2018, la campania che verrà
20 Dicembre 2017
Lavoro ai giovani, ripresa economica, benessere sociale:
DODICI Magazine ha chiesto a circa ottanta protagonisti delle istituzioni, dell’economia, della cultura, della società civile, dell’arte, dello spettacolo e dello sport, di delineare lo scenario 2018 attraverso i loro desideri.
Politica
“Ai giovani campani dico che siamo ripartiti come Regione. Il 2018 sarà l’anno del decollo anche di grandi progetti territoriali, con i fondi europei, dal litorale Domizio, a Napoli Nord all’Agro Nocerino-Sarnese. C’è da guardare con fiducia agli anni che abbiamo davanti”: a dirlo per invitare a considerare il futuro con ottimismo è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. L’augurio di un 2018 migliore arriva anche dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris: “La Napoli che vorrei? Ricca di umanità e di amore. Orgogliosa della sua identità ma sempre aperta e accogliente. Città antica e Città nuova. Città dei diritti. Città della bellezza”.
Antonio Bassolino, Presidente della Fondazione Sud, si augura che nel 2018 “si realizzi un bellissimo sogno, che per ora non si può dire ma che è nel nostro cuore e che sarebbe importante per lo sport, per la città di Napoli e per tutto il Sud”.
Pensieri positivi arrivano anche dai componenti delle giunte di Regione e Comune. Per l’assessore alle attività produttive di Palazzo Santa Lucia, Amedeo Lepore, “Napoli deve essere consapevole della sua storia di capitale del Mezzogiorno e delle sue potenzialità. Vorrei che i suoi giovani, le sue eccellenze e competenze facessero sistema. Le istituzioni hanno il compito di condurre questa sfida e noi stiamo provando a farlo con serietà e rigore, con lo sguardo volto al futuro”. Franco Alfieri, capo della segreteria del Presidente De Luca e consigliere regionale delegato all’Agricoltura, vorrebbe la Campania e Napoli “ancor più consapevoli delle proprie straordinarie potenzialità, con un’agricoltura ancor più competitiva, giovane e attenta all’ambiente, dove i territori siano sempre più protagonisti. Vorrei un’economia capace di coniugare al meglio tradizione e innovazione e di creare nuove opportunità per i giovani”.
Lucia Fortini, assessore regionale all’Istruzione, Politiche sociali e Sport, si augura che la Campania raccolga “quanto di positivo abbiamo seminato nel 2017 per studenti e persone disagiate: edifici scolastici più sicuri e sempre aperti, servizi sociali più moderni ed efficienti”.
Da Palazzo San Giacomo, Enrico Panini, assessore al Bilancio, Lavoro e Attività economiche del Comune di Napoli, auspica che Napoli e la Campania “siano nel 2018 al centro dell’attenzione del governo e del parlamento per quanto riguarda lavoro e sviluppo industriale”. Il desiderio dell’assessore comunale all’Istruzione Annamaria Palmieri è che “si smetta di occuparsi di scuola solo per le sue carenze. Non c’è politica culturale di un Paese che possa prescindere dalla scuola. Il mio sogno è un’alleanza tra tutte le componenti che ruotano intorno alla scuola. La condivisione di un progetto finalizzato alla felicità dei nostri cittadini più importanti, le piccole e piccoli alunni”. E sempre in tema di giovani, Alessandra Clemente, assessore comunale alle Politiche giovanili, si augura di “continuare con impegno a migliorare la vivibilità di Napoli, la condizione dei giovani, fare in modo che il nome della città possa essere sempre associato a cose belle, a un’immagine di Napoli sana, pulita, fatta di ricchezza e tradizioni positive”. Ad auspicare un nuovo anno fatto di aggregazione grazie allo sport è l’assessore al ramo del Comune, Ciro Borriello: “Vorrei una città ed una Regione che producessero più opportunità e maggiore qualità della vita. Un cammino di partecipazione condivisa, a partire dalla forza inclusiva dello sport, quale primo veicolo di aggregazione e di crescita culturale di una collettività”.
