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Giulierini direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei

  28 Febbraio 2018

“Siamo pronti, non ci fermiamo. Il Parco archeologico dei Campi Flegrei è una sfida allettante e impegnativa. Siamo qui, tutti uniti, per continuare un percorso e non perdere questa grande opportunità data al territorio”. A dirlo è Paolo Giulierini, neonominato direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei, durante la conferenza di presentazione al Rione Terra, a Pozzuoli.

Introdotto con un passaggio di consegne da Adele Campanelli, prima direttrice del Parco, Giulierini ha acceso subito il faro sulla continuità delle azioni già intraprese, che hanno consentito all’ente di attingere ai finanziamenti da investire sull’intero patrimonio.

“Lanceremo un bando per la creazione del logo – ha spiegato Giulierini – primo elemento per lavorare alla riconoscibilità del Parco stesso. Per poi entrare nel vivo di una strategia di marketing, per far riconoscere la rete museale presente sul territorio flegreo”.

Interventi immediati per percorsi sostenibili, accessibili e fruibili.

“L’archeologia fa parte di un contesto vivo ed aperto a tutti – ha spiegato nel corso della conferenza il direttore –, Siamo già al lavoro ed entro il 31 marzo sarà delineata una nuova offerta, tenendo conto di non lasciare indietro alcun monumento. Ma per decollare c’è bisogno dell’impegno di tutti: enti locali, associazioni, territorio. Invito tutti a proporre suggerimenti per una crescita sana e proficua. Lavoriamo per una strategia sul lungo periodo, che a giugno potremmo presentare in occasione del ritorno al Castello di Baia della statua di Zeus, attualmente al Museo archeologico di Napoli. È giunto il momento del decollo dell’intero Parco, mettendo a sistema storia e cultura. Questa è un’occasione da non poter perdere, soprattutto per i giovani, per creare le condizioni necessarie di messa a reddito di un patrimonio così prezioso”.

Riapertura dei siti nell’immediato, tra cui la Città bassa di Cuma. Annunciati tra gli appuntamenti, oltre al ritorno della statua di Zeus a Baia, anche la mostra di Talas del 2019, che si occuperà di archeologia Marina nel Tirreno e dei Campi Flegrei, per mettere in luce il rapporto uomo-mare del mondo antico.

Presenti i quattro Comuni in cui ricade il Parco: Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Giugliano.

“La sfida è ambiziosa e sono contento che si continui sulle linee già tracciate – ha dichiarato il sindaco puteolano, Vincenzo Figliolia – C’è da lavorare e dobbiamo fare in fretta, tutti dalla stessa parte”. “Una figura prestigiosa come quella del nuovo direttore non può che far piacere – ha spiegato Peppe Pugliese, sindaco di Monte di Procida – siamo sicuri che da una collaborazione costante potranno soltanto nascere buoni frutti per la nostra terra”.

“Siamo, pronti a fare la nostra parte – ha dichiarato l’assessore Carla Rimoli, del comune giuglianese –. Liternum ha bisogno di interventi e siamo sicuri di poter continuare con il nuovo direttore il percorso che avevamo già cominciato con la dottoressa Campanelli”. “Fare rete per la Città Flegrea – ha concluso il sindaco di Bacoli, Gianni Picone – è un’opportunità che non dobbiamo perdere. Siamo sicuri che la sinergia tra noi tutti sarà il volano per tutta l’area”.

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