RIPARTE DA CASALBORE L’IRPINIA DEI CASTELLI
23 Aprile 2018
Un inedito percorso tra storia e cultura nel Museo promosso da Terre di Campania.
Esiste in Campania un patrimonio storico monumentale tutto da scoprire: sono i castelli, di diverse epoche e stratificazioni, che l’Associazione Terre di Campania, presieduta da Simone Ottaiano, sta mappando e mettendo in rete. Partendo dal Museo di Casalbore, affidato all’Associazione in comodato d’uso dal Comune in provincia di Avellino, dove con grande passione Terre di Campania ha costituito il Museo dei Castelli.
Qui Simone Ottaiano, che sta portando avanti questo progetto con il padre Giuseppe, ha raccolto una fitta documentazione fotoiconografica, con schede dettagliate e notizie storiche, oltre ottanta castelli presenti in Irpinia – una tra le aree europee di maggiore incastellamento -, organizzata in percorso didattico dedicato a scuole, ma anche ad appassionati e turisti, che ogni anno in numero sempre maggiore varcano la soglia del Castello: la porta d’ingresso diventa quindi un vero e proprio punto di partenza per la conoscenza non solo della rete di castelli, la loro storia, ma anche di una originale chiave di lettura del territorio irpino.
Il tutto, è il caso di sottolinearlo, completamente auto nanziato da Terre di Campania, Associazione senza ne di lucro.
Il progetto sta prendendo piede e si sta rapidamente espandendo in altri centri in provincia di Avellino, come Savignano Irpino, uno dei borghi più belli d’Italia, dove d’intesa con Comune e Pro loco Terre di Campania sta gestendo il centro d’informazione turistica.
“Alla base del nostro progetto per la costruzione di un sistema di attrattori – aggiunge Ottaiano – c’è una grande passione, ma soprattutto una profonda conoscenza del territorio”.
Territorio che, è bene sottolinearlo, a Casalbore registra le prime significative ricadute economiche: scuole e gruppi si fermano a mangiare, per il fine settimana pernottano in agriturismo, comprano prodotti tipici delle aziende locali. Una piccola economia che incomincia a muoversi.
“Se guardiamo come si muove questo turismo spe- cializzato in Europa, devo dire che la rivoluzione è ancora lontana, ma noi facciamo al nostra par- te – conclude il Presidente di Terre di Campania -. Abbiamo creato un attrattore turistico che va ac- compagnato e sostenuto, perché il futuro delle aree interne del Sud è rappresentato da agricoltura, pro- dotti tipici e turismo”.
> di Andrea Grillo