Gli auspici per il 2018 arrivano anche dai parlamentari partenopei: “auguro alla città lo scudetto – afferma Marcello Taglialatela, deputato di Fratelli d’Italia – che deve essere sportivo ma anche in termini di vivibilità. Il calcio Napoli ha dimostrato come anche non essendo più ricchi si può ugualmente emergere lavorando bene”. Il deputato del Pd Leonardo Impegno desidera un 2018 “meno governato dalla paura e più dalla fiducia. Un nuovo anno che non fugga via dietro illusioni, ma che dia corpo alle speranze, alla concretizzazione delle idee e dei progetti”.
Gli scenari per il 2018 vengono delineati anche da rappresentanti del corpo consolare: l’augurio di Vincenzo Schiavo, console onorario della Federazione Russa a Napoli, è che “i giovani non perdano la speranza. Le nostre energie positive non devono andar via. Per il 2018 vorrei più lavoro, sviluppo e coesione tra i cittadini”. Un messaggio positivo viene anche da Gennaro Danesi, console onorario del Nicaragua: “Bisogna essere ottimisti e credere di più nel prossimo. Credo che non esista peggior abuso dell’indifferenza. Il Nicaragua punta alla crescita e la Campania può partecipare a questo processo con il suo immenso potenziale di imprenditori sani e capaci”.
Antonello Velardi, sindaco di Marcianise, vorrebbe per il 2018 una Campania che “finalmente riesce ad invertire la tendenza e crescere, sulla strada della modernità. I segnali sono positivi, ma c’è molta difficoltà a fare sistema perché le istituzioni e tutti i soggetti coinvolti non vanno nella stessa direzione. Sogno un 2018 travolto da una crescita che mi consenta di dire ai giovani: Andate in giro per il mondo ma poi tornate: siete la straordinaria ed irripetibile risorsa di questa nostra sfortunata terra”.
Passiamo alla più piccola delle isole del Golfo, Procida, con i suoi paesaggi e l’architettura mediterranea che la rendono unica nel mondo. “Il mio augurio per il 2018 – dice il sindaco Dino Ambrosino – è che aumenti la consapevolezza di questo tesoro con la capacità di rispettarlo e consegnarlo intatto alle prossime generazioni”.
Economia & Imprese
Anche tra gli imprenditori si respira un clima di fiducia: “La Campania che vorrei nel 2018 – dice Ambrogio Prezioso, Presidente di Confindustria Campania, – è una regione capace di valorizzare tutte le sue numerosissime potenzialità. Per questo è necessaria una grande azione di sistema fra tutti i protagonisti dello sviluppo, in modo da continuare le recenti performance positive del manifatturiero e bloccare i poteri di interdizione e l’ormai insopportabile peso della burocrazia”. Sulla stessa linea Susanna Moccia, vice presidente nazionale dei Giovani Imprenditori Confindustria, che si augura “un nuovo anno capace di rafforzare la presenza del made in Campania nel mondo. Agroalimentare, abbigliamento, automotive e aerospazio, le famose 4A, rappresentano il cuore delle nostre produzioni, ma le eccellenze regionali sono numerose. Il mio augurio per il 2018 è che si lavori insieme per valorizzarle e farle crescere, dando sempre più spazio alle idee giovani e innovative”.
Per Vito Grassi, Vice Presidente Unione Industriali Napoli, è necessario puntare sull’energia del futuro, “che rappresenta anche la grande sfida di Graded, azienda con il cuore a Napoli e lo sguardo puntato sui nuovi mercati. E va esattamente in questa direzione il nostro impegno nella ricerca: lavoriamo ogni giorno allo sviluppo di nuove tecnologie per il settore energetico”.
Michele Lignola, Direttore Generale Unione Industriali Napoli, auspica che “maturi un autentico spirito di coesione in tutti noi, dalle istituzioni alle forze economiche, alle rappresentanze sociali sino a ciascun cittadino, comprendendo che solo così potremo trasformare in sviluppo le opportunità offerte dalle tecnologie e dalle straordinarie risorse culturali e naturali del nostro territorio”.
Francesco Tuccillo, presidente dell’ACEN, sogna “una città moderna, dove i giovani possano essere una risorsa attiva e non un problema sociale. Sogno una città europea, che sappia mettere in rete il patrimonio culturale e artistico, le innovazioni e la forza della nostra imprenditorialità, trasformando i migliori progetti in fatti”.
