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NUOVI MODELLI DI BUSINESS: la parola a Francesco Castagna.

  08 Febbraio 2019

La digitalizzazione e l’enorme diffusione, in ambito individuale, di dispositivi e tecnologie informatiche, ovvero di quella che viene definita la “consumerizzazione dell’Information Technology”, è una tematica che sta impattando in modo profondo sulla nostra società, producendo radicali cambiamenti culturali e socio-economici.

In questo scenario, le aziende si trovano ad affrontare difficili equilibri: da un lato assistiamo a settori economici sempre più competitivi, business incerti e frammentati, cicli di vita dei prodotti che si riducono significativamente anno dopo anno e obsolescenza tecnologica sempre più rapida, mentre dall’altro, diviene sempre più imprescindibile e necessario investire in ricerca e sviluppo allo scopo di garantire redditività e sostenibilità nel lungo periodo. Una possibile via d’uscita a questa difficile situazione, ci viene data da due paradigmi sempre più adottati nel mondo del business: la corporate entrepreneurship e l’open innovation. Per corporate entrepreneurship si intende il processo con cui le imprese, attraverso l’innovazione, quindi con l’introduzione oppure il rinnovo di nuovi prodotti, processi e sistemi organizzativi, intendono rigenerare il proprio business model con nuove capacità o con un uso diverso delle capacità esistenti, anche favorendo l’ingresso in nuovi mercati. Il perno centrale di questa teoria si basa sulla potenzialità imprenditoriale dei propri collaboratori, tipicamente inibita dai modelli organizzativi tradizionali, quale fattore chiave per sviluppare l’innovazione di un’azienda consolidata. Nell’open innovation, invece, si afferma che le imprese devono far ricorso non solo ad idee interne come si è sempre fatto in passato, ma anche e soprattutto ad idee esterne. Il successo di questi nuovi approcci dipende essenzialmente da un nuovo “setting” che imprenditori e manager devono assumere nelle loro azioni quotidiane. Non si opera più solo nei confini del valore della propria azienda, ma si agisce su tutta la filiera della supply chain di cui l’azienda fa parte. In tale contesto, assumono un ruolo sempre più rilevante le startup, che essendo “liquide”, interpretano una parte fondamentale nella fase di sperimentazione di nuovi modelli di business, nuovi prodotti e/o servizi innovativi. La diffusione di questa nuova vision diviene, quindi, cruciale per istituzioni, università, imprese e startup, con la consapevolezza che un nuovo modo di “produrre” benessere, può essere ottenuto, a patto che tutto il cosiddetto ecosistema dell’innovazione faccia “pivot” in modo coeso e coerente rispetto a quanto accadeva in passato.

> Francesco Castagna
Docente di Strategia ed Imprenditorialità
Corso di laurea magistrale in Ingegneria gestionale
Università Federico II di Napoli

 

R-FACTORY

Il futuro della lotta alla contraffazione ed ai furti dei beni di lusso nasce a Napoli. Il core business di R-Factory, start-up innovativa fondata dall’Avv. Neil Andrew MacLeod e dall’Ing. Sara Coppola è, infatti, lo sviluppo e la commercializzazione di tag integrati per l’identificazione, tracciabilità e rintracciabilità dei beni mobili. Il tag è costituto da un’antenna basata sulla tecnologia RFID – quella già attualmente utilizzata nei negozi come strumento antitaccheggio – ma, differentemente dai tag in commercio, quello di R-Factory viene inscritto direttamente nel materiale di cui è costituto il bene, diventando una sola cosa con esso. Essendo indissolubilmente integrato, è impossibile eludere il controllo del tag R-Factory e rimuovere le informazioni in esso registrate senza danneggiare irrimediabilmente il bene stesso. In questo modo il tag diventa un marchio di garanzia della originalità dei beni. I consumatori potranno istantaneamente verificare l’autenticità di un bene e vedere la sua storia sin dalla produzione, senza dover più fare affidamento su etichette spesso contraffatte ed apposte su beni non originali. La start-up ha convinto giurie di specialisti, venendo unanimemente riconosciuta come una delle realtà innovative più interessanti in Campania. Attualmente R-Factory si è aggiudicata il programma di accelerazione di TIM Wcap, realizzato presso Campania New Steel in collaborazione con CISCO.


 

TINKIDOO

Tinkidoo è una startup innovativa specializzata nel mondo dell’Education technology che avvicina i bambini e gli adulti alle competenze digitali ed al pensiero computazionale utilizzando gli smart toys. Fondata a Napoli nel 2015 da Sonia e Loredana China, Tinkidoo è cresciuta molto nei suoi primi tre anni ed oggi conta un team di 20 persone ed un fatturato in crescita del 250%. Oltre alle due fondatrici, oggi guidano la startup Gennaro Nasti (Head of Education) e Andrea Bonetti (Digital Innovation Manager), co-ideatore della Metodologia depositata alla base dei prodotti di formazione. Dagli incontri formativi con i bambini ai corsi e-learning per genitori, educatori ed insegnanti, Tinkidoo ha sperimentato le forme più innovative di Content Development legate alla diffusione delle competenze digitali, con l’unica missione di rispondere alla sfida di formare gli innovatori di oggi e di domani, aiutandoli a diventare creativi con il digitale.

