra la linea 1 e la linea 6 della Metropolitana, il Comune firmato atti importanti con il Governo e la Regione Campania, e ha ottenuto la validazione della Soprintendenza, per il finanziamento dell’intero lungomare che va da Molosiglio a Largo Sermoneta: non può dunque restare fuori da questo discorso il molo San Vincenzo, che ne diventa anzi uno dei perni principali”.

Alle parole del sindaco fanno eco quelle di Umberto Masucci, presidente dell’International Propeller Club di Napoli, che ricorda come l’apertura del molo, “figlia di una straordinaria collaborazione fra istituzioni e associazioni per restituire alla nostra città uno dei suoi luoghi più suggestivi”, sia tuttavia solo il primo passo: “poi ci vorrà un ulteriore, grande concorso di idee per progettare quella che sarà la sistemazione definitiva”.

Il presidente Masucci è intervenuto anche sul progetto del Museo del Mare, in occasione della sua presentazione: “la cosa più importante di questo progetto è il fatto che sia aperto e condiviso, frutto di ben 38 soggetti mossi dall’obiettivo comune di creare nella città e nella regione più importante d’Italia dal punto di vista marittimo, un grande museo dedicato al mare; e naturalmente alle migrazioni, perché al mare sono legati i flussi che un tempo andavano da Napoli alle Americhe e oggi portano qui dalla sponda sud del Mediterraneo. Sono stati scelti i Magazzini Generali – aggiunge il presidente dell’International Propeller Club – in primo luogo perché collocati al centro del porto e immediatamente collegati a quello che sarà il passaggio sotterraneo della metropolitana, la cui apertura è prevista per il 2019. Un edificio abbandonato che, con il progetto predisposto dal Comitato Promotore tramite l’architetto Matacena, l’ingegner Cavuoto e altri collaboratori, verrà completamente rimesso a nuovo e diverrà un contenitore di straordinarie opere, come le navi romane di età imperiale”.

“Il tutto – conclude Masucci – si inserisce naturalmente nella visione del waterfront, che dall’Immacolatella vecchia arriva fino al molo San Vincenzo, e dunque del riallaccio di un legame dinamico tra il porto e la città. Perché, come ha detto il presidente Spirito, noi vogliamo un museo nel porto e non un porto-museo”.

In conclusione l’armatore Giuseppe D’Amato, Presidente del Comitato Promotore del Museo del Mare, ha suggestivamente parlato di un “sogno condiviso durato quasi tre anni” che vede finalmente la luce; un sogno condiviso non solo dalle autorità e dai soggetti coinvolti, ma “da tutta la città”.

> di Alessio Russo

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