L’economista Massimo Lo Cicero traccia un quadro, per il 2018, di confusione per la campagna elettorale ed il rinnovo di Governo e Parlamento. “Ma bisogna riempire il vuoto politico che resta stagnante nella città metropolitana avverte Lo Cicero -: serve un colpo di reni per darle forza, perché potrebbe creare crescita economica e capacità di Governo nel Sud. Così si rafforza l’Italia intera. Ma ci riusciremo? Speriamo di si”.
Punta sull’aggregazione in rete Paolo Fiorentino, Presidente di Assinrete (Associazione Nazionale Professionisti Reti d’Imprese), “perché rappresenta uno strumento insostituibile per aumentare la competitività e un modo di lavorare con gli altri, scambiandosi esperienze e condividendo attività. Questo è ancor più vero in un tessuto imprenditoriale come quello della Campania, ricco di realtà di eccellenza, ma caratterizzato dalla presenza diffusa di piccole e micro imprese: mi auguro che per il 2018 le Reti d’Imprese possano rappresentare uno stimolo decisivo in termini di sviluppo economico, sociale e di rilancio dell’economia”.
Raffaela Pignetti, Presidente Consorzio ASI Caserta, si augura per il 2018 che si possa “ottenere il rispetto degli equilibri di genere nelle governance regionali realizzando una rete capace di monitorarne l’evoluzione, questo determinerebbe il successo per lo sviluppo industriale della nostra regione.”
Punta sull’economia digitale Roberto D’Angelo, CEO di Vortalia: “Mi auguro che la crescita economica avvenga nel digitale e favorisca soprattutto le aziende italiane. Vorrei che Napoli diventasse la capitale del web e un polo tecnologico per tanti giovani professionisti, attraverso applicazioni innovative come Keyvort. Il Sud, infatti, si sta rivelando un ottimo utilizzatore del web.
“Vivere a Napoli è bello ma anche complesso – dice Giovanni D’Antonio, Amministratore Medspa-Miamo, – per questo il mio desiderio è che la nostra città, già ai primi posti nel mondo per bellezza del proprio patrimonio naturale e culturale, possa diventare leader anche per livello di benessere e qualità della vita quotidiana”.
Il desiderio di Roberto Castaldo, coach e imprenditore con 4MAN Consulting, è “fare della Campania la regione leader in Italia. Motivazione, formazione e coaching sono le leve che dovranno valorizzare il sistema territoriale campano nel 2018. Fare emergere le tante eccellenze esistenti e dare voce alle potenzialità ancora inespresse sono gli obiettivi sui quali lavorare in sinergia per un anno all’insegna del successo”.
Ancora innovazione per Antonio Maria Zinno, Chairman SSM Group: “Il mio augurio per il 2018 è che la Campania si affermi sempre più quale hub innovativo. Tante sono le realtà che hanno abbracciato i principi della fabbrica 4.0. La nostra regione esprime competenze uniche. L’impegno comune dovrà essere quello di coltivare queste risorse, offrendo loro l’opportunità di lavorare in e per la Campania”.
Imprenditrice e Presidente CFS – Centro Formazione e Sicurezza Napoli, Paola Marone si augura un 2018 in cui sempre più cittadini accedano ai benefici fiscali per la messa in sicurezza antisismica e l’efficientamento energetico degli edifici, i cosiddetti sismabonus ed ecobonus. “Favorire questo tipo di interventi, volti alla riqualificazione del patrimonio edilizio residenziale – spiega Paola Marone – rappresenta un beneficio per la collettività, specie in un territorio a forte rischio sismico come il nostro”.
Umberto De Gregorio, Presidente EAV, la holding regionale del trasporto pubblico, desidera un territorio “dove si discute del possibile, partendo dal reale. Siamo sommersi da dibattiti eterni su questioni effimere e da proposte demagogiche. Quello che vorrei, invece, è un dibattito serio sui progetti di sviluppo del territorio, a partire dalla questione, centrale per lo sviluppo, dei trasporti e di Bagnoli. Il tema di partenza sono le risorse finanziarie sulle quali puntare come leva, intendendo per servizio pubblico quello reso nell’interesse pubblico, in grado di soddisfare le esigenze del territorio. Il mio sogno per il 2018 è un salto di qualità, si passi dal fumo alla sostanza”.
