Rubrica “Mappe Interiori”: Giovani, la forza del territorio
05 Giugno 2019
Trentatré anni, una laurea in Giurisprudenza conseguita a Napoli, “la città che amo di più”, con Master in Amministrazione e governo del territorio, Regina Milo è uno dei volti emergenti della politica del Mezzogiorno.
Assessore al Comune di Agerola e Coordinatrice dei giovani amministratori della Campania, è al centro di quella rivoluzione del fare che impegna soprattutto le piccole realtà locali, da sempre anima e motore dell’economia e dell’identità italiana.
“Le eccellenze espresse dai piccoli Comuni – spiega orgogliosamente – ci arricchiscono e ci infondono speranza. Le difficoltà sono innumerevoli, ma le storie di tanti donne e uomini che ogni giorno si rimboccano le maniche per andare avanti, costituiscono una carica di energia per tutti”.
Qualche esempio? “Infiniti, in tutti i campi – risponde lei -: a Casamarciano, ad esempio, hanno bruciato sul tempo la formula del reddito di cittadinanza, offrendo ai giovani la possibilità di impiegarsi in lavori part time di pubblica utilità per rendersi autonomi e mantenersi agli studi. A Durazzano, una realtà numericamente ancora più piccola, si è scelto, piuttosto che investire nelle solite attività ricreative, di dar vita alla settembrina Scuola del paesaggio, dove vengono formati gli amministratori del territorio. Una scelta coraggiosa e lungimirante, all’insegna della creatività. Pensiamo al giovane sindaco di Pontecagnano, che si è proposto come babysitter, per consentire ai mariti di invitare le mogli a cena… Una provocazione spiritosa, naturalmente, ma molto sagace e assolutamente mirata. Ma anche le realtà già arcinote, come Procida, non stanno certo a guardare ed è nato il progetto Sprar, con cui il Comune guidato dal giovane sindaco Dino Ambrosino, attraverso la formula dell’ospitalità diffusa, ha reso possibile l’accoglienza di una quarantina di persone, per la maggior parte bambini che, attraverso l’opera di una cooperativa, vengono accuditi nei bisogni primari ma anche avviati all’integrazione sociale e lavorativa”.
E il catalogo, aggiungiamo, non finisce certo qua: svetta su tutti, quest’anno, il minuscolo (e fiabesco) paese di Monteverde, in Irpinia che, grazie alla genialità di tre sole persone, Francesco Ricciardi, Tonino Vella e Gerardo Vespucci, ha assicurato all’Italia il premio della Commissione Europea per il miglior progetto di accoglienza e inclusione rivolto alle persone con disabilità.
Si parla di nuovo di scissione Nord-Sud: ma chissà che, più che come un pericolo, non vada vista come una clamorosa opportunità.>
> di Flavio Pagano