CAMPANIA, OBIETTIVO SALUTE – II PARTE
07 Gennaio 2019
LE PRINCIPALI ECCELLENZE DELLA SANITÀ PUBBLICA E PRIVATA DELLA NOSTRA REGIONE
Sanità pubblica e privata: la Campania punta all’eccellenza in Diagnosi e Terapia, mettendo al centro del Sistema Sanitario Regionale il benessere dei cittadini. Innovazione, ricerca, alta formazione delle risorse umane: viaggio di DODICI Magazine tra i poli della salute nella nostra regione.
ASL Na2: Pozzuoli come il San Raffaele di Milano
“Quota 100” per la chirurgia di Pozzuoli significa 107 interventi sul colon-retto eseguiti in sei mesi dall’equipe guidata dal nuovo primario Felice Pirozzi. Si tratta di un traguardo importante che permette di paragonare la struttura di Pozzuoli a centri prestigiosi quali il San Raffaele o l’Istituto Europeo Oncologico di Milano che nel 2016 avevano realizzato 237 interventi di colon retto in 12 mesi. In Campania nell’intero 2016 l’Istituto Pascale ha effettuato 317 interventi per tumore al Colon retto (qualificandosi come secondo centro in Italia per numero di interventi, mentre il Monaldi aveva fatto registrare 134 operazioni). Questo tipo di intervento si caratterizza per l’elevata complessità e richiede grande esperienza e capacità nella gestione di tutte le fasi operatorie. La chirurgia colo-rettale rappresenta solo una parte dell’attività del reparto. Negli ultimi sei mesi, l’equipe di Chirurgia ha eseguito 375 interventi chirurgici, di cui il 55% per via laparoscopica, avvalendosi anche di un sistema 3D che permette una visione tridimensionale del sito chirurgico. “A Pozzuoli sia in Chirurgia che negli altri reparti ho trovato colleghi e collaboratori di grande valore umano e professionale – sottolinea Felice Pirozzi -. Insieme alla Direzione Aziendale e Ospedaliera abbiamo fissato i prossimi obiettivi che intendiamo raggiungere. In vista di ciò si sta già programmando l’incremento del personale, l’ampliamento delle strutture e il miglioramento della dotazione tecnologica. Il Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, oggi, ha tutto il potenziale per diventare un Centro di riferimento regionale per il trattamento della patologia oncologica colo-rettale e dell’apparato gastro-enterico in generale”.
“In sei mesi la Chirurgia di Pozzuoli ha raggiunto risultati di assoluta eccellenza – aggiunge Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord -. L’attività del reparto si è inserita nel percorso di prevenzione e trattamento delle patologie oncologiche che portiamo avanti sul nostro territorio. Il paziente ora non è più abbandonato, ma è accompagnato sia nei percorsi di prevenzione che in quelli di terapia. L’esperienza della Chirurgia di Pozzuoli insegna che con le persone giuste e le sinergie efficaci la sanità campana può raggiungere in tempi brevi livelli di assoluta eccellenza”. Nei piani di sviluppo del Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli è previsto nei prossimi mesi l’arrivo del robot operatorio Da Vinci che rappresenterà un ulteriore ausilio alle attività in sala operatoria della Chirurgia e dell’Urologia.
