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Pitloo, recuperato e restaurato il monumento

  18 Febbraio 2018

E’ stato presentato presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, in palazzo Serra di Cassano, il lavoro di restauro e ricollocamento del monumento funerario del celebre pittore olandese Anton Sminck van Pitloo, di cui si erano perse le tracce da decenni.

Promotore dell’iniziativa un privato, il prof. Giuseppe Guerriero, primario dermatologo originario di Avellino, esperto conoscitore dell’artista, che ha ritrovato e recuperato i pezzi superstiti del monumento realizzato nel 1843 (sei anni dopo la morte, avvenuta a Napoli nel 1837, a seguito dell’epidemia di colera) per l’ex cimitero britannico di Santa Maria della Fede, ricollocandoli nel nuovo Cimitero Britannico di via Nuova del Campo.

Dall’ex cimitero di via Biagio Miraglia il monumento (non integro) fu trasferito, nel 1980, nei depositi del museo di San Martino, dove vi rimase per oltre trenta anni, dimenticato.

L’ex cimitero britannico, infatti, non più utilizzato dalla fine dell’800, a partire dal 1980 passò alla proprietà del Comune e molti dei monumenti lì presenti furono trasferiti nei depositi nel museo o al nuovo Cimitero Britannico di via Nuova del Campo.

Il prof. Guerriero, aiutato nella ricerca dalla storica Antonella Orefice, ha rintracciato i marmi superstiti (due epigrafi in marmo e un notevole busto ritratto clipeato, sempre in marmo, attribuito allo scultore Pasquale Ricca) e affidato il restauro degli stessi a Maria Rosaria Di Leo, della società specializzata Graphite, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, nella persona della dottoressa Ida Maietta.

Oltre al restauro delle opere ottocentesche, Graphite ha curato anche la progettazione di un nuovo monumento in cui ricollocare i pezzi dell’originale perduto. Il progetto è stato elaborato partendo dallo studio di un disegno del 1860, tratto dalla rivista “Poliorama Pittoresco”, riproducente l’antica tomba smembrata.

Il nuovo monumento è stato costruito presso il Cimitero Britannico di Napoli, in via Nuova del Campo, dove, trent’anni fa, già vi furono trasferiti i resti mortali dell’artista.

Anton Sminck van Pitloo (Arnhem, 21 aprile 1790 – Napoli, 22 giugno 1837), olandese, si trasferì a Napoli nel 1815 e vi rimase, innamorato dei suoi paesaggi e della sua luce. Docente di Paesaggio presso il Reale Istituto di Belle Arti, fu fondatore e indiscusso protagonista della “Scuola di Posillipo”.

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