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Mille parole per una foto

  09 Marzo 2019

All’Hotel Parker’s premiazione della prima edizione del concorso letterario “Mille Parole per una Foto” indetto da Confartigianato Imprese Napoli, presieduta da Enrico Inferrera e ANCoS Napoli, l’Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive interna al sistema di Confartigianato, diretta da Francesco Muzio. L’evento, presentato da Stefania De Francesco, con la partecipazione del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris e del Presidente della Banca di Credito Cooperativo, Amedeo Manzo, coniuga le celebrazioni per i 75 anni della Confartigianato, con la Giornata Internazionale della Donna. A fare gli onori di casa Leonardo Lasala, Vice Presidente di Confartigianato Napoli, ed Ernesto Taccogna, Presidente di Confartigianato Giovani Napoli. Tra gli ospiti, lo scrittore Pino Imperatore e Nicole Lanzano, caporedattrice di Kompetere Journal.

“Siamo una banca atipica, vicina ai giovani con contratti atipici, ai lavoratori in difficoltà, alle famiglie – sottolinea Amedeo Manzo -. Siamo napoletani e abbiamo voluto creare una banca che ogni anno raddoppia i propri utili e registra i minori indici di sofferenza, perché i nostri clienti, che rappresentano tutti gli strati sociali, ci pagano consentendoci di investire sul territorio napoletano dove abbiamo tutto: radici, testa a cuore”.

Filo rosso della giornata, il neonato concorso letterario ispirato al ritrovamento di due libri abbandonati sul lungomare di Bagnoli, che in poco tempo ha raccolto le adesioni di tredici autori juniores e trentaquattro seniores che hanno proposto il proprio sguardo sul mondo in testi da mille parole, valutati dalla giuria tecnica presieduta da Angela Procaccini, dirigente scolastica, scrittrice e poetessa, e composta da coadiuvata da Lia Aurioso, Anna Copertino, Raffaele Delpino, Patrizia de Filippis, Daniela Ciafrone, Amedeo Manzo, Flavio Beninati, Alida Competiello e Conchita Di Martino, che ha lavorato senza conoscere le identità degli scrittori, gelosamente custodite dalla presidenza e dalla segreteria organizzativa di Confartigianato Napoli. “Oggi nessuno, nemmeno un’associazione di categoria, può più rappresentare solo interessi di parte – sottolinea Enrico Inferrera, Presidente di Confartigianato Napoli ed egli stesso scrittore (con il romanzo “Vite Bisestili”) e poeta (con la raccolta “Diversi Paralleli”), che ha fortemente voluto questa manifestazione –. In un’epoca di austerità e impoverimento, sempre più realtà produttive stanno trovando nelle relazioni umane e nel dialogo con il territorio, le risposte per superare le difficoltà. Un nuovo e sempre più diffuso senso dell’etica, della responsabilità sociale e ambientale sta incentivando l’unione e la collaborazione fra imprenditori, soprattutto giovani, veicolate anche attraverso l’arte, e le occasioni di incontro e confronto, che sono alla base della nostra tradizione artigianale e, più in generale, imprenditoriale”.

Violenza sociale, familiare e di genere, ma anche emigrazione, sguardo sull’altro e fiabe, sono al centro delle proposte della categoria Giovani vinta da Sabrina Valentino (classe 2008), con “L’ultimo libro di Filippo” serrata narrazione sul bullismo visto con gli occhi del protagonista. Seconda classificata Sveva Alvino (classe 2007) con “Una notte valsa come mille” storia di una vittima di abusi che trova la forza di denunciare, mentre al terzo posto si colloca “Numeri al mare”, riscoperta delle proprie origini scritta da Federica Striano (classe 2008). Menzione speciale per Michele Nocerino (classe 2003) e la sua ricerca interiore in “Mille parole in una goccia”.

La perdita e il ricordo sono i temi portanti dei primi due gradini del podio nella categoria Adulti conquistati, rispettivamente, da Silvana Fumo con “Nella mia vita manca un Natale” apprezzato per “l’estrema eleganza lessicale e la profonda sensibilità che coniuga sintesi e sentimento” e Slobodanka Ciric con “Le caramelle all’anice”; terzo posto a “Il risveglio” di Luigi Ammaturo, allegoria della nascita di Pulcinella. Menzione speciale per “Nico” di Rosaria Pupo, che affronta lo sradicamento familiare ed esistenziale provocato da un disastro naturale.

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