La valorizzazione delle eccellenze del settore aerospaziale è il desiderio di Luigi Carrino, Presidente DAC: “Mi auguro che questo comparto strategico per l’economia regionale. Mi auguro che possa svolgere una funzione di volano per l’occupazione, soprattutto dei giovani talenti formati nelle nostre università, e per tutte le aziende dell’indotto”.
“Una Mostra d’Oltremare fruibile e accessibile a tutti: senza barriere – è il desiderio per il 2018 di Donatella Chiodo, presidente del complesso fieristico di Fuorigrotta –. Un luogo di pace e bellezza dove tutti possano sentirsi uguali, beneficiando di uno spazio unico in termini naturalistici e architettonici”. Per Enzo Perrotta, presidente del Centro Commerciale Vomero-Arenella, “il 2018 deve essere il riscatto del commercio utilizzando il web e la tradizione ma vendendo prodotti di eccellenza campana attualmente non valorizzati seppur di riferimento internazionale. Mi riferisco, in particolare, al grande artigianato di qualità”.
Professioni & Società civile
Un ruolo centrale nel mondo della società civile e delle professioni lo hanno i confronti del “Sabato delle Idee”. L’idea per il 2018 del fondatore, Marco Salvatore, è “un grande polo industriale del cinema. Unito ad una Mediateca regionale e ad una “Casa del Cinema” per i giovani. Una cinecittà tutta napoletana. Un sogno che è già un’idea maturata quest’anno al Sabato delle Idee”.
Dal mondo delle professioni Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, si augura un nuovo anno in cui nel nostro Paese la libertà di informazione non sia solo un principio costituzionale ma una realtà. Esprimo un messaggio di sostegno ai tanti giovani che lavorano duramente per informare e che spesso sono retribuiti poco o nulla”.
“Vorrei che il presente tornasse ad alcune immagini – dice Gennaro Sangiuliano, giornalista e scrittore, vicedirettore del TG1 Rai – che la memoria mi trasmette di quando ero bambino: una solidarietà maggiore, consapevolezza di essere un popolo”.
Dal timone del Quotidiano Roma il direttore Antonio Sasso auspica un 2018 “con più lavoro e meno delinquenza. Inoltre vorrei una Napoli bella e con meno problematiche. Da giornalista spero che tanti colleghi possano ottenere un contratto e lavorare in maniera libera, senza bavaglio e senza correre il rischio di essere malmenati”.
“Napoli e la Campania – dice Alessandro Cecchi Paone, giornalista e divulgatore scientifico – sono stati luoghi culturali centrali nell’antichità e nell’era moderna. Il mio augurio è che questo ruolo sia riacquistato nell’ambito di un Mediterraneo sempre più centrale in un quadro geopolitico rilevante quale il nostro”.
Gino Giaculli, vice caporedattore de Il Mattino, desidera “una regione che vive. Nel 2018 vorrei il varo di Bagnoli e l’intervento alle Vele di Scampia. Fare lavorare i giovani nel turismo: guide, addetti all’accoglienza, al decoro urbano, ai beni culturali”. Sempre de Il Mattino, il giornalista e scrittore Pietro Treccagnoli, sogna “una città (e un Paese) che non smetta mai di sognare, che sogni senza dormire e che non stia sempre a preoccuparsi ma che cominci a occuparsi di sé stessa, ogni giorno. Sogno una Napoli che si riconosca nella sua bellezza e ogni giorno lavori per crearne di nuova”.
Lavoro e crescita per il nuovo anno sono anche gli auspici dell’editore di Televomero, Giovanni Tajani: “Con le istituzioni vicine agli interessi dei cittadini e delle imprese la Campania può crescere creando occupazione, perché da soli non si va lontano. La stabilità per l’editoria torni ad essere la regola e non più l’eccezione per dare slancio ad imprenditori e giovani professionisti”. Un anno nuovo dove prevalgano valori positivi è auspicato dall’editore di Canale 21, Paolo Torino: “Auguro a tutti i cittadini di vedere una Napoli ed una Campania con valori importanti come solidarietà, programmazione sociale e legalità”. Mimmo Falco, presidente del Corecom Campania, spera in “una Napoli più solare. Ai giovani dico di restare e non andare via. Per il 2018 l’auspicio è di sostenere le imprese editoriali e tutte quelle che lavorano con sacrificio e onestà”. Ad unirsi agli auspici per il nuovo anno è anche il segretario del Sindacato unitario giornalisti della Campania, Claudio Silvestri: “ Vorrei una Napoli impegnata in importanti battaglie civili, prima tra tutte quella per la libertà di informare e di essere informati”.
