Il cuore degli appassionati di vela batte nel Borgo dei Marinai
22 Luglio 2020
Il circolo Nautico della Vela è un punto di riferimento per chiunque ami il mare e la navigazione
“Presidente cosa le piace della vela?”
Al sentirsi porre questa domanda Raffaele Pelella non ha saputo trattenere la commozione. Troppe storie, troppe avventure, troppi volti si nascondono in una risposta che potrebbe sembrare scontata, ma che, per un uomo che solca il mare da trent’anni, non lo è affatto. Si potrebbe dire che la sua non è una semplice passione, anzi, si tratta di una vera e propria vocazione. Un amore verso lo sport che lo ha accompagnato per gran parte della sua vita, un amore coronato dalla nomina a Presidente del Club Nautico della Vela.
E chi altri se non lui avrebbe potuto rivestire un incarico così importante? Pensate che il circolo vanta ben centodiciannove anni, un’epoca in cui le conoscenze dei marinai più esperti sono state tramandate fino ai nostri giorni. Uomini di valore, determinati, che non hanno ceduto nemmeno sotto l’oppressione fascista. Senza dubbio il loro è stato un lavoro eseguito con grande passione, insignito poi nel 1951 della “Stella d’Oro al Merito Sportivo” da parte del CONI. Ma non finisce qui perché, fra traguardi raggiunti, c’è anche quello di essere stato il primo circolo velico napoletano ad aver ammesso le donne alla categoria dei Soci Ordinari.
Non c’è allora da stupirsi se il Club Nautico della Vela continua ad essere tutt’oggi un punto di riferimento per centinaia di appassionati. Pensate che tra di loro c’è anche chi viene da altri continenti: come Agostino, un marinaio trasferitosi in Italia dal lontano Burkina Faso. Tra lui e il presidente, si vede, c’è un rapporto di odio-amore, un’amicizia fondata sul rispetto che entrambi nutrono verso il mare. Una devozione manifestata attraverso la cura di quella che è la loro seconda casa. Eh già, perché chi ama il mare non sopporta la vista dei mozziconi galleggianti. Ed è proprio per questo che tra le barche nel molo c’è un piccolo impianto per la raccolta dei rifiuti in acqua. L’apparecchio, ideato dal SeabinGroup, è un filtro capace di convogliare e trattenere al suo interno particole anche di due millimetri. Per intenderci, quelle sono proprio le dimensioni delle temute microplastiche che, oltre a uccidere migliaia di organismi, provocano gravi danni anche agli esseri umani. Per questo i dipendenti del circolo si preoccupano di svuotare e pulire ogni giorno l’impianto che da anni svolge in modo impeccabile il suo lavoro.
Come avrete sicuramente capito, la vela non è solo uno sport. È uno stile di vita che lega le persone tramite amicizie indissolubili… un po’ come i famosi nodi marinari. Per questo non c’è da meravigliarsi se la risposta del Presidente Pelella alla domanda iniziale sia stata: “Tutto!”.
di Andrea Grillo