Mondo donna: i falsi miti della medicina
09 Marzo 2016Mondo Donna, il ciclo di dieci incontri promosso dalla Clinica Mediterranea di Napoli giunto quest’anno alla quarta edizione.
Parlare delle donne, del loro multiforme universo, della famiglia. Andare oltre ogni stereotipo e affrontare con competenza tutte le tematiche di maggiore interesse che riguardano la realtà femminile. Obiettivo: l’empowerment del cittadino, dare vita a un sistema di prevenzione e di incentivi in grado di accrescere le competenze necessarie affinché le persone siano i protagonisti attivi di uno stile di vita più sano, corretto e all’insegna del benessere.
È quanto si propone Mondo Donna, il ciclo di dieci incontri promosso dalla Clinica Mediterranea di Napoli giunto quest’anno alla quarta edizione.
Un appuntamento aperto alla città, in programma sempre il mercoledì pomeriggio.
L’iniziativa, nata da un’idea dell’amministratore delegato della Clinica Mediterranea, Celeste Condorelli, ha l’obiettivo di approfondire il tema dei “miti” e delle “credenze” vere o false che ruotano intorno ai principali temi della salute: dall’alimentazione al consumo di droghe, dalle malattie mentali al mondo dei vaccini e della prevenzione. Attraverso le testimonianze di chi è riuscito ad emergere grazie alla conoscenza, all’impegno e alla passione, si cerca di dare risposta ad un interrogativo: è possibile rendersi artefici del proprio destino?
Studi e dati statistici, infatti, attestano che le condizioni di salute dei cittadini sono correlate al livello di istruzione e peggiorano sensibilmente nelle persone con titolo di studio meno elevato.
Secondo il Rapporto Istat “Le dimensioni della salute in Italia” del settembre 2015, coloro che hanno conseguito un titolo di studio più elevato godono, mediamente, di un migliore stato di salute rispetto al resto della popolazione. Tale associazione sembrerebbe mediata dal legame individuato tra livello di istruzione e stili di vita. Gli individui con basso titolo di studio non solo hanno più frequentemente stili di vita che influiscono negativamente sullo stato di salute generale di cui godono, ma anche una minore propensione a ricorrere a visite specialistiche, particolarmente utili per la diagnosi precoce di alcune patologie; inoltre, risultano più esposti a fattori di rischio ambientali, anche legati all’esperienza lavorativa. Nel 2013, tra chi non ha alcun titolo di studio o ha conseguito la sola licenza elementare, c’è il 20% che dichiara di stare male o molto male a fronte del 3% delle persone con laurea o diploma di scuola media superiore e del 6,4% delle persone con licenza di scuola media inferiore. Inoltre, la popolazione con basso titolo di studio, che si trova più frequentemente in condizioni socio-economiche sfavorevoli, è colpita in misura più rilevante da patologie cronico- degenerative. Fra quanti hanno una licenza di scuola elementare o nessun titolo di studio, il 40,6% è affetto da almeno una malattia cronica grave, contro il 9,8% dei laureati e diplomati.
Alla base del ciclo di incontri, che ha preso il via lo scorso ottobre, c’è un lungo percorso di riflessione, come spiega Celeste Condorelli: «Siamo liberi di scegliere se farci curare o prenderci cura di noi, di avere cura del nostro corpo o lasciarci andare, di partorire naturalmente o con un taglio cesareo. Ma siamo veramente liberi di scegliere se non abbiamo gli strumenti per operare scelte consapevoli? È questa la domanda che ci siamo posti in fase di progettazione del quarto ciclo di incontri Mondo Donna».
Mondo Donna si avvale della preziosa collaborazione di un comitato scientifico e di uno tecnico-operativo. Il primo è presieduto da Carlo Alberto Perucci, Epidemiologo già Direttore Scientifico del Programma Nazionale Esiti – Agenas ed è composto da Salvatore Panico, Associato di Medicina Interna all’Università degli Studi di Napoli Federico II e Professor of Social and Preventive Medicine alla New York State University at Buffalo; Silvestro Scotti, Presidente Ordine Medici ed Odontoiatri della Provincia di Napoli; Maria Triassi, Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica Università Federico II di Napoli e Bruno Zuccarelli, già Presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Napoli. Il Comitato Tecnico Operativo è composto da un ampio ventaglio di Associazioni non lucrative, operanti sul territorio e parte integrante del progetto.
Tra gli obiettivi di Mondo Donna anche la creazione di un network di valore che aggreghi gli organismi che si occupano di salute e del sociale in Campania, affinché i cittadini conoscano più facilmente i servizi che il territorio offre loro.
> Di Simona Trucillo