Per Edoardo Cosenza, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli, “creatività ed entusiasmo dei giovani napoletani e campani dovranno essere indirizzati verso la creazione di imprese innovative di successo. Il nostro Ordine lavorerà su questo per limitare la fuga dei cervelli e far rimanere le migliori intelligenze”. Anche per Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili di Napoli, “l’ottimismo deve accompagnare le nostre iniziative. Napoli e la Campania hanno un grosso potenziale da esprimere. Il 2018 dovrà essere positivo ed i commercialisti sono pronti a fare la loro parte a sostegno di lavoro e impresa”. Un anno migliore per medici e pazienti è l’auspicio di Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli: “Vorrei che si riconosca nei medici e negli operatori sanitari una figura di supporto e non da aggredire. Un medico sereno è un medico che cura meglio, mi aspetto una sanità normale e senza emergenze”. Dal mondo della sanità interviene anche Vincenzo Viggiani, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli: “Spero che il 2018 porti la nostra sanità ai livelli di alcune regioni del Nord. L’obiettivo, al quale stiamo già lavorando, è migliorare i livelli di assistenza sanitaria”. Claudia Pizzi, medico e Presidente del Premio Decumani, si augura che, nel 2018, “Napoli e la Campania realizzassero un sistema di integrazione degli immigrati con i giovani residenti disoccupati, tale da generare una forza così grande da creare nuove possibilità di lavoro vero e stabile e in grado di potenziare quelle esistenti, il tutto finalizzato a rendere possibili il recupero e la valorizzazione dell’ambiente e dei beni culturali del territorio”.
A Piero Avallone, giudice Tribunale Minorenni Napoli, piacerebbe “che cominciassimo a diventare un popolo. Nell’ambito della politica l’unico sistema per diventare tale è riconosce l’altro come uno che può anche non pensarla come te, ma che è impossibile dica o faccia sempre tutte cose sbagliate. Se un politico cominciasse a riconoscere, sia pur nelle differenze, che la controparte ha fatto una cosa giusta, quando così è, forse cominceremmo ad essere un popolo”.
“Ho cercato, nella mia vita, di Realizzare la Napoli che avrei voluto – dice Padre Ernesto Santucci, gesuita, da sempre costruttore di speranza al servizio degli emarginati -. Vorrei che tutti giovani potessero crescere in una famiglia degna di questo nome, che tutti riuscissero ad avere un lavoro che permetta loro di formarsi una famiglia, vorrei che le strade di Napoli non si bagnassero più del sangue di tanti fratelli uccisi per motivi di camorra, droga e altro. In una sola parola, vorrei che tutti i napoletani potessero avere le stesse possibilità, senza privilegi e raccomandazioni”.
Ma il 2018 deve essere un anno migliore anche per tutti i bambini. Ad augurarlo è la presidente di Unicef Campania, Margherita Dini Ciacci: “Vorrei che tutti i bambini avessero rispettati i loro diritti essenziali grazie alla collaborazione tra famiglie, scuole ed istituzioni. A tutti i bambini del mondo auguro di guardare con speranza al futuro”.
Claudio Roberti, sociologo della disabilità, auspica per Napoli e la Campania “la reale attuazione dell’articolo 19 della Convenzione ONU per la Vita Indipendente, convenzione ratificata dall’Italia con legge 18/2009. La Vita Indipendente, quale forma di assistenza indiretta, si tradurrebbe in tre vantaggi: migliorerebbe la qualità di vita per la persona con disabilità; sarebbe un reale risparmio per lo Stato e rappresenterebbe una possibilità di impiego per i giovani disoccupati”.
