Oriente a Napoli, il sogno di due giovani imprenditori
31 Luglio 2019
Lucio Paciello e Rosario del Priore sono due giovani e dinamici napoletano che, provenienti da esperienze diverse, hanno dato vita ad un’impresa di ristorazione unica nel suo genere, nell’ambito dell’offerta gastronomica napoletana.
Nel cuore della città, a due passi dal “salotto buono” di piazza dei Martiri, hanno dato vita a Staj, che si candida a divenire un punto di riferimento per chi ama la tradizione asiatica ed un comfort food di ispirazione internazionale.
Dopo la gigantesca invasione di ristoranti giapponesi e cinesi, sushi e rame bar, Paciello e del Priore intendono porre un tassello determinante per dare a Napoli una dimensione internazionale anche nel food.
Basta dare un’occhiata all’interno: design minimale e layout semplice, molto uso del legno. Poi i noodle, tra i piatti più identitari della cucina orientale, serviti in brodo (ramen) o saltati nel wok; ma anche i bao, i panini morbidi cotti al vapore farciti di carne, pesce e verdure, tipico cibo di strada Taiwanese.
Oltre 4000 anni di storia in Cina, poi migrazioni, commercio e contaminazioni hanno portato i noodle (letteralmente tagliatelle di frumento) in Giappone, Thailandia, Corea, Vietnam e Filippine e presto hanno conquistato il titolo di cibo di strada per eccellenza. Il Ramen è un piatto semplice e pieno di gusto, composto da un brodo caldo di carne di pollo, maiale o pesce essiccato, nel quale vengono immerse le tagliatelle di frumento e vari condimenti come le ajitama tamago (uova sode marinate), alghe essiccate, vegetali, carne o pesce. I condimenti principali definiscono la tipologia di ramen: shoyu (salsa di soia), shio (sale) e miso.
Oltre ai ramen, Staj propone i noodles saltati in padella al wok (stir fry), con verdure carne o pesce ed altri piatti asiatici come i gyoza e dumplings (ravioli), il pollo fritto, un’ampia varietà di bao sia salati che dolci.
Il tutto – è bene sottolinearlo – preparato all’interno della piccola cucina di via Bisignano, con un forte orientamento al gluten free e alla cucina vegana. I noodle, ad esempio, vengono lavorati a mano dallo chef tutti i giorni con farine di grano tenero locali e con farine di riso.
Dietro questo sogno che si sta trasformando in realtà ci sono, come detto, Lucio Paciello e Rosario del Priore. Il primo, napoletano, classe 1985, può contare su una formazione internazionale: già sous chef e pastry chef di Lino Scarallo a Palazzo Petrucci, poi chef a Classico Ristorante Italiano, in Staj mette tutte le sue esperienze accumulate in giro per il mondo, dal Giappone all’Australia passando per la Cina.
Rosario del Priore è un dinamico imprenditore, con solida esperienza nel settore della telefonia. Tutti e due con anima cosmopolita, Lucio e Rosario sin dal nome Staj lanciano un segnale dall’identità chiara e precisa: il nome evoca la parola Thay, ma è soprattutto un invito a “stare”, “indugiare”, per scoprire e assaporare una cucina altra che è un viaggio verso oriente pur sempre partendo da occidente.
In progetto il rafforzamento del brand per un pratico takeaway, curato sin dal packaging studiato per un affidabile delivery service.
Alessandro Tasini