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Il valore di fare sistema

  27 Aprile 2020

Accordo tra le due Cattedre Unesco della Campania

Parte da Napoli un grande progetto internazionale che porterà le innovazioni nel tema dell’ambiente e della salute in tutto il mondo. L’obiettivo non è ambizioso se si considera la qualità del patrimonio di persone e di tecnologie che verrà messo in campo. Il progetto è infatti nell’accordo recentemente siglato tra le due cattedre Unesco della Campania, la Cattedra per l’Educazione alla Salute e allo Sviluppo Sostenibile, coordinata dalla professoressa Annamaria Colao, dell’Università Federico II, e la Cattedra Paesaggio, Beni Culturali e Governo del Territorio, coordinata dal professore Carmine Gambardella dell’Università Vanvitelli, eccellenze nel campo della ricerca, strumento fondamentale per la tutela dei cittadini e del territorio.

«La rete delle cattedre Unesco – spiega Annamaria Colao – è in grado di fornire esperti e mediatori tra il mondo accademico, la società civile, le comunità locali, la ricerca e la politica, per informare i decisori politici, stabilire nuove iniziative didattiche, generare innovazione attraverso la ricerca e contribuire all’arricchimento di programmi universitari esistenti, promuovendo allo stesso tempo, la diversità culturale».

Le cattedre Unesco nel mondo oggi sono 826. In Italia ce ne sono 30 e 3 sono al Sud.

«Con la firma dell’accordo tra le due cattedre Unesco, Napoli si conferma capitale culturale e scientifica del Mediterraneo, conferma il suo attivismo su due temi fondamentali: l’educazione alla salute, che significa prevenire prima che curare, conoscere prima di cadere nel rischio della malattia, dare consapevolezza non solo ai pazienti ma a tutta la cittadinanza dell’importanza dello stile di vita per prevenire la malattia – spiega Stefania Giannini, responsabile europeo Educational dell’Unesco -, e l’educazione alla conservazione del patrimonio culturale, quindi la nostra identità, la nostra storia».

L’Italia è il quarto paese in termini di numerosità di cattedre Unesco. La loro presenza, secondo il grande progetto Unesco che ha una storia di quasi trent’anni, deve consentire di creare strutture della conoscenza, reti globali in cui scienziati, ricercatori mettono a disposizione le loro competenze, i risultati delle loro ricerche per migliorare le condizioni della società.

«La cattedra mia e la cattedra del professore Gambardella hanno in comune la salute, la salute dell’uomo e la salute dell’ambiente, e lavorare insieme ci consentirà di essere ancora più concreti ed efficaci, e probabilmente anche di impatto mondiale – sottolinea la professoressa Colao -. Va anche detto che sulla salute dell’uomo ci sono solo sei cattedre Unesco nel mondo, quindi riusciremo a lavorare in molti territori in cui c’è ancora tanto bisogno di formazione e informazione. Stiamo già lavorando su un grande progetto per l’Africa. Quello che cercheremo di fare con la mia cattedra è di portare salute alla popolazione. Noi siamo a Napoli e il nostro primo target è la popolazione della nostra città, infatti per fine maggio o inizio giugno stiamo preparando una grande manifestazione dedicata alla salute delle donne».

«La nostra è una sinergia che nasce da best practices già attuate sul territorio monitorando, misurando e osservando nel tempo, attraverso tecnologie avanzate, i fattori ambientali e la ricaduta sull’uomo in relazione poi alle analisi effettuate da Annamaria Colao – aggiunge il professore Gambardella -. Abitare la terra in modo corretto è una grande priorità ed è su questo che bisogna puntare con determinazione tutti insieme. L’importanza della salubrità dei luoghi, dell’aria e delle acque sulla salute dell’uomo è un argomento traversale che coinvolge diversi ambiti del sapere e delle professioni».

Il lavoro in sinergia delle due cattedre Unesco permetterà di raggiungere gli obiettivi di ricerca di un equilibrio tra salute umana, sostenibilità ambientale e tutela del territorio e del paesaggio con maggiore efficacia che sono compiti strategici dei due grandi progetti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.

> di Rosa Liguori

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