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Rigenerazione urbana: Riapre Palazzo Fondi

  29 Giugno 2018

Un distretto culturale nello storico edificio vanvitelliano di via Medina  

Dopo sette anni riapre le sue porte alla città Palazzo Fondi, lo storico edificio vanvitelliano che si affaccia su via Medina. Ma non lo fa nella sua funzione definitiva, quella di sede dell’Agcom (L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) bensì in quella del tutto inedita di esperimento di rigenerazione urbana temporanea, il primo del genere mai realizzato in città. 

Ne parliamo con Simone Mazzarelli, ceo di Ninetynine, l’agenzia italiana tra i principali attori del marketing strategico e promotore dell’iniziativa assieme ad Agenzia del Demanio, Comune di Napoli, Sovrintendenza Archeologica, Università Federico II e Accademia di Belle Arti. 

In cosa consiste la rigenerazione urbana temporanea? 

Significa trasformare un luogo, in attesa della sua destinazione definitiva, in un distretto culturale, ma non solo: dargli nuova linfa attraverso una serie di azioni coordinate e multidisciplinari legate alla città, ai suoi abitanti, in accordo con istituzioni, società pubbliche e private, associazioni. Nel caso specifico Palazzo Fondi sarà, fino al 2019, sede di mostre, eventi, ma anche tappa della prossima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, set televisivo, sala prove per musicisti, luogo di co-working per giovani freelance. 

Il progetto è ambizioso: attivare in poco più di un anno oltre 5 milioni di euro… 

Ambizioso ma possibile: la risposta della cittadinanza è forte, presente e massiccia. Un luogo ‘abbandonato’ attira molto più l’attenzione del pubblico rispetto a un luogo abitualmente frequentato. La curiosità gioca un fattore importante, ma ciò che spinge maggiormente è la voglia di riappropriarsi di un bene pubblico, che in qualche modo si sente proprio. La chiave del successo di operazioni come questa, tuttavia, è la diversificazione dell’utilizzo degli spazi e dunque dell’offerta: la frammentazione dell’investimento su differenti attività rende il progetto naturalmente inclusivo, capace di parlare davvero a tutti con tanti contenuti diversi. 

L’esperienza di Napoli arriva dopo la riattivazione del Palazzo della Civiltà Italiana a Roma, e, sempre nella capitale, del Palazzo degli Esami e del Guido Reni District; tutte operazioni dallo straordinario successo di pubblico, ma non solo… 

Trasformare temporaneamente un luogo, rigenerarlo, significa non solo restituirlo alla città, ma creare attorno ad esso servizi, aggregazione, posti di lavoro. Per gli attori della scena culturale, invece, la presenza di realtà come quella posta in essere ha il valore aggiunto di semplificare una macchina complessa come quella burocratica fatta di permessi, accordi, verifiche, autorizzazioni, passaggi necessari quando si ragiona in termini di utilizzo di uno spazio pubblico. In questo modo siamo in grado di offrire un servizio davvero innovativo, attraverso una sequenza organizzata, sistematica e strategica di usi temporanei. 

La mostra 

 Fino a luglio Palazzo Fondi ospita Poison-Il potere del veleno, la celebre mostra naturalistica per la prima volta in Italia. Poison, prodotta da Exhibition Hub e promossa dall’associazione culturale Medea Art, vanta la prestigiosa cura di Enzo Moretto, entomologo e consulente scientifico della trasmissione Rai Geo&Geo, grazie a cui è possibile ammirare rari esemplari vegetali e animali come il Ragno Violino del Cile, la Vedova Nera e la Rana giallo-oro della foresta del Chocò. 

Il protocollo d’intesa 

 Un protocollo d’intesa sul progetto di rigenerazione urbana è stato siglato da Agenzia del Demanio, Università Federico II e Accademia di Belle Arti, con lo scopo di offrire agli studenti di materie artistiche possibilità di collaborazione con tutte le attività che si realizzeranno all’interno di Palazzo Fondi, e favorire agli studenti di materie tecnologiche e digitali un tirocinio e la formazione presso Ninetynine. 

 > di Sarah Galmuzzi 

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