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Confindustria Giovani, l’Europa a Capri

  19 Ottobre 2018

Venerdì 19 ottobre, con inizio alle ore 14:30 e sabato 20, si svolgerà a Capri, presso il Grand Hotel Quisisana, il 33° Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria dal titolo “UNITI. L’Europa che siamo”.
“Gli ideali che puoi portare in tasca sono pochi – è il messaggio degli under 40 -. L’Europa è uno di questi. Ora è il momento di scrivere le parole dell’Unione Europea del Digitale e dell’Innovazione. L’Europa dell’Inclusione e dell’Occupazione. Quella della Crescita e della Sostenibilità. Le scriveremo uniti. Non si può tornare indietro, le nostre imprese sono europee nel DNA e nelle azioni”.
In apertura dei lavori, l’intervento del presidente Alessio Rossi che presenterà le Tesi dei Giovani Imprenditori.
Poche le presenze istituzionali annunciate: gli esponenti del Governo, a meno di cambi di programma dell’ultim’ora, dovrebbero disertare l’evento. Unico nome annunciato è quello del Ministro delle riforme europee Paolo Savona. Il ministro dell’economia Tria è ancora incerto, mentre iPrevisti tra gli altri gli interventi dell’ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli, dell’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri, dell’ambasciatore Usa in Italia Lewis M. Eisenberg e del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. Ma non si escludono nomi a sorpresa last minute.
Del resto la posizione degli Under 40 nei confronti dell’Esecutivo nazionale è notoriamente critica. A partire dalla manovra approvata dal Consiglio dei ministri, nella quale “non ci sono investimenti”. “Un ritorno al passato” che ha dimenticato “giovani e Sud”.
“Una manovra a debito sulle spalle delle prossime generazioni”, la definisce il presidente dei Giovani di Confindustria, Alessio Rossi, presentando Napoli il meeting. “Questo non è il governo del cambiamento, ma un governo del ritorno al passato che indebita le future generazioni”, evidenzia Rossi , spiegando che la manovra ha “misure di assistenza” e fa “pagare la spesa corrente, di investimenti non c’è nulla”. “Il debito si può fare – dice il leader dei giovani imprenditori – se si hanno prospettive di crescita, non per pagare la spesa corrente e i regali elettorali”. Per Rossi nel Def “c’è una forte criticità su gran parte della manovra” anche se esprime apprezzamento per la conferma “delle misure di Industria 4.0”. Ci sono “tante promesse”, ma Rossi spera che si riesca “a modificare la manovra per renderla accettabile: 4 miliardi per la crescita su circa 37 sono pochi. Si sono dimenticati dei giovani e del Sud. Questa è una manovra a debito sulle spalle delle prossime generazioni”.
Netta bocciatura anche per la flat tax, che “è stata raccontata in un modo e ora proposta in un altro. Da quello che leggiamo è una misura per le partite Iva, per i professionisti ma non per le imprese”. Secondo Rossi, ”probabilmente questa flat tax trasformerà rapporti di lavoro a tempo determinato in collaborazioni a partita Iva e soprattutto non genera occupazione, non aiuta le imprese”.

Maria Pia De Angelis

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