Scrittori & Editori
DODICI Magazine ha chiesto a tre scrittori e un poeta di descrivere il loro sogno per il 2018: “Il futuro? E’ dei ragazzi – dice Erri De Luca -. Spetta a loro decidere se stare ala finestra o determinare il loro futuro, come nelle Quattro Giornate di Napoli, con tanti giovani uniti in piazza contro i tedeschi”.
“Potrei facilmente parlare di un sogno a tre colori – afferma Maurizio De Giovanni -, a forma di triangolo da cucire su maglie azzurre. Invece sogno per il 2018 un ulteriore incremento di circa il 50% di turisti per la mia città. Che tutti vengano a vedere quant’è meravigliosa”.
“Sono tre volte campano – sottolinea Flavio Pagano – : microcosmico a Petina, perla degli Alburni, e ad Agerola, verde paradiso della Costa d’Amalfi. Macrocosmico nella mia Napoli favolosa. Per la prima sogno che cominci a sognare, per l’altra che continui, per la terza, invece, sogno che smetta”. Costanzo Ioni, poeta, sogna di poter fare una passeggiata romantica al chiaro di luna fra baretti tranquilli e mostre d’arte sul Molo S. Vincenzo: “Accontentarsi di poco – dice – non è negare la realtà o evitare di provvedere, ma serve invece a migliorarci la vita”.
E con gli scrittori, è in forte fermento anche il mondo dell’editoria: “Che sia un anno meno difficile – esordisce Diego Guida – , che i risultati della fine della crisi economica che tanto si sta sbandierando in questi ultimi mesi diventino una realtà concreta e che anche le attività culturali possano tornare ad interessare e incuriosire chi ha dovuto tagliare queste voci di spesa dai bilanci familiari e personali”. “Il mio sogno per il 2018 – aggiunge Alessandro Polidoro – è veder affermarsi il progetto di Napoli Città Libro, perché è un’occasione per la città di risorgere dalle sue rovine intellettuali e culturali. La mia città ha bisogno di un suo spazio nel mondo del libro”. Edgar Colonnese sogna “un sistema di trasporti efficiente, un centro storico finalmente accogliente con la realizzazione di tutti quei servizi carenti o inesistenti. Sogno un aumento vertiginoso dei lettori. Una grande azione, che coinvolga tutti, per dare una prospettiva positiva ai sempre più numerosi ragazzi e ragazze. Perché senza gioventù non c’è futuro”. “Mi auguro che Napoli riesca a cambiare su un piano di giustizia sociale – dice l’editore e libraio Raimondo Di Maio (Dante&Descartes) – , con i migranti che non sappiamo ospitare e i giovani che assistiamo partire per trovare, lontano da casa, un lavoro adeguato. Mi auguro che questi due problemi vengano risolti in una chiave di equità, integrazione e opportunità per tutti”. Alberto Della Sala, direttore di “Iocisto”, la prima libreria italiana ad azionariato popolare, sogna una regione e una città “che garantiscano la mobilità e e la fruizione di spazi di confronto condivisi come Iocisto anche alle periferie; un diritto negato da traffico, inefficienza del trasporto pubblico e barriere architettoniche”.
Università & Cultura
Reduce dai successi di pubblico per il MANN, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il direttore Paolo Giulierini dal nuovo anno si aspetta “un bel riscontro sulla mostra dei longobardi, su quella dedicata al calcio Napoli, su quella realizzata per Pompei e soprattutto mi aspetto tanti, tanti, tanti visitatori”.
Giuseppe Paolisso, rettore dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, vorrebbe che tutti gli studenti “potessero trovare negli atenei le opportunità per il loro futuro, supportati da servizi, trasporti, incentivi e ricettività del territorio su cui vivono e studiano”. Gli fa eco Lucio d’Alessandro, alla guida dell’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa e vice presidente della CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università italiane: “Vorrei che il Suor Orsola e gli altri atenei di Napoli e della Campania diventassero un punto di riferimento nazionale e internazionale per studi e ricerche. Non si tratta di un sogno, ma di una possibilità realizzabile con lo sforzo di noi tutti”.
