San Gregorio Armeno: ecco i pastori satirici
23 Gennaio 2021
Da Conte col decreto a De Luca e il lanciafiamme, il Covid non ferma l’ironia nella via dei pastori
Il 2020 ce ne ha regalate di tutti i colori su ogni fronte: dalla sanità ai rapporti internazionali, dall’economia ai disastri ambientali. E come poteva tutto ciò non finire tra gli scaffali del vicolo più satirico di Napoli? Sì, stiamo parlando proprio di San Gregorio Armeno, il luogo dove è possibile “incontrare” tutti i protagonisti del 2020.
Si comincia da Papa Francesco, preso in giro per il celebre “pacchero alla cinese”. Su questo, infatti, si fonda lo sfottò che vede il Sommo Pontefice responsabile dello scoppio della pandemia proprio in Cina. Restando in tema religioso, persino i Re Magi hanno dovuto adeguarsi alle norme anti-contagio: ovviamente, provenendo da molto lontano, non avrebbero mai potuto raggiungere i nostri presepi senza essere tamponati!
Purtroppo, con così tanti pastori in uno spazio ristretto, l’assembramento risulta inevitabile. Ma per fortuna c’è lui, lo sceriffo De Luca con il suo lanciafiamme pronto a ristabilire l’ordine. Al suo fianco non poteva mancare l’uomo del momento: Giuseppe Conte, rappresentato mentre stringe l’ennesimo decreto. I personaggi politici non finiscono qui, da Sgarbi che viene trascinato fuori dal Parlamento a Salvini, nessuno è escluso. Nemmeno l’“immortale” regina Elisabetta II che con un abito magenta spicca tra gli smoking dei governanti italiani.
Innumerevoli sono poi le statuine dei calciatori. Peccato solo per quella di Cristiano Ronaldo a grandezza naturale che molti cittadini hanno riferito di non gradire. “Ma Maradona lo hai visto?” E come si fa a non notarlo! La sua faccia è ovunque, sulle calamite, sulle cartoline, sotto forma di pastore (di tutte le dimensioni), ma di certo non potevamo aspettarci altro nell’anno della sua morte.
Nella lista dei tributi rientrano poi il Dottor Ascierto, amato dai napoletani per il contributo dato nella ricerca contro il Covid. La sua statuina è circondata da quelle di tanti medici e infermieri armati di siringhe e cartelle cliniche. Tutti indossano camici e mascherine. Tutti, anche se in forma di pastori, continuano ad alleviare le sofferenze della città strappando un sorriso ai turisti di passaggio.
di Andrea Grillo