Barracco, Macry, Peirce: Napoli, l’indescrivibile
19 Giugno 2019
Al Blu di Prussia in via Filangieri, che da 10 anni ha restituito al pubblico uno degli storici spazi espositivi della città grazie al profondo amore della famiglia Mannajuolo, ha ospitato il racconto-confronto sul tema “Napoli, l’indescrivibile. Le parole, le immagini di chi ci ha provato”, di tre esponenti della cultura napoletana, Mirella Barracco, Paolo Macry e Gualtiero Peirce, che si sono alternati nella descrizione personalissima e, insieme, legata alla propria esperienza professionale, della loro immagine della città, attraverso l’introduzione e gli attenti collegamenti di Marco Demarco.
Mirella Barracco, presidente della Fondazione Napoli Novantanove, ha presentato i “25 manifesti per Napoli”, interpretazioni che della città hanno dato grandi grafici e artisti internazionali, ora disponibili su Google Arts and Culture, la piattaforma digitale del Google Cultural Institute. Le interpretazioni della città sono state declinate su vari temi, quali la poesia, l’inquinamento, la musica, l’architettura, il Vesuvio e hanno girato il mondo attraverso una mostra che li ha portati dall’Italia a Los Angeles, Dundee e Lahti. Intima e, insieme, visionaria la personale immagine di Napoli della Barracco in bilico tra “…la bellezza del panorama col mare e il Vesuvio, e la ricca e straordinaria complessità del centro storico”.
Ha continuato, poi, Paolo Macry che ha pubblicato per il Mulino il suo ultimo lavoro “Napoli. Nostalgia di domani”, in cui la riflessione storica e la dimensione autobiografica si intrecciano per cercare di comprendere la complessità dell’oggi della metropoli partenopea. Macry si è soffermato, particolarmente, su una peculiarità della città che, seppure non chiusa in uno spiazzante immobilismo, è sempre stata caratterizzata, pur nella sua capacità camaleontica di trasformarsi, da straordinarie continuità, da un forte contesto, una sorta di fissità esteriore. Di qui quel sentimento di una nostalgia di domani, del futuro di una città che “…sembra voler conservarsi…e, nel medesimo tempo, mettere a frutto le proprie ricchezze”.
Ha concluso l’incontro il regista e autore Gualtiero Peirce che ha risposto alla provocazione della serata commentando la proiezione del suo ultimo lavoro, “Napoli, l’indescrivibile”, una puntata della serie televisiva “Italia, poeti e navigatori” realizzata per RAI5. Napoli è presentata attraverso quanto di lei hanno scritto i viaggiatori del Grand Tour, da Stendhal a Goethe, da Mozart a Stravinskij, da Mendelsshon a Lewis, con le immagini digitali di Google Earth. Uno sguardo sulla bellezza e le contraddizioni della città sempre in equilibrio tra passato e futuro, tra arcaicità e avvenire: sta in questo, forse, il destino e la capacità di riscatto di una Napoli misteriosa e solare al tempo stesso, antica e contemporanea.
> di Annamaria Autiero