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In rete l’Italia riparte con Google!

  15 Ottobre 2016

Il colosso americano festeggia i 30 anni di Internet e scommette sulle aziende con programmi di tutoraggio digitale, per accompagnare le imprese sul web

Nell’era della net- economy, l’Italia sembra muovere i primi passi, tentennando nel cogliere il potenziale della rete. Ma non tutto è perduto.

Il 29 Aprile  all’evento napoletano “Creare ponti a Sud dell’innovazione”, che celebrava i trent’anni dalla venuta “dell’Internet”, arrivava, di corsa e affannato, Diego Ciulli, per presiedere alla giornata organizzata dall’Università Federico II nel chiostro del complesso monumentale dei Santi Marcellino e Festo.

Giovane e alla moda, lui, correva, andava di fretta ma consapevole di essere uno degli ospiti più attesi. Dopotutto parliamo del public policy manager di Google Italia. Da lì a breve lo avrebbe atteso un altro impegno. Rilasciava dichiarazioni concise ai cronisti accorsi.

«Google ha scommesso ormai da tre anni su un’idea: l’Italia è un Paese di manifattura, di agroalimentare, di Made in Italy. Noi vorremmo provare ad essere la piattaforma che accompagna le piccole e medie imprese del Made in Italy sul web. Oggi celebriamo i trent’anni di Internet. È stato un cambiamento così rapido che, in numerosi casi, è stato faticosamente colto dalle nostre imprese. Ecco, Google pensa in Italia di poter essere la piattaforma che aiuta a cogliere questo potenziale. In Internet si incontrano persone e clienti. Noi vorremmo essere gli alleati delle piccole e medie imprese italiane per vendere in tutto il mondo».
Google, quindi come il motore rigenerante del potenziale inespresso delle imprese italiane?

Il guanto di sfida è stato lanciato: si chiama “Eccellenze in digitale”, un progetto voluto di comune accordo da Unioncamere e Google Italy, con il Patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico. «Il progetto – spiega Francesco De Luca, Digital strategist presso la Camera di Commercio di Napoli per il progetto “Made in Italy – Eccellenze in digitale 2015” – ha preso il via nello scorso giugno in tutta Italia. Per la Camera di Commercio di Napoli siamo stati selezionati io e la collega Gaetana Morra».

Un lavoro certosino di tutoraggio digitale.  «Ci siamo occupati della digitalizzazione delle piccole e medie imprese per cinque settori di competenza: agroalimentare, artigianato, turismo, commercio e innovazione tecnologica. Contattavamo le imprese, mostrando loro i benefici che altre imprese avevano ottenuto attraverso la presenza sul campo dei digitalizzatori. Abbiamo presentato degli esempi di digitalizzazione alle imprese presenti nel napoletano, prendendo anche spunto dalle esperienze di successo del territorio avellinese. A seguito delle diverse manifestazioni d’interesse, abbiamo selezionato le aziende, classificando queste ultime anche in base al grado di digitalizzazione (offline, online disattive o attive). Proponevamo dunque delle soluzioni ad hoc».

Sono stati proposti pacchetti compatti, soluzioni fluide per risultati subitanei. «La presenza sul web da sola non basta. È necessaria la sua incisività, non limitandosi al solo biglietto da visita. La nostra, essenzialmente, è stata attività di consulenza». Dall’esperienza singola la quadratura del cerchio nel suo complesso è presto che fatta:  l’obiettivo finale, negli anni a venire, sarà la digitalizzazione delle piccole e medie imprese in 52 province italiane. Una vera e propria “impresa” se si pensa che da un’indagine condotta per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri emerge che il 40% degli imprenditori non crede all’utilità di Internet per la propria azienda.

Ma senza cultura digitale il quadro appare torbido. Occorre, quindi, intervenire alle basi, sulla formazione, rivolgendosi non solo agli imprenditori ma anche ai giovani. Ecco, quindi, che  prende le mosse il progetto “Crescere in digitale – formazione e tirocini per i giovani, opportunità e competenze per le imprese”.

L’idea è semplice. Vi sono i giovani inoccupati, futuri digitalizzatori di aziende virtuose, corsisti online per la comprensione dell’economia di Internet e l’acquisizione delle competenze necessarie di base per la gestione e il posizionamento online di un’azienda. Vi sono le aziende con i loro imprenditori, che ospitano giovani con competenze digitali nella propria impresa per tirocini rimborsati dai fondi nazionali di Garanzia Giovani.

Gli strumenti ci sono. L’Italia può ripartire in rete da qui. Go, con Google.

Qui il sito ufficiale:www.eccellenzeindigitale.it

> di Danilo Capone

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