Napoli: E-Commerce vs. Negozi
09 Gennaio 2018
Il commercio elettronico sta scalzando le botteghe tradizionali?
Perché a Napoli e in Campania le saracinesche continuano ad abbassarsi? E’ possibile un sistema commerciale che faccia convivere le vendite in negozio con quelle on line?
DODICI Magazine lo ha chiesto, con un interessante “faccia a faccia” a due esperti: Roberto D’Angelo, Ceo&Founder Vortalia, tra i pionieri dell’E-Commerce in Italia, e Vincenzo Perrotta, Presidente del Centro Commerciale Naturale Vomero-Arenella e membro della Giunta nazionale di ConfimpreseItalia.
1) Quali sono i vantaggi delle vostre rispettive forme di vendita?
RDA – Soprattutto la comodità: un e-Commerce è aperto h24 tutti i giorni dell’anno. In pochi click e in qualsiasi luogo in cui ci si trova è possibile acquistare quello che si desidera. La possibilità di ricevere i prodotti a domicilio è sicuramente un importante valore aggiunto. Poi la convenienza, con sconti e offerte, ma anche in termini di risparmio di tempo. Inoltre, chi acquista on line ha la possibilità di vagliare con calma i consigli ed i commenti di altri consumatori, e valutare proposte alternative. Infine, la rapidità dei pagamenti attraverso wallet ed una gestione estremamente semplificata.
VP – La comodità e la velocità negli acquisti è fuor di dubbio, anzi si è consapevoli in alcuni casi di aver consultato il mercato e di aver fatto la scelta giusta. Ciò è vero per acquisti di servizi, turismo e situazioni facilmente confrontabili con parametri documentali, ma con beni materiali quali abbigliamento, accessori moda, gioielli e orologeria ecc.. non può bastare la visione di foto per fare la scelta: il prodotto va toccato e vissuto. Lo stesso vale per il food: la prova al palato non può essere sostituita.
2) Quali sono, invece, gli svantaggi…
RDA – Un aspetto critico è la mancanza di contatto “fisico”. Quello che ancora convince a preferire il “negozio tradizionale” al web è la possibilità di vivere un’esperienza diretta con la merce (human touch). Il contatto umano e la fiducia che ne deriva, oltre ad avere subito disponibile il prodotto, sono aspetti chiave dell’esperienza di acquisto. A questo aggiungerei i rischi sulla sicurezza (con la possibilità di frodi) che in questi ultimi anni sono state molti arginati dalla tecnologia. Punterei ad una modalità di web retail (interscambiabilità tra sito web e negozio fisico), in quanto i consumatori prima di entrare in un negozio si informano on line, fanno confronti, scelgono quello che rispetta i loro gusti.
VP – I rischi del commercio tradizionale sono tutti negli alti costi di gestione, ad iniziare dal caro fitti, che ha visto chiudere, a Napoli, moltissimi negozi storici lasciando spazio ad esercizi food, che il più delle volte non hanno una durata nel tempo, tendendo a massimizzare i profitti nel medio periodo. Nel no-food, come per esempio nell’abbigliamento, la concorrenza dell’E-Commerce ci ha spinto ad abbassare i prezzi annullando del tutto i margini di profitto, mentre i costi di gestione sono aumentati vertiginosamente. Anche io credo che la via d’uscita possa essere un’integrazione tra il commercio on line e quello tradizionale, la tecnica ci offre oggi la possibilità di provare in negozio, ordinare on line o vice versa. Già nei fatti esistono molti esercizi che rappresentano punti di ritiro degli acquisti fatti on line: va messa a sistema questa metodologia, con un efficace interscambio tra vetrine fisiche e quelle digitali, in particolare per i prodotti di nicchia e artigianali.
3) Quali possono essere le opportunità dei rispettivi scenario di sviluppo commerciale?
RDA – La Campania, secondo una statistica di Ebay fatta sugli store presenti, si posiziona al primo posto praticamente in tutti i principali indicatori: dal numero dei venditori professionali al fatturato generato, fino al numero di venditori professionali che fanno export. I dati dimostrano il primato nazionale di una web action di E-Commerce delle aziende campane ed è chiaro che per sostenere lo sviluppo e la crescita diventa indispensabile fornirsi di figure specializzate come: E-Commerce manager, Data analyst, Sviluppatori mobile, Big data architect, Digital copywriter, E-reputation manager, Digital advertiser, – Specialist Seo e Sem. Una grande opportunità, quindi, per i nostri giovani, ma è fondamentale avviare processi formativi nel rapporto scuola – impresa per aumentare il tasso qualitativo e professionale in un lavoro ad altissima competitività e su standard internazionali.
VP – Il web la rete sono una grande opportunità che vogliamo cogliere e per questo stiamo spingendo gli enti preposti a finanziare progetti di reti di impresa che distribuiscano off line prodotti di eccellenza come abbigliamento, accessori, artigianato. Il web ha cancellato le etichette negative che c’erano su Napoli e ciò ha garantito il ritorno dei turisti. Ora, però, dalla spontaneità si deve passare al consolidamento del trend. Non ci si può affidare al “fai da te”, ma a progetti articolati ed inclusivi del pianeta Campania.
> di Raffaele Rinaldi