La Scala e il San Carlo unite dal Barocco
24 Luglio 2018
I due prestigiosi teatri uniti in progetto, con la collaborazione di Cecilia Bartoli
Nascerà al San Carlo un Ensemble Barocco sul modello di quello, prestigioso, del Teatro Scaligero: è il punto centrale del progetto pluriennale avviato dalla Scala di Milano in collaborazione con il celebre mezzosoprano Cecilia Bartoli.
L’obiettivo è quello di stimolare una maggiore attenzione sulla musica barocca in Italia, attraverso spettacoli alla Scala con Bartoli protagonista, con il coinvolgimento del San Carlo di Napoli, capitale europea della grande tradizione operistica del XVIII secolo, con lo scopo di avviare una collaborazione che unirebbe Nord e Sud nella riscoperta del patrimonio del Barocco, e un programma a lungo termine per divulgare e promuovere l’esecuzione di musica barocca in Italia.
“Ho l’impressione che noi italiani – dice la Bartoli – siamo meno consapevoli dello straordinario ruolo che il nostro Paese ha avuto nella nascita della musica barocca rispetto all’importanza riconosciuta nel campo dell’arte o dell’architettura dello stesso periodo alla quale siamo esposti ogni giorno, ci basta guardarci attorno”.
Quanto al dialogo con il San Carlo, uno degli scopi del progetto, come accennato, è motivare i musicisti della sua Orchestra a costituire un ensemble simile all’ensemble barocco dell’Orchestra della Scala. “Dovremmo tornare a Napoli e riscoprire i meravigliosi tesori del suo patrimonio musicale! Specialmente nel Settecento – aggiunge il mezzosoprano -: la città è stata la capitale del mondo musicale, con compositori quali Pergolesi, Jommelli, Traetta, Paisiello, Cimarosa e Nicola Porpora. Quest’ultimo, oltre all’eccellente attività di compositore, ha fatto scuola ad allievi del calibro di Carlo Broschi, meglio conosciuto come Farinelli, e Joseph Haydn. Per un lungo periodo Napoli ebbe quattro conservatori leggendari che produssero, generazione dopo generazione, splendidi compositori, cantanti e musicisti”.
> di Raffaele Rinaldi