Dopo Vulcanicamente 3, la selezione nel programma Barcamper Ventures nel batch di Accelerazione Primomiglio, e la sperimentazione del Crowdfunding su Eppela nel 2017, è pronta la nuova sfida: Changing through play©. CTP è la prima piattaforma di Innovation ma-nagement dedicata alla valutazione, alla misurazione ed al potenziamento dei percorsi di Talent management delle aziende e dei team. Sono 3 gli step per il successo: mappatura delle competenze in ingresso e fabbisogno di innovazione delle aziende, formazione su soft e life skills, continuos learning.

 


KRONOSDNA

È uno spin-off dell’Università di Napoli Federico II, specializzato nella genetica della riproduzione, fondato da tre ricercatrici con comprovate competenze tecnico-scientifiche ed impegnate nella ricerca traslazionale (Rossella Tomaiuolo, Valeria D’Argenio e Federica Cariati). Rossella e Valeria sono medici con la passione per la ricerca. Dopo la laurea hanno conseguito la specializzazione in biochimica clinica e poi un Dottorato di Ricerca per approdare alla carriera universitaria presso l’Università degli Studi di Napoli. Federica è biotecnologa, ha un master in Medicina della Riproduzione ed è dottore di Ricerca. Ha lavorato alla Oxford University in uno dei più importanti laboratori al mondo nel campo della genetica della riproduzione ed è tornata nella sua città per trasferire le conoscenze acquisite all’estero. Insieme hanno messo a punto One4Two® – un kit per la diagnosi delle cause genetiche di infertilità pensato per la coppia e per gli specialisti della riproduzione -, che ottimizza il percorso delle coppie infertili perché diagnostica la causa genetica dell’infertilità e previene la trasmissione di patologie genetiche. L’innovazione tecnico-scientifica alla base di One4Two® – nata discutendo tra colleghi del disagio delle coppie durante l’iter diagnostico per l’infertilità, della difficoltà anche dei ginecologi nel poter dare indicazioni chiare o nell’interpretare e mettere insieme i risultati di tanti referti – permette di ridurre la spesa sanitaria perché migliora il flusso di lavoro, riduce i costi di spesa e i tempi della diagnosi. Il kit disegnato per i laboratori di genetica utilizza una tecnologia dirompente, il Next Generation Sequencing (NGS) per identificare le alterazioni cromosomiche e genetiche correlate all’infertilità. One4Two è considerato una “delivery innovation” in healthcare, perché produce effetti tangibili e quantificabili in quanto migliora il workflow nei laboratori, l’esperienza dei pazienti e la qualità del referto per i ginecologi.

 


SYENMAINT

La SYENMAINT srl (Systems ENgineering for MAINTenance applications) è una “Startup innovativa” nata all’inizio del 2018 grazie ad ingegneri – guidati dal founder Roberto Nappi – con diverse competenze professionali (elettroniche, informatiche, meccaniche) di consolidata esperienza in diversi settori (Automazione Industriale, Aeronautico, Ferroviario, Biomedicale, Servizi per terziario avanzato, TLC, ecc.) con l’obiettivo di fornire:

  • • Sistemi e prodotti innovativi per la manutenzione integrata, basati su un approccio predittivo, nel settore dell’Industria 4.0;
  • • Servizi di consulenza ingegneristica specializzati nel monitoraggio e ottimizzazione dei processi produttivi, qualità della produzione, sicurezza degli asset.

La sede operativa è presso l’incubatore Campania New Steel all’interno del Business Innovation Center di Città della Scienza a Napoli (Via Coroglio, 57). L’obiettivo di SYENMAINT, relativamente al suo progetto innovativo di punta, “SYENMAINT™ PLATFORM”, è l’industrializzazione e commercializzazione di un sistema proprietario da utilizzare per una gestione predittiva della manutenzione degli asset produttivi, basata sulla programmazione dinamica degli interventi, per ridurre i costi operativi, migliorare la qualità e la sicurezza, grazie al monitoraggio costante e automatizzato.


 