CEINGE, la ricetta per la Longevità
Esercizio fisico costante e una dieta equilibrata con protocolli di restrizione calorica. Sono alcuni degli elementi della “ricetta della longevità” che si studia da oltre vent’anni al CEINGE grazie all’impegno dello scienziato Franco Salvatore, fondatore del Centro di ricerca partenopeo, uno dei Centri internazionali di ricerca più importanti al mondo nel settore delle biotecnologie per la salute e dell’ingegneria genetica. Studi che da due anni sono confluiti nel nuovo Laboratorio di Healthy and Active Longevity che, mettendo insieme il know how in ambito medico, scientifico e sportivo di tre diverse Università e dei ricercatori del Ceinge, consente di fare una valutazione integrata (clinico-fisica-diagnostica) e computerizzata degli effetti dell’esercizio fisico, anche in associazione alla corretta alimentazione, sulla salute degli individui. “Non solo si vivrà sempre più a lungo ma lo faremo sempre più in condizioni fisiche migliori”. Franco Salvatore sottolinea quella che non è più una speranza ma è ormai un’evidenza scientifica. Il Laboratorio della Longevità, che Salvatore coordina insieme con i professori Domenico Bonaduce, Pasqualina Buono e Alberto Cuocolo, esegue test all’avanguardia di ogni genere: dalla valutazione della stiffness aortica all’analisi degli effetti dell’esercizio-terapia e della dieta sulla salute mediante valutazione dell’espressione di bio-marcatori nel siero o in altri fluidi e tessuti biologici. “Una persona sana è una persona che non è stata visitata come si deve”, ricorda un antico proverbio medico Franco Salvatore per raccontare come oggi le nuove frontiere della medicina consentano di indagare a fondo ogni patologia del paziente e di preservarne perciò una lunga vita in buona salute. Più che prevenire, predire è meglio che curare. O per meglio dire è la conditio sine qua non di una buona cura.
Campania Bioscience, lotta al cancro e al diabete
La Regione Campania ha deciso, l’anno scorso, di concentrare la maggior parte dei fondi della ricerca su un’unica grande sfida: la lotta contro il cancro, facendo confluire il lavoro della comunità scientifica campana nello sviluppo di una grande iniziativa di ricerca focalizzata sull’obiettivo di sviluppare un vaccino efficace contro diverse patologie oncologiche. “In seguito all’apertura della consultazione pubblica RIS3 Campania – spiega il Prof. Mario De Rosa, Presidente di Campania Bioscience, il Distretto Tecnologico che raccoglie competenze e facilities nei settori della salute, della biotecnologia e dell’agroalimentare – abbiamo attivato un tavolo di lavoro volto a focalizzare le proposte dei ricercatori, delle imprese e degli organismi di ricerca soci del Distretto, tra cui l’Università Federico II, il CNR, BIOGEM, il CEINGE, Neuromed, Engineering, OKOLAB, OCIMA”. Il Gruppo di Lavoro si è aperto ai contributi innovativi di grandi gruppi industriali quali Dompé Farmaceutici, Reithera, Nouscom e BioKer e alla partecipazione di ben 23 grandi centri di ricerca internazionali specializzati. È stato creato un team di ben 164 ricercatori nel settore degli anti-neoplastici e nello sviluppo di nuove immunoterapie per la cura dei tumori, che ha dato luogo al grande progetto di ricerca SATIN per lo sviluppo di una Piattaforma Tecnologica Campana per la sperimentazione pre-clinica e clinica di approcci terapeutici innovativi per il trattamento di neoplasie farmaco-resistenti. Il progetto ha una portata innovativa prevedendo attività di ricerca e sviluppo focalizzate sia su strumenti immuno-oncologici sia a bersaglio, per attaccare selettivamente le cellule tumorali. Sul fronte del diabete, il Distretto ha raccolto la sfida lanciata dall’Alleanza Globale per le Malattie Croniche (GACD) sulla prevenzione e il trattamento dei diabeti tipo 2, ed ha messo a punto un’azione sinergica tra settore pubblico e privato per lo sviluppo di strumenti diagnostici innovativi per l’identificazione del rischio e la diagnosi precoce di diabete, integrando le specifiche competenze di alcuni soci, quali il CNR, l’Università della Campania Vanvitelli, il Gruppo SCAI con quelle di altre importanti realtà industriali e pubbliche a livello nazionale quali il Distretto Meccatronico di Bari, la Fondazione Toscana Life Science, Università di Catania, TME, coinvolgendo il gruppo multinazionale americano Jabil Circuit (che ha un proprio stabilimento a Marcianise), tutti partner con ampia esperienza nel campo della progettazione, sviluppo e validazione di strumenti diagnostici e biomedicali. “Anche in questo caso – conclude il Prof. De Rosa, le regioni del Mezzogiorno saranno, con il coordinamento del Distretto, il laboratorio per la progettazione e sviluppo di un device innovativo dedicato al diabete, diventando lo scenario per contaminazioni di idee, investimenti produttivi e iniziative di trasferimento tecnologico”.
