Palasciano, la Scuola che sorride
28 Febbraio 2020
La prima cosa che noti quando arrivi all’Istituto Comprensivo Statale Palasciano 72° di Pianura è il sorriso: i ragazzi sorridono, i professori e la dirigente scolastica ti accolgono con un sorriso, perché questa Scuola, interpretando in maniera autentica la missione sociale del sistema scolastico, è un sorriso rivolto al territorio.
L’Istituto comprensivo si trova a Pianura, siamo nell’immediata periferia della città, nell’entroterra flegreo, “un quartiere – sottolinea la Prof.ssa Maria Luisa Salvia – privo di luoghi di aggregazione sociale”. La Scuola, con le sue sedi di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado, si trova nella zona di via Padula, “periferia della periferia – aggiunge Maria Luisa Salvia – priva di punti di aggregazione sociale: la parrocchia più vicina è San Giorgio, estremamente distante, ed i ragazzi nel pomeriggio non hanno nulla da fare”.
Ed ecco che la Scuola diventa un momento forte di aggregazione, piena di vita, pulsante di attività. Ma come fare tantissime iniziative con la ristrettezza di risorse economiche?
“Appena arriva un bando partecipiamo – spiega la Dirigente Scolastica -. Con i docenti cerchiamo di tenere la scuola aperta con proposte didattiche innovative e un personale molto vicino alle esigenze dei ragazzi, che ci seguono molto, perché qui i professori diventano un punto di riferimento”.
Una Scuola particolare, dove anche i provvedimenti disciplinari sono “sui generis”: ad esempio le sospensioni sono con obbligo di frequenza in altri plessi con tutoraggio, e gli allievi colpiti dal provvedimento sono impegnati nell’assistenza ai disabili della Scuola dell’Infanzia. “Un modo importante – aggiunge Maria Luisa Salvia – per rafforzare nei giovani la consapevolezza di prendersi cura degli altri”.
Docenti aperti alla relazione con gli studenti, empatici, attenti alle problematiche dei ragazzi. Non è solo una metodologia di approccio: in questa scuola la materia diventa disciplina volta a valutare quegli aspetti umani che non tutti i docenti hanno la possibilità di toccare.
Nel successo della Palasciano un ruolo importante lo giocano gli ottimi rapporti con le famiglie, spesso problematiche nel quartiere, che vanno capite e sostenute: “ci confrontiamo quotidianamente – continua la Dirigente Scolastica – con fragilità sociali, separati, molte lavoratrici, anche al nero come colf. In questo quartiere la Scuola stava morendo. Quando arrivai dissi che questo Istituto era una piccola nocciolina che poteva diventare una quercia. Docenti, ragazzi e famiglie mi hanno seguito. Abbiamo creato, come unica scuola del territorio, un Comitato dei genitori, un organo democratico di crescita delle famiglie con importanti poteri di proposta che dall’Istituto portiamo al territorio. Un modo di colloquiare con la famiglia che non si lamenta, ma propone. La dimensione di richiesta, deve includere la partecipazione di soluzioni. Creare una crescita del genitore, come soggetto attivo che partecipa alle scelte della comunità educante e del quartiere”.
E i risultati? Comitato e Scuola hanno ottenuto per la Scuola dell’infanzia la manutenzione dei pini marittimi, dopo averne chiesto alla Municipalità il taglio e la cura. Inoltre, la dimensione di attenzione diventa fattore aggregante come nel caso della raccolta di giocattoli di Natale da destinare ai terremotati e ai piccoli ospiti dl Santobono.
Al Palasciano ci sono progetti di tutti i tipi, attivati e gestiti direttamente e con il mondo associativo. Non solo corsi di recupero di italiano e matematica, ma anche gli esperimenti del laboratorio “Gaia Scienza”. Poi break dance, con i migliori che saranno impegnati per la Battle di Ostia. E ancora: Arte e Musica, Pet therapy, Scacchi, Murales, Orto didattico e il progetto di filosofia “Peripatetici”, per sviluppare il senso critico.
L’Istituto, con la sua Sala Multimediale, ospita Corsi di lingua e l’EIPASS Center aperto a tutti per consentire, a prezzi estremamente popolari, il conseguimento della Patente Europea del Computer. Tutte le aule sono dotate di LIM e stativi collegati in rete.
Ma il progetto che è il fiore all’occhiello della Palasciano, finanziato con il crowdfunding, è “Fuori Classe”, nato quattro anni fa con Save the Children per sviluppare lo spirito critico e democratico dei ragazzi, capire le priorità e diffondere la cultura del problem solving.
“I ragazzi mi hanno chiesto di aggiustare i locali al piano terra – ricorda la Professoressa Salvia -. Con l’aiuto dell’operatore di Save the Children hanno realizzato un video di presentazione del problema, attivando su Internet una piattaforma per la sottoscrizione. Così è partito il tam tam per la raccolta, alla quale hanno contribuito anche i ragazzi, la Caritas Diocesana di Pozzuoli e l’azienda che ha ristrutturato i locali, che ci ha chiesto solo le spese dei materiali”.
Nei tre locali, un tempo fatiscenti e inutilizzabili, oggi ci sono un laboratorio artistico, un’aula, e uno spazio che sarà destinato al laboratorio musicale.
E per finire il teatro, “il simbolo della nostra Scuola – conclude la Dirigente Scolastica –. Qui ospitiamo corsi di scrittura creativa e teatrale. I nostri spettacoli sono fatti dalla Scuola per la Scuola: partendo da problematiche interne alle classi con il Teatro dei Piccoli abbiamo sviluppato testi teatrali di 30 minuti”.
> di Maria Pia De Angelis