DALLA CRISI ALLO SVILUPPO: FORMAZIONE, CARTA VINCENTE
24 Aprile 2017Il convegno al Banco di Napoli promosso da Associazione Italiana Formatori e Unione Industriali
Importante momento di confronto, lunedì 13 febbraio, presso la Sala delle Assemblee del Banco di Napoli, sul tema “Dalla crisi allo sviluppo del territorio”, promosso da AIF (Associazione Italiana Formatori), Banco di Napoli e Unione Industriali di Napoli, con la partecipazione di ELEA Academy, Innovazione e Apprendimento e DODICI Magazine.
“L’incontro – spiega Antonello Calvaruso, Presidente Nazionale AIF – è stato un primo momento di condivisione di esperienze tra soggetti che utilizzano strumenti e linguaggi differenti e che raramente focalizzano l’attenzione su un fattore comune: i processi di apprendimento da attivare per uscire da uno stato di crisi attraverso una trasformazione qualitativa della realtà”.
Il workshop, dopo i saluti istituzionali di Francesco Guido, Direttore Generale del Banco di Napoli; Mario Mattioli, Vice Presidente dell’Unione Industriali di Napoli; e Mariano Bruno, Consigliere Segretario ODCEC; è stato introdotto dalla relazione di Calvaruso, focalizzata sul ruolo della formazione per fronteggiare la crisi: “piuttosto che parlare di casi di eccellenza o sistemi di regole – ha detto il Presidente Nazionale dell’AIF – vanno identificati quei segnali deboli in grado di scatenare variazioni improvvise e discontinue e spezzare l’equilibrio della crisi e consentire il salto da una superficie a un’altra”
Gli interventi delle tre tavole rotonde, coordinate da Francesco Bellofatto, Direttore di DODICI Magazine, sono stati aperti da Giampiero Castano, Coordinatore Unità Gestione Vertenze del Ministero dello Sviluppo Economico; Umberto Minopoli, Presidente di Sviluppo Campania; e Corrado Diotallevi, Responsabile Sviluppo CRM-Business Unit Incentivi e Innovazione di Invitalia; che hanno delineato lo scenario della crisi, in particolare nel Mezzogiorno, iniziando ad individuare i possibili strumenti e politiche di intervento.
Argomento, questo, focalizzato nel succesivo confronto tra Francesco Nasta, Vice Presidente TechNapoli; Guglielmo Esposito, Amministratore EuroServizi Generali Group; Marco Esposito, giornalista de Il Mattino; ed Eugenio Gervasio, Direttore di Sviluppo Campania.
“Va costituita una Task Force che operi con competenza e strutturazione sulle crisi e lo sviluppo economico del territorio – spiega Gervasio -. In Campania sono state individuate aree di crisi non complesse per mettere in campo percorsi di accompagnamento allo sviluppo del territorio in grado di attivare risorse produttive, sociali ed istituzionali capaci di rivitalizzare le aree di crisi attraverso l’innesco di processi di inclusione sociale, ricollocazione delle forze-lavoro e di promozione di formule imprenditoriali collocate in una visione economica sistemica e sostenibile. Il fabbisogno territoriale, settoriale e organizzativo, da un lato, e specifici bisogni delle persone, dall’altro, sono i dati e requisiti di base della progettazione di interventi formativi per la ricollocazione dei lavoratori ed il rafforzamento psicologico della persona”.
Gli interventi, tutti focalizzati sul miglioramento del benessere a livello territoriale, organizzativo e personale, hanno messo il ruolo fondamentale della formazione delle risorse umane, come emerso dagli interventi di Matilde Marandola, Presidente AIDP Campania; Diana Negri, Presidente AIF Campania, Tommaso Castaldo, di Ricerca&Finanza Consulting; Andrea Romano, Direttore Scuola Orafa Il Tarì; e Marco Volontà di SOFIT.
“La formazione – ha detto, concludendo la giornata di lavori, Bruno Scuotto, Vice Presidente Piccola Industria Confindustria – assume un ruolo centrale elle politiche attive di governo degli attuali processo di transizione industriale. Il sistema deve prevedere specialisti in progettazione formativa in grado di comprendere, attraverso il monitoraggio dei processi di ristrutturazione produttiva, l’entità e la profondità del fabbisogno territoriale, settoriale e aziendale. Un’esigenza che apre nuove prospettive di intervento, coinvolgendo anche settori come la scuola, che sta progressivamente riducendo la distanza dal mondo produttivo con progetti come Alternanza Scuola Lavoro, ai quali Confindustria guarda con vivo interesse”.