ASL Napoli 3 Sud, presa in carico multidisciplinare
Presa in carico multidisciplinare del paziente oncologico e tempi certi delle diverse fasi in cui si articolerà il percorso diagnostico terapeutico: è la “rivoluzione” dell’ASL Napoli 3 Sud, una grande innovazione al servizio del territorio, per garantire diagnosi precoci e percorsi assistiti, con tempi strettissimi per la cura. “Siamo l’unica ASL ad aver attivato questi percorsi con una presa in carico totale dei pazienti oncologici – sottolinea la dottoressa Antonella Costantini, direttore generale dell’ASL –. Ci occupiamo di tutte le fasi successive allo screening, con colonscopie, mammografie e analisi di anatomia patologica. Il tutto con tempi certi per le risposte”. Grazie ad un protocollo con la Fondazione Pascale, il paziente viene prenotato per il percorso assistenziale realizzato con l’Istituto dei Tumori, dove un Gruppo Oncologico Multidisciplinare (Gom) interaziendale – costituito da oncologi, chirurghi e radioterapisti, e finalizzato allo svolgimento dei Protocolli diagnostico terapeutici (PDTA) relativi alla patologia – completa il percorso diagnostico terapeutico entro 45 giorni. “Abbiamo definito operativamente tutti gli step diagnostici ed assistenziali – aggiunge la dottoressa Costantini -. Tra questi l’individuazione del case-manager che assumerà la funzione di interfaccia tra i pazienti e il Gruppo oncologico multidisciplinare”. L’accordo prevede attività clinico scientifiche del terzo livello di screening delle neoplasie del colon retto.
ASL Benevento, alta specializzazione per il Sannio
L’Azienda Sanitaria Sannita persegue obiettivi di qualità anche grazie alla introduzione e al recente sviluppo di ambiti specialistici, quali la Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva, coordinata dalla dottoressa Rosamaria Bozzi e Neuropsichiatria Infantile, diretta dal dottor Domenico Dragone. “I numeri di queste attività – spiega il dottor Franklin Picker, direttore generale dell’ASL Benevento – testimoniano la validità delle nostre scelte: siamo l’unica Azienda che assicura ai bambini affetti da sindrome di autismo una risposta adeguata, fronteggiando un disagio fortissimo per le famiglie”. L’assistenza ai bambini autistici con il metodo ABA pone Benevento tra le prime Aziende in Italia a dare una risposta appropriata per chi è affetto da disturbi dello spettro autistico: per la prima volta in Campania viene effettuata una gestione diretta, con professionisti specializzati in tecniche validate a livello internazionale, ed équipe multidisciplinari incardinate in ciascun Distretto sanitario. La Neuropsichiatria Infantile dell’ASL è anche Centro di riferimento per l’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione Iperattività). L’Endoscopia Digestiva risponde alla necessità dei pazienti di evitare procedure considerate invasive e poco tollerabili. “L’impegno – sottolinea la dottoressa Bozzi – è offrire eccellenze anche a livello tecnologico. Nel Centro di Endoscopia di Cerreto avremo una sala endoscopica avanzata, tra le prime in Italia, che consente l’archiviazione con una databilità multipla ed una tracciabilità condotta attraverso un software centralizzato”. L’utilizzo di device di ultima generazione, inoltre, consente anche di effettuare veri e propri interventi operativi, come gastroscopie transnasali, utilizzando un endoscopio di 4,9 mm, con canale operativo, che ci permette di effettuare anche biopsie in pazienti con disabilità. Per l’endoscopia del tratto digestivo inferiore vengono utilizzati colonscopi ultrasottili di ultima generazione, che permettono di superare stenosi neoplastiche e infiammatorie, che non consentono l’utilizzo dell’endoscopia tradizionale. Completa la gamma dell’offerta diagnostica la capsula endoscopica, per lo studio sia dell’intestino tenue che del colon. “Abbiamo a disposizione i due devices tecnologicamente più avanzati in commercio in Italia – aggiunge la dottoressa Bozzi -. In particolare, per la diagnostica dell’intestino tenue, siamo i primi, in Campania ad utilizzare una capsula di ultima concezione (Crohn’s capsule) con software che permettono acquisizioni rapidissime di immagini, dai 4 ai 34 frame al secondo, con una visualizzazione del lume intestinale di circa 344 gradi. L’integrazione delle immagini, la ricostruzione e le potenzialità della colorazione in vitro ci consentono di fornire al paziente una diagnosi rapida, corretta e completa”.
