News

home > News> "Il diario di un Sindaco” diventa un caso di studio universitario

“Il diario di un Sindaco” diventa un caso di studio universitario

  16 Marzo 2018

“Un blog che diventa una agorà pubblica dove il Sindaco rendiconta l’attività amministrativa con la massima trasparenza e interagisce con le segnalazioni dei cittadini che diventano parte attiva dell’azione di governo del territorio”. Così la tesi di laurea in Scienze della Comunicazione della marcianisana Anna Negro racconta la rivoluzione amministrativa 2.0 in atto a Marcianise dal 19 giugno 2016. Dal giorno della sua elezione a Sindaco Antonello Velardi, caporedattore del quotidiano “Il Mattino”, non ha saltato per una sola sera l’appuntamento con “Il diario di un Sindaco”, l’appuntamento quotidiano con il quale attraverso il web ed i social network racconta la sua esperienza di governo di uno dei più importanti comuni campani e soprattutto mette il suo grande rigore da giornalista d’inchiesta al servizio dell’azione amministrativa.

Inchieste contro il malaffare e il sistema camorristico che gli sono costate da circa un mese l’accompagnamento della scorta disposto dal Prefetto di Caserta dopo le continue minacce ricevute. Un’esperienza di resistenza che Anna Negro ha voluto raccontare come caso esemplare nel suo lavoro di tesi dedicato a “La comunicazione politica al tempo dei social network”, presentato nella Sala Villani dell’Università Suor Orsola Benincasa dinnanzi alla commissione presieduta dal sociologo Antonello Petrillo, direttore dell’Unità di Ricerca sulle Topografie sociali dell’Ateneo napoletano.

Un lavoro di studio e di ricerca, coordinato da Maria D’Ambrosio docente di Comunicazione e culture digitali all’Università Suor Orsola Benincasa, che ha evidenziato come la grande novità del caso Velardi risieda “nell’utilizzo dei social network non tanto per l’acquisizione del consenso elettorale quanto – scrive Anna Negro – per una stabile azione amministrativa condivisa con l’utilizzo della rete che assume la duplice valenza di strumento di realizzazione della cittadinanza attiva e di strumento di azione investigativa e di denuncia per combattere quelle forze criminali che negli anni hanno sempre ostruito la meritocrazia e la legalità nel lavoro delle istituzioni e delle imprese di tanti comuni del Mezzogiorno”.

Andrea Grillo

condividi su: