RUBRICA MAPPE INTERIORI
24 Luglio 2018
Monteverde, viaggio nel tempo
Monteverde sarebbe sicuramente piaciuta molto anche ad Einstein: perché andarci è un viaggio nel tempo, oltre che nello spazio. Un viaggio nel passato (e nel futuro), che vi sorprenderà.
Membro dell’associazione I Borghi più belli d’Italia, ed eletto dalla popolare trasmissione Rai Kilimangiaro, il secondo borgo più bello in assoluto, Monteverde si trova nel cuore dell’Alta Irpinia, a poco più di un’ora da Napoli: mille anime, uno splendido castello longobardo che lo domina dall’alto, e tutt’intorno, come il mare che circonda un’isola, verde e natura incontaminata a perdita d’occhio.
Sullo sfondo del paesaggio, il maestoso vulcano Vulture e, all’interno del perimetro cittadino, un condensato di eccellenze.
L’antica azienda di arte organaria della famiglia Continiello, per esempio, perla dell’artigianato italiano, dove si possono ammirare, come in un museo in opera, organi a canne antichi e moderni, affidati alle sapienti mani di maestri che si tramandano di padre in figlio la propria esperienza.
Oppure l’agrobirrificio SerroCroce, nato dall’intuizione e dal coraggio di Vito Pagnotta, giovane imprenditore agricolo che ha deciso di rendere indipendente la propria filiera produttiva, dai cereali alla bevanda completa, dando vita a un orgoglioso e vincente made in Campania di qualità, esportato in tutto il mondo, dall’Europa al Giappone, agli Stati Uniti.
Geniale, poi, la sperimentazione ideata dal professor Tonino Vella e dal sindaco Francesco Ricciardi che, in collaborazione con la Tim, hanno varato un progetto per rendere i percorsi di trekking della zona fruibili anche dai non vedenti, a completamento di un progetto che darà a Monteverde un primato storico: quello di essere la prima località italiana a barriere architettoniche zero.
Imperdibile anche il MiGra, Museo interattivo dedicato alla figura femminile nella civiltà contadina, all’interno del castello.
Fidatevi di Einstein: e andate a Monteverde per ritrovare sapori, profumi, sensazioni di un mondo calmo e felice che credevate perduto.
> di Flavio Pagano