“Stiamo dando una spinta determinante alle molteplici attività assistenziali sul territorio – conclude il direttore sanitario Vincenzo D’Alterio -, con una ricognizione ed implementazione di tutta la specialistica ambulatoriale, puntando sulla qualità e sulla efficienza dei servizi”.
Asl Caserta, Fisiopatologia della Riproduzione
Il Centro di Infertilità dell’Unità Operativa di Fisiopatologia della Riproduzione Umana dell’ospedale di Marcianise, specializzato in tecniche di Procreazione Medicalmente Assistite (PMA), è un solido riferimento regionale ed extraregionale, con accessi di circa 500 coppie l’anno. Il Centro, iscritto al Registro Nazionale PMA presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), è diretto dal dr. Bruno Ferraro (ginecologo-fisiopatologo della riproduzione) e si avvale di specialisti quali le dr.sse Carolina Sellitto e Antonella Orlando (biologhe-embriologhe), del dr. Gianni Marella (urologo-andrologo), della dr.ssa Giuseppina Quintili (psicologa), della dr.ssa Rita Bourelly (assistente sociale e counselor), dell’ostetrica Adele Liccardo e degli infermieri professionali Anna Valentino ed Enza Buono. Il Centro dispone delle più avanzate tecnologie inerenti la PMA. Sono presenti nei laboratori attrezzature di altissimo livello tecnologico, come il sistema computerizzato CASA per lo studio del liquido seminale e l’incubatore GERI in time-laps con 6 telecamere per lo studio della maturazione embrionale. Inoltre il Laboratorio si avvale di un computer dedicato per lo studio di un algoritmo che sceglie autonomamente i migliori embrioni da trasferire. “L’Unità Operativa di Fisiologia della Riproduzione – sottolinea il dott. Mario De Biasio, Direttore Generale ASL Caserta – soddisfa a pieno i requisiti tecnologici, strutturali e organizzativi della legge 40/2004. Le attrezzature del laboratorio di fecondazione assistita sono tra le migliori che esistono nel campo della PMA mondiale. Nonostante i numerosi accessi, l’organizzazione della U.O. ha permesso di azzerare le liste di attesa, in modo da offrire un accesso rapido alle coppie infertili. L’Unità Operativa, infine, è stata individuata dalla Regione Campania come Centro Provinciale di Oncofertilità, per la raccolta, crioconservazione e stoccaggio di cellule germinali e tessuto ovarico che costituiscano la rete di riferimento per le pazienti oncologiche in età fertile”.
Neuromed, innovazione e medicina personalizzata
Un network di strutture di eccellenza, tra Molise, Lazio, Puglia, Campania e Marche, oltre 1000 posti letto e 2.500 dipendenti, un fatturato che tocca i 200 milioni di euro. Il Gruppo Neuromed è oggi una delle maggiori realtà cliniche e scientifiche del Centro-Sud, caratterizzata da tecnologie innovative, costante impegno nella ricerca di frontiera e alta professionalità. La ricerca è il cuore del modello traslazionale al quale si ispira tutta la sua filosofia. L’IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) si caratterizza per il continuo interscambio tra clinica e laboratorio. I risultati degli studi scientifici vanno a vantaggio delle terapie seguite nella clinica e nei vari ambulatori. Allo stesso tempo, dalla cura del paziente tornano indietro nuove idee, nuove domande che potranno guidare le innovazioni scientifiche. È su queste basi che le strutture Neuromed sono punto di riferimento medico-scientifico per una vastissima gamma di patologie. Oltre allo studio e alla cura, il Network persegue un altro ambizioso obiettivo: l’avanzamento tecnologico. Offrire tecnologie diagnostiche e terapeutiche ai più alti livelli non si limita a un investimento verso l’acquisizione di apparecchiature di ultima generazione ma anche ad un costante investimento nel capitale umano. Medici, tecnici e ricercatori sono impegnati nello sviluppo di soluzioni innovative e nell’aumento della precisione e della sicurezza degli strumenti, incontrando ai più alti livelli di eccellenza tutte le necessità di indagine volte a guidare con efficienza le decisioni cliniche. Programmi specifici di ricerca e sviluppo vengono dedicati al perfezionamento delle metodiche che tendono sempre più verso una medicina personalizzata.