L’auspicio per il 2018 di Matteo Lorito, Direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II, è “di continuare nella direzione presa dal settore agroalimentare della Campania e del Sud. A parte i grandi exploit dei prodotti più famosi (mozzarella di bufala Campana, Aglianico e Falanghina, limoncello, ecc.) anche le produzioni di nicchia ampliano i loro mercati a livello internazionale. Le politiche regionali stanno accompagnando bene questo momento positivo con strumenti importanti (es. il programma PSR), ma anche l’accademia e la ricerca spingono verso l’innovazione e la formazione avanzata con la programmazione di nuovi corsi di Laurea dedicati all’agroalimentare e grandi progetti di trasferimento tecnologico”.
Per Luigi Mascilli Migliorini, docente di Storia moderna presso l’Università di Napoli “L’Orientale”, l’auspicio è di “una Napoli meno oppressa dalle sue fatiche quotidiane, meno curva sotto il peso di piccole e grandi pene che non merita. Napoli più libera così di offrirsi al mondo, che la ama, ma qualche volta ne ha paura, con la radiosità della sua storia e della sua luce, ma anche con la contraddittoria bellezza della sirena che l’ha fatta nascere”.
Arte & Spettacolo
“Il miglior augurio che posso rivolgere alla mia città – dice l’attrice Serena Autieri – lo rubo dal mio nuovo spettacolo “Rosso napoletano”, che racconta le Quattro Giornate di Napoli: ‘A Napule che volg’ij è tutta azzurra, comm’ o mare sojo, e ten’ o core grande comm’ a stu vulcan. ‘A Napule che volg’ij rifiuta la corruzione e difende con le unghie la sua gioia di vivere, unica al mondo. Questa è la Napoli che voglio dare a mia figlia”.
Auguri “teatrali” anche dalla brava Lalla Esposito: “Sarà forse un’utopia ma elaborando uno scritto di Viviani, spero che ci si voglia più bene, in fondo non siamo altro che un mucchietto di polvere che il vento spazza via. Quello che resta è la nostra anima, da curare, da portare a spasso per farla distrarre, per farle respirare aria pulita!”
Gianni Lamagna, straordinaria voce della tradizione musicale partenopea, sogna “un nuovo anno solidale, al riparo da tutte le violenze, con i bambini felici, le donne tranquille, gli anziani sereni, i migranti trattati da persone, i poeti sinceri, i musicisti liberi. Un anno di arte e lavoro per tutti, che parta dalla mia città, dalla regione che vivo”.
Per Benedetto Casillo “Napoli deve riprendersi le sue radici, la napoletanità deve essere un orgoglio e riacquistandola ne potremmo guadagnare in cultura, economia ed altruismo”.
Con straordinaria sensibilità la pittrice Francesca Strino sogna un anno senza progresso, “sogno tempo lungo e pensiero. Uno spazio dove fermarsi, concedere e vedere: un anno consapevole che lavori dolcemente, recuperi identità e possa ricordare. Sogno la rivoluzione silente della “materia umana”, proprietà di tutti e torpore di una terra che già rinata muoverà un passo deciso insieme al futuro e al mondo. Fragilmente tutto può accadere. Auguro meraviglia”.
Sport
“Abbiamo un grande appuntamento con le Universiadi 2019 – dice Sergio Roncelli, presidente del Coni Campania – che non solo sono l’occasione per riqualificare l’impiantistica sportiva, ma rappresentano anche un enorme volano economico e culturale. Il nostro augurio è che anche la politica faccia la sua parte per risolvere tutte le problematiche legate all’organizzazione dell’evento”.
Impegnata nel campionato A2 di pallanuoto è la Studio Senese Cesport: “spero che il 2018 – dice il presidente Giuseppe Esposito – possa dare la possibilità a tanti giovani di praticare sport, lontani da facili distrazioni, in impianti all’altezza dei risultati che Napoli sta riportando nelle diverse discipline. Noi ci siamo”. A fargli eco è Ciro Ruggiero, presidente di Cuore Napoli Basket (serie A2): “i nostri obiettivi sono ambiziosi, vogliamo riportare Napoli ai vertici della pallacanestro italiana e ritrovare la fiducia dei tifosi. Siamo stati una capitale europea e dobbiamo tornare ad esserlo. La città e la regione lo meritano”.
> di Marco Altore