Marco Gay: «Occorre cogliere l’energia dei giovani del Sud»
16 Giugno 2016Il presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria e vicepresidente di Digital Magics spiega l’importanza dell’innovazione digitale per aumentare la produttività
Da oltre 15 anni si impegna con energia e passione per il digitale e per l’innovazione e oggi con l’ingresso nel CdA di Digital Magics Marco Gay, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, si candida a rivestire un ruolo cruciale nella diffusione del DIGITAL MADE IN ITALY, convinto che l’incontro fra le startup digitali e le PMI sia fondamentale ed essenziale per l’innovazione della nostra industria, portando le eccellenze italiane verso il futuro.
Dottor Gay, cosa fa Digital Magics?
Digital Magics è un incubatore di progetti digitali che fornisce servizi di accelerazione a startup e imprese, per favorire la crescita di startup e innovazione e ‘scaleup’ delle imprese tramite processi di Open Innovation. È il più importante business incubator in Italia. Dal 2008 abbiamo analizzato più di 7000 idee e progetti, incubato oltre 70 società che hanno generato più di 500 posti di lavoro.
I servizi dell’incubatore sono integrati con quelli di Talent Garden (TAG) – network di campus di co-working leader in Europa e partecipata da Digital Magics – specializzata anche nell’ideazione di eventi informativi e di innovazione oltre alla progettazione di spazi di lavoro “unconventional” e ospitalità nei campus. Digital Magics ha anche lanciato il GIOIN – Gasperini Italian Open Innovation Network – l’esclusivo network dedicato all’innovazione, ideato da Enrico Gasperini. GIOIN collega imprenditori, professionisti, manager di aziende italiane che vogliono imparare a navigare nell’oceano blu, per affrontare la sfida della quarta rivoluzione industriale. GIOIN è anche un’opportunità per condividere idee ed esperienze professionali simili oppure completamente diverse, per fare networking, per creare innovazione di valore. Saremo anche a Napoli con il GIOIN il 28 settembre e affronteremo il tema dell’Internet delle cose, come cambia l’interazione fra le persone e gli oggetti.
Digitale e orientamento all’innovazione: quanto è importante oggi per un’azienda incorporare questi due aspetti per rendersi competitiva?
Non è solo importante, ma necessario per tutte le imprese. Per affrontare le nuove sfide del mercato, di tutti i mercati soprattutto quelli più tradizionali, bisogna necessariamente partire dall’innovazione; quella digitale può essere veramente “disruptive” sia per la produzione di beni che di servizi anche grazie al coinvolgimento delle startup.
Come si coniuga l’innovazione del mondo delle startup con la tradizione industriale e manifatturiera del Made in Italy?
Le imprese italiane per innovarsi devono lavorare a stretto contatto con le startup sfruttando così al massimo la potenza dell’Open Innovation. Questa collaborazione ha lo scopo di aumentare la produttività (si stima un +9% che dopo 3 anni sarà +12% e fra 5 anni +20%) e di aiutare le aziende a competere meglio e a consolidare mercati esistenti e aprirne di nuovi.
Secondo un recente report di Accenture, l’Open Innovation è una risorsa concreta per l’Italia e può valere 35 miliardi di Euro, ovvero l’1,9% del Pil in più rispetto al 2014, mentre a livello mondiale si stimano 1.500 miliardi di dollari.
Quali sono gli obiettivi di Digital Magics?
Insieme a Talent Garden e Tamburi Investment Partners (TIP), investment-merchant bank, abbiamo costruito la più importante piattaforma italiana per il DIGITAL MADE IN ITALY. In ogni campus TAG (attualmente sono 16 in Italia e in Europa) ci sarà un programma di incubazione di Digital Magics con l’obiettivo di lanciare 100 startup innovative digitali e aprire 50 campus TAG in Europa. TIP favorirà ulteriori investimenti nelle startup coinvolgendo le imprese eccellenti italiane anche con programmi di Open Innovation. Dopo Napoli, Palermo e Roma, nei prossimi mesi apriremo altre sedi a Bari e a Padova.
Un altro obiettivo molto importante è quello dell’internazionalizzazione di Digital Magics: vogliamo espandere il modello unico del nostro incubatore e della piattaforma lanciata con TAG e Tamburi Investment Partners all’estero, per esportare e far conoscere il DIGITAL MADE IN ITALY.
Quali azioni strategiche sono previste nel Sud e come questa parte del Paese si colloca nel panorama startup italiane?
Il Sud Italia è un territorio estremamente ricco di creatività e di talenti. I tantissimi giovani che abbiamo incontrato finora vogliono esprimere il loro potenziale e il loro “genio” partendo e molto spesso mettendolo in pratica proprio sul loro territorio. È per questo che Digital Magics ha creduto e sta continuando a credere nel Sud: nel 2012 abbiamo aperto la nostra seconda sede a Napoli per la Campania, a gennaio 2016 abbiamo lanciato la nostra seconda sede a Palermo per la Sicilia. Nei prossimi mesi sarà operativo anche Digital Magics Bari, per la Puglia e la Basilicata. Vogliamo “intercettare” tutta la passione, l’energia e la visione dell’innovazione dei giovani del Sud. Sono convinto che una crescita organica e strutturata del Mezzogiorno anche grazie al digitale possa contribuire in modo decisivo a tutta l’economia italiana. Secondo me non serve una politica speciale per il Sud, ma occorre creare innovazione, partendo anche dal Sud.
Alla luce della sua esperienza e conoscenze, qual è il grado di innovazione del sistema Italia rispetto al resto del mondo?
Il nostro Paese è sempre stato la culla dell’innovazione per eccellenza. In Italia sono nati tantissimi prodotti e aziende che hanno fatto la storia di interi mercati e che hanno innovato, creando “disruptive”: penso a Olivetti, al cinema, all’automotive, al PET, etc… spesso non siamo riusciti a valorizzare e “trattenere” la nostra innovazione. Bisogna fare sistema con tutti gli operatori dell’innovazione, sostenendo la capacità creativa dei nostri talenti e il capitale umano italiano – uno dei migliori d’Europa. Digital Magics come incubatore ricopre un ruolo fondamentale perché mette in contatto l’industria, le startup e i fondi di venture capital con l’obiettivo di creare il più grande innovation hub europeo.
Inoltre a ottobre 2015 abbiamo redatto insieme ai nostri Partner strategici e finanziari il “White Paper per le startup”: una proposta di otto punti al Governo italiano per favorire l’innovazione e gli investimenti nelle neoimprese digitali. Il documento è stato presentato al MISE – Ministero dello Sviluppo Economico – e stiamo lavorando insieme in questi mesi.
> di Giulia Savignano