Hermitage, a Capodimontee la Riabilitazione Intensiva
L’Istituto di Diagnosi e Cura Hermitage Capodimonte non è solo una Casa di Cura specializzata in Riabilitazione intensiva neurologica, psichiatrica, cardiorespiratoria, ortopedica, e geriatrica, ma è anche e soprattutto sede di ricerca scientifica e di collaborazione strutturata con le Università Campane, con l’assistenza per ogni paziente, coinvolto o anche non direttamente coinvolto, nella ricerca diagnostica e terapeutica. Nel settore della ricerca Hermitage Capodimonte ha stipulato convenzioni con l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, e tramite essa con l’Associazione Italiana per la Sclerosi Multipla (AISM), il Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere dell’Università Parthenope, il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Salerno e l’Istituto di Scienze applicate e Sistemi intelligenti “E. Caianiello” del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che ha portato all’istituzione nell’Hermitage di una “Unità di ricerca territoriale del CNR”. Grazie a queste sinergie nascono all’Hermitage un laboratorio di risonanza magnetica ad alto campo, un laboratorio di analisi del movimento, un laboratorio per colture cellulari e un laboratorio di magnetoencefalografia che rappresentano la base strumentale e metodologica per ricerche integrate sulla sclerosi multipla, sulla Malattia di Parkinson, sulle demenze degenerative e sull’emicrania. Hermitage è anche sede di ARFACID (Associazione Onlus per la Ricerca Fondamentale e Applicata su Cancro, Invecchiamento e Malattie Degenerative), ed ospita le sezioni napoletane di AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), e AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica).
Clinica San Michele, prevenire gli infarti
Tra i pochi Centri con la qualifica di Alta Specialità del Cuore e dei Vasi, la Casa di Cura San Michele di Maddaloni riserva da decenni una pianificazione d’eccellenza alle patologie cardiovascolari. Ispirata a valori quali l’elevata specializzazione, l’interdisciplinarietà, la ricerca, la struttura dà vita ad un percorso diagnostico-terapeutico innovativo, completo ed efficace. “La Cura ma soprattutto la Prevenzione degli eventi cardiaci precoci e inattesi – spiega Crescenzo Barletta, legale rappresentante della Clinica – è l’obiettivo della medicina attuale che si basa su Strutture di Alta Specialità e Tecnologia in grado di affrontare in modo coordinato e sinergico le patologie cardiovascolari. Continuiamo a investire in professionalità e in alta tecnologia per dare risposte diagnostiche e terapeutiche, anche di elevata complessità, secondo criteri di efficacia e appropriatezza”. La San Michele è riferimento d’eccellenza nella Medicina Nucleare con la Cardio Scintigrafia e nella Radiologia con la CardioTC coronarica. Con la FLASH/Tac in pochi minuti si ha uno studio preciso delle coronarie. Il Servizio di Elettrofisiologia è riferimento nazionale per la terapia della fibrillazione atriale e la terapia elettrica dello scompenso, grazie anche al sistema 3D Rhythmia, una tecnica di mappatura tridimensionale per le aritmie mediante l’ablazione cardiaca. In Emodinamica è stata allestita la prima Sala Ibrida del Centro Sud per interventi con una tecnologia di Imaging unica. Oltre all’UTIC, è attiva l’Unità di Cardiochirurgia che tratta tutte le patologie cardiache con metodiche mininvasive, in particolare la chirurgia delle coronarie senza CEC o la chirurgia valvolare mitrale o aortica mediante microincisione con tecnologia video-endoscopica 3D. L’ultima innovazione è un nuovo approccio alla cura del cuore, Heart-Pathway.
FINE SECONDA PARTE