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“Assunta Spina” rivive con le musiche di Rossella Spinosa

  12 Febbraio 2019

Una prima che ci riporta alle radici napoletane del Cinema Muto: venerdì 15 febbraio, alle ore 18 presso il Teatro Salvo D’Acquisto di via Morghen al Vomero, con “Assunta Spina”, musicata da Rossella Spinosa, prende il la terza edizione di Passione Musica, rassegna promossa dall’Unione Musicisti Napoletani, con la direzione artistica di Angelo Iollo.

Una prima assoluta che unisce cinema e musica: la pellicola “rivive” oggi con la partitura originale di Rossella Spinosa, nella sua veste anche di pianista, nel concerto dell’Orchestra dell’Unione Musicisti, diretta da Alessandro Calcagnile. L’introduzione dedicata al cinema muto è affidata al regista Sandro Dionisio, docente all’Accademia di Belle Arti di Napoli.

“E’ a Napoli che nel 1896 – spiega Dionisio – il cinematografo è accolto in modo entusiasta da un pubblico attento e caloroso. La presentazione del cinematografo Lumiere è organizzata in aprile, appena un mese dopo la grande premiere nazionale a Roma. Agli inizi del Novecento la febbre napoletana per la settima arte è altissima, favorendo la nascita delle prime storiche produzioni cinematografiche come la Dora Film o la Partenope Film di Roberto Troncone, che favoriscono le carriere di alcuni pionieri tra cui  la più nota regista donna del suo tempo: Elvira Notari”.

“Sempre a Napoli – prosegue il regista – si compie artisticamente il destino della più famosa attrice del muto, Francesca Bertini, che, nei panni della napoletanissima Assunta Spina, film di Gustavo Serena, tratto dal romanzo e poi dalla pièce omonima di Salvatore Di Giacomo, assurge ad una notorietà unica per i suoi tempi, diventando il successo  più grande  del cinema  muto e   porterà i critici a coniare per l’attrice fiorentina, già allieva di  Scarpetta, il termine Diva”.

“La storia di passione e morte di Assunta Spina, elementare nei suoi canoni narrativi e linguistici, deve, forse, proprio al pathos della interprete, oltre che all’uso potente della scenografia della città, il suo enorme riscontro popolare – conclude Dionisio -. La città è un continuo controcanto alle vicende dei personaggi del dramma passionale, i suoi panorami sembrano forzare l’inquadratura e invadere lo spazio scenico sovrapponendosi al profilo conturbante della grande attrice. La Bertini nel film, come molti anni dopo Sofia Loren in Divorzio all’italiana, è Napoli, offesa, bellissima e invincibile”.

Rossella Spinosa ha al suo attivo concerti in importanti teatri e sale italiane ed estere come Carnegie Hall di New York, Sala Bartòk Hindemith Foundation, Italian Bunka Kaikan di Tokyo, Accademia Liszt di Budapest, collaborando con compositori di prestigio ed eseguendo molte opere nuove a lei stessa dedicate. A partire da ottobre 2009 – occasione in cui ha eseguito in prima mondiale la “Baires 1 Suite” per due pianoforti di Luis Bacalov, in duo pianistico con lo stesso Premio Oscar – ha avviato una collaborazione stabile con il compositore argentino, proseguita sino a pochi mesi prima della scomparsa del Maestro. 

 “Studio la musica applicata alle immagini – dice Rossella Spinosa, che ad oggi ha sonorizzato 90 pellicole di Cinema Muto, con grande riscontro di pubblico e di critica, per orchestra sinfonica, per ensemble e per pianoforte solo – Il Maestro Bacalov è stato il mio mentore, il primo a spingermi verso questo tipo di composizione, quanto studiavo all’Accademia Chigiana di Siena”.

“Ho scritto partiture per il cinema sovietico, per tanti muti di Fritz Lang – prosegue Rossella Spinosa –, alcuni della durata di oltre tre ore. Io non mi occupo di improvvisazione, ma di composizione: ogni singola sezione del film deve avere una sua costruzione musicale”. Il risultato è magico, come testimonia anche il grande successo di pubblico e di critica.

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