La stazione Duomo: una passeggiata nello Spazio
14 Aprile 2021
Dopo quasi 20 anni di lavori, la stazione Duomo è finalmente prossima all’apertura. La nuova fermata della Linea 1, grazie al design progettato nei minimi dettagli, sarà tra le più belle del mondo
Dopo ben 20 anni di lavori e nonostante i fisiologici rallentamenti riscontrabili nel settore delle opere pubbliche, la stazione Duomo della Linea 1 della metropolitana di Napoli aprirà presto al pubblico.
La sua inaugurazione è prevista infatti tra giugno e luglio 2021. La fermata si troverà a Piazza Nicola Amore ed interromperà la linearità del Corso Umberto, storicamente conosciuto come “il Rettifilo”, che porta da Piazza Garibaldi a Piazza Bovio.
La sua realizzazione, costata intorno ai 60 milioni di euro, è stata autorizzata dalla Soprintendenza con il consenso dei Beni Culturali.
Le foto del progetto non lasciano adito a dubbi: la stazione sarà una delle più belle al mondo grazie alle idee del pluripremiato architetto italiano Massimiliano Fuksas e della moglie Doriana Mandrelli.
Come per altre stazioni della linea 1, anche quella Duomo è stata concepita come un viaggio nell’arte dove i passeggeri giungeranno ai binari attraverso una sorta di passeggiata nello Spazio. Luci, colori e forme geometriche caratterizzeranno il ritmo del viaggio, fino alla banchina di attesa dei treni dove una serie di pannelli esagonali retroilluminati cambieranno colore a seconda delle ore della giornata, accompagnando i viaggiatori in un percorso che virerà dal celeste chiaro del giorno all’arancio del tramonto, fino al crepuscolo della notte.
Durante i lavori di scavo sono stati riportati alla luce reperti risalenti all’epoca romana, tra cui il celebre Tempio dei Giochi Isolimpici, istituito dall’imperatore Augusto nel I secolo d.C., un porticato Ellenistico di età Flavia ed una pista da corsa del Gymnasium, che si aggiungono ai circa tre milioni e mezzo di reperti recuperati a Napoli in 35 anni di lavori. Il ritrovamento di questi reperti ha determinato la necessità di continue varianti del progetto che hanno influito drasticamente sulle tempistiche.
La gran parte del Tempio dei Giochi Isolimpici giace tuttora sotto la piazza, mentre l’altra metà, ritrovata anni fa, è stata dapprima sollevata per consentire i lavori alla sede ferroviaria, e poi ricollocata immediatamente sotto la superficie stradale, in quello che nel progetto è stato concepito come una sorta di “vestibolo” della stazione nonché uno spazio museale unico ed aperto a tutti.
Il progetto tiene conto anche della viabilità della piazza. Il traffico continuerà infatti a scorrere sul lato destro di essa, il lato sinