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MEZZO SECOLO DI MUSICA VISSUTO SENZA NOSTALGIA

  02 Maggio 2018

James Senese, leggenda vivente e tanta voglia di emozionare. Quando lanciò Pino Daniele.

James Senese è un artista che non ha bisogno di essere presentato. La sua musica, la sua storia personale, lo fanno per lui. In quasi cinquant’anni di musica, ha attraversato trasversalmente la canzone leggera italiana, il funk-jazz, il grande cantautorato. È una leggenda vivente, colui il quale ha dato uno dei primi ingaggi a Pino Daniele, con cui collaborerà ed avrà amicizia vera sino al suo ultimo giorno. A settantatré anni compiuti, Senese si conferma come un artista senza tempo, con una riconoscibilità immediata ed un cuore intatto, che parla agli ultimi. Recentemente ha festeggiato questi cinquant’anni di musica con un concerto nel cuore di Napoli, al Teatro Sannazaro. Il live, organizzato dalla Jesce Sole con lo stesso teatro, per la rassegna “Sound of the city”, ha registrato sold out, regalando al pubblico emozioni indimenticabili grazie alla magia creata dalla formazione attuale dei Napoli Centrale – la stessa che ha registrato “Nero a metà” di Pino Daniele – con Senese alla voce e al sax, Ernesto Vitolo alle tastiere, Gigi De Rienzo al basso e Agostino Marangolo alla batteria.

Un concerto, ma anche un disco per celebrare cinquant’anni di musica…

Dopo 22 lp, questa volta ci sarà un doppio cd live: l’album è stato registrato dal vivo con il pubblico, al Teatro Tasso di Sorrento durante il festival “Sorrento incontra – M’illumino d’inverno”. Ci saranno poi due inediti, un brano strumentale e uno scritto da Edoardo Bennato dal titolo “America”. Lo canteremo insieme. Quando Edoardo mi ha portato questa canzone, dicendomi che l’aveva scritta per me, sono stato molto contento, perché racconta delle mie radici. Ho sempre avuto un cuore divi- so in due, da una parte c’è Napoli, sono nato qui, il mio DNA culturale è napoletano, ma ho sempre guardato anche oltreoceano con un sentimento forse di nostalgia e una forte passione per la musica americana.

Settantatré anni compiuti a gennaio, una vita dedicata alla musica e ancora tanta voglia di regalare emozioni. Qual è il segreto di questa lunga carriera?

Non ci sono segreti e non ci sono ricette. Ci sono le emozioni e quelle per fortuna mi accompagna- no sempre. Sicuramente c’è la passione e la voglia di fare ancora quello che faccio. Io non mi fermo mai e quando suono ho la stessa energia che avevo quando ho iniziato.

Lei è stato uno dei protagonisti del Neapolitan power negli anni ‘70 e ’80, che rappresenta il momento d’oro della musica napoletana. Ma se guardiamo avanti cosa c’è?

Ho sempre guardato al futuro, ho saputo prevedere stili e mode, ho guardato oltre. Con Napoli Centrale siamo stati innovatori e continuiamo in questa direzione, non si può guardare al passato con nostalgia o fossilizzarsi, siamo imprevedibili ogni volta che suoniamo insieme. Ma se facciamo un discorso più generale riguardo le nuove gene- razioni non vedo quella spinta verso la novità.

James Senese e Pino Daniele: due nomi, due vite vissute in modo intenso, un legame indissolubile…
Era un fratello, lui è emerso con Napoli Centrale e da quel momento non ci siamo più lasciati. Ora provo tanta nostalgia. Con il supergruppo lo ricorderemo il 7 giugno al San Paolo, ma quello che ha lasciato nel mio cuore andando via non si può colmare.

> di Manuela Ragucci

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