MEGARIDE

Il progetto di trasferimento tecnologico MegaRide-applied vehicle research nasce nel 2016 come spin-off del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università Federico II di Napoli. Orientata fin dalle prime fasi alla valorizzazione del territorio e dei prodotti della ricerca del gruppo di Dinamica del Veicolo di UniNa, la startup – guidata dai founders Flavio Farroni, Francesco Timpone e Aleksandr Sakhnevych – annovera ad oggi nel proprio parterre di clienti e partner aziende e team motorsport come Ducati Corse in motoGP, AUDI Sport in Formula E, Maserati, Pirelli, Prometeon e GoodYear nel settore automobilistico, che fruiscono di prodotti software per l’ottimizzazione delle prestazioni dei propri veicoli e la simulazione real-time dei fenomeni di interazione tra veicolo e strada. In particolare, l’expertise maturata dal team nell’analisi dei dati della vettura e della riproduzione del comportamento fisico degli pneumatici in termini di sicurezza e performance ha portato, nel corso di programmi di ricerca condotti in collaborazione con aziende automotive, alla nascita di tecnologie innovative in grado di abilitare lo sviluppo di tecnologie utili in ambito smart ed autonomous mobility, per ridurre i tempi di sviluppo degli pneumatici, favorendo il dialogo tra tyremakers e carmakers; consentire la simulazione di complessi fenomeni fisici legati alla “guida con pneumatici alla temperatura ottimale” ed alla riduzione dell’usura del battistrada; integrare il processo di progettazione dei veicoli con metodologie fisiche e predittive, basate sulla fedele riproduzione del comportamento dinamico della vettura in un ambiente virtuale. Tra i principali traguardi raggiunti, la vittoria alla StartCup 2016 e il riconoscimento Shark Bites ricevuto in occasione del Premio Nazionale Innovazione 2016; il titolo di Tire Technology of the Year, ricevuto ad Hannover nel febbraio 2018 in occasione della Tire International Conference & Expo; l’inserimento tra i 10 migliori progetti imprenditoriali italiani del 2018, secondo MIT Technology Review, fondati da innovatori Under 35; la menzione speciale al premio Eccellenze d’Impresa, conferito nel 2018 da Borsa Italiana.


CARPITECH

Carpitech srl è una start up innovativa, inserita nell’incubatore di Campania NewSteel. Guidata dal founder Lorenzo Gragnaniello, opera nel settore della biotecnologia, capitalizzando conoscenze pluriennali dei processi e della tecnologia della Medicina di laboratorio. Nei primi 15 mesi può vantare 2 depositi di brevetto (Pantheon suite® e F.R.A.S.S.I.®), un marchio registrato e l’autorizzazione per realizzare il Progetto pilota nazionale Philotea. Carpitech, intercettando l’esigenza che deriva dal cambiamento dell’ambiente diagnostico con la nascita dei network sanitari, ha sviluppato Pantheon Suite® con il supporto dello sviluppo software di WipLAB srl. La tecnologia innovativa che controlla e gestisce il processo pre-analitico, strutturalmente a catena, partendo dal prelievo, dando peso e dignità ai passaggi critici che possono essere causa di errori e che si ripercuotono nelle fasi successive deputate al referto, è una qualificante risposta di risultati diagnostici e la possibilità di valutare i big data utili alla “governance” di tutto il sistema diagnostico in vitro e per le più generali scelte di economia sanitaria. La fase sperimentale si è concentrata in una struttura complessa con hub e 15 punti prelievo. Pantheon Suite® è una “Piattaforma collaborativa e Logistics App” che permette un controllo in real time del processo. La piattaforma è facilmente integrabile ai server gestionali delle strutture complesse costituendo un ecosistema IoT. Il server autonomo gestisce le informazioni su cloud con connessioni in mobilità e utilizza devices per il controllo dei processi nella logistica. Il trasporto del materiale biologico, che oggi avviene su gomma sarà curato da Carpitech in modo ecosostenibile con l’obiettivo entro il 2020 di usare in modo integrato le tecnologie disponibili (auto elettriche e droni integrati alla piattaforma). Carpitech srl è protagonista e sintesi del pool di Aziende che realizza il progetto Philotea, autorizzato dall’ENAC il 24 ottobre 2018 ed è unico nel suo genere perché evidenzia l’integrazione della piattaforma di comunicazione con quella di volo dei sistemi a pilotaggio remoto, finalizzato a migliorare gli attuali processi produttivi in termini di sicurezza, costi, tempi, integrità del materiale biologico. Il Progetto nazionale sperimentale Philotea prenderà il via in Campania, presso A.O. dei Colli, attraverso la sinergia di Carpitech srl, DJI Elite consulting, Wip lab srl e Drone Group Srls.


NEXUS TLC

Nexus TLC è una Startup Innovativa che opera in ambito ICT/TLC, proiettata in pieno nel mondo dell’IoT (Internet of Things). La vision è quella di “dare voce alle cose”, ovvero far sì che tutto ciò che ci circonda possa comunicare informazioni utili. La mission è quella di realizzare soluzioni di monitoraggio e controllo remoto in ambito sicurezza, efficienza e sostenibilità. La start up nasce da un’idea di Francesco Serino, ingegnere delle TLC specializzato in telematica, che ha messo su Nexus TLC con un team giovane (età media 25 anni), tra cui ricercatori e stagisti dell’Università di Napoli Federico II. Il team di Nexus ha realizzato diversi progetti che spaziano dall’ambito Industria 4.0 a quello delle Smart City. Il team ha sviluppato, per diverse realtà industriali, sensori e interfacce digitali che comunicano tra di loro portando efficienza e creando nuovi scenari che permettono di ottenere risparmi e allo stesso tempo migliorare la produttività. Il tombino intelligente è un esempio di progetto in ottica Smart City che prevede e segnala eventuali problematiche di allagamento in caso di forti piogge. Nel futuro di Nexus TLC si intravedono sviluppi in ambito Realtà Virtuale ed Intelligenza Artificiale, senza tralasciare il mondo delle Blockchain.

> di Francesco Bellofatto

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