Rubrica Tiro liberissimo: Terremoto a spicchi
29 Ottobre 2019
Non fa in tempo a finire la stagione che il mondo del basket campano è messo a subbuglio da un terremoto epocale che stravolge letteralmente la precedente geografia della pallacanestro di casa nostra.
La notizia bomba è che la Scandone Avellino, dopo un campionato più che dignitoso e soprattutto dopo ben 19 anni di massima serie (era da tempo rimasta l’unica realtà di vertice della Campania), scompare sotto i colpi della crisi economica che ha visto gravemente coinvolta la Sidigas ed il patron De Cesare. Avellino non iscritta al prossimo campionato. L’orgoglio irpino mortificato da vicende di enorme gravità e portata. L’ultimo colpo di coda, ad opera del neo sindaco Gianluca Festa che ha personalmente pagato l’iscrizione della squadra alla serie B nazionale, non si sa se potrà essere perfezionato da qualcuno che possa garantire la copertura economica della prossima stagione.
Non da meno la situazione in Legadue dove compaiono Napoli con il confermato coach Gianluca Lulli (acquisito a titolo oneroso il titolo di Legnano) e Caserta (ripescata per diritto sportivo acquisito a seguito delle rinunce di altri team).
A Napoli si pensa in grande e, dopo il fresco restyling del Palabarbuto, regalo delle Universiadi appena concluse, si punta ad un campionato che risvegli gli entusiasmi della tifoseria partenopea anche attraverso l’allestimento di una squadra altamente competitiva (già firmati due statunitensi: Roderick MVP lo scorso anno a Bergamo e Sherrod già visto da queste parti a Scafati) con un gruppo di italiani di buon livello.
Discorso diverso per la Juve Caserta, il cui percorso ha messo il primo tassello quando non si aveva notizia del ripescaggio e si tratta di un tassello fondamentale con il ritorno del pluricampione Nando Gentile come coach, che va a lavorare a casa sua con enormi ambizioni.
Scafati si conferma tradizionalmente un punto di riferimento della categoria e firma nomi importanti.
In serie B, a questo punto, oltre l’incognita Avellino, ecco la Virtus Arechi Salerno, ambiziosa come lo scorso anno, e la ripescata (ma in pratica non vi erano dubbi) Virtus Pozzuoli, che memore dell’esperienza maturata nella scorsa stagione sta già allestendo una squadra di livello superiore.
Infine la neo promossa Partenope, reduce da una cavalcata vincente in C Gold, che si prende la realtà di Sant’Antimo, piazza di lunga militanza, ove spera di rinverdire fasti recenti.
> di Paolo Calcagni