Nei “Passaggi” la Storia dell’uomo: Napoli Città Libro si svela
08 Aprile 2020
Terza edizione Napoli Città Libro: quattro giorni di dialogo intorno ai libri e alla letteratura
Oltre la letteratura. Quest’anno il sipario della III edizione di Napoli Città Libro realizzato nella cornice della Stazione Marittima si è alzato, mostrando una nuova ed ampia vetrina. «La III edizione del Salone del libro è già un bilancio. Dal sogno del primo anno alla scommessa della II edizione, che aveva il compito di confermare i numeri di partecipazione degli editori e del pubblico, fino alla III che ha l’obiettivo dichiarato di consolidare il posizionamento del Salone del Libro tra i maggiori eventi nazionali legati al mondo della editoria. Io, Rosario Bianco, Diego Guida con la collaborazione di Antonio Parlati, siamo i portatori sani di questo orgoglio ma anche portatori di una grande responsabilità», spiega l’editore Alessandro Polidoro.
Nel programma fitto di incontri, con appuntamenti riservati agli addetti ai lavori ed eventi dedicati agli appassionati, gli obiettivi sono stati fissati. «Napoli Città Libro propone un programma articolato in format e iniziative che coinvolgono il pubblico a livelli e con toni diversi. Oltre centocinquanta eventi tra presentazioni di libri, conferenze, convegni, laboratori didattici per bambini e incontri con gli autori più rappresentativi del panorama nazionale e internazionale. E poi, spazio anche ai partner produttori di contenuti, istituzioni culturali (nazionali e locali) e testate giornalistiche», continua Polidoro.
Gli ospiti di quest’anno appartengono all’olimpo della letteratura, cominciando da Luis Sepulveda che, da testimone d’eccezione, ha dato l’avvio alla manifestazione con una conversazione sul valore della lettura a Palazzo Zevallos. E poi il Maestro Peppe Vessicchio per un laboratorio con i ragazzi e di nuovo Renzo Arbore che presenta il suo ultimo libro.
Quest’anno il tema della manifestazione è “Passaggi”. «Dopo aver fissato le coordinate sicure di un pensiero stabile, maturo ed equilibrato attraverso la metafora degli “Approdi”, tema declinato dello scorso anno, il nostro viaggio prosegue esplorando l’evoluzione del pianeta e della società lungo i momenti di transizione che l’hanno caratterizzata. Nel tema “Passaggi” – precisa Polidoro – è raccolta la Storia dell’uomo, letta come cambiamenti, cioè naturali evoluzioni determinate dallo scorrere del tempo, ma anche volontari cambi di direzione, quei cambi di rotta a cui ognuno di noi ha dovuto – o voluto – affrontare almeno una volta». Quest’anno la location è nel cuore di Napoli, in pieno centro, nella Stazione Marittima, l’anima commerciale, dinamica e multiculturale della città. Costruita tra il 1933 e il 1936, è stata teatro di arrivi e partenze memorabili, dalle migliaia di famiglie emigranti a quello della Pietà di Michelangelo salpata a bordo della nave Cristoforo Colombo alla volta di New York. «Un luogo in cui passato e presente si tendono la mano e sperimentano nuovi connubi tra spazi e contenuti, dove la ricchezza del patrimonio storico-artistico dialoga con quella dell’immaginazione e della creatività e la potenza simbolica del molo si lega alla piena funzionalità dei servizi di accoglienza, ottenuti grazie ai recenti lavori di restauro e riorganizzazione», racconta sempre Polidoro.
Tanti gli editori presenti al salone dove la parte commerciale lascia spazio a momenti di raccordo di idee e di promozione finalizzata alla produzione editoriale e, soprattutto, per far comprendere che Napoli e il Mezzogiorno sono ancora realtà molto vivaci e vitali.
Le fiere del libro sono sempre di più appuntamenti irrinunciabili per gli addetti ai lavori e per tutti gli amanti dei libri che in queste occasioni si confrontano su piani culturali e commerciali. In soli quattro o cinque giorni si condensano centinaia di eventi culturali che popolano: stand espositivi, laboratori per bambini e ragazzi, convegni per addetti ai lavori con un’offerta ampia e variegata, indirizzata ad ogni fascia d’età.
«In Italia già da molti anni si assiste a un incremento di iniziative di questo tipo con la crescita e l’affermazione di manifestazioni oramai diventate di riferimento come quella del Salone del libro di Torino e Più libri più liberi di Roma. L’editoria campana sta vivendo una vera e propria rinascita. Gli editori già presenti sul territorio si sono inseriti a pieno nelle dinamiche culturali e commerciali nazionali, strutturando un catalogo coerente, prevedendo distribuzione, promozione e comunicazione al fine di raggiungere sempre più nuovi lettori. Oltre la “rinascita” di alcune case editrici, stiamo assistendo anche alla nascita di nuove realtà editoriali dinamiche e inserite a pieno nel dibattito culturale nazionale», commenta l’editore.
Napoli è inserita nella graduatoria dello European Creative Cites Monitor, una classifica dinamica che analizza diversi fattori che raccontano il funzionamento delle città che fanno dell’arte e della cultura parte integrante della loro identità. Le città incluse sono appena 190 e, nonostante non sia al vertice, l’inserimento della nostra città in questo contesto, sottolinea la proiezione di Napoli nel raggiungimento di riconoscimenti dati all’importante lavoro svolto in questi ultimi anni da tutti gli operatori culturali. Napoli è tra le città con il più ampio patrimonio culturale al mondo, la difficoltà sta proprio nel gestire tale patrimonio. Notevoli sono stati i passi in avanti, evidente è l’attenzione verso i fenomeni culturali della città, proficua è la sinergia tra le istituzioni ed i privati, in questo contesto e su queste basi si inserisce uno dei gioielli di questo fenomeno progressista, il Salone del libro di Napoli che ha trovato terreno fertile ed una risposta positiva nel nostro Mezzogiorno.
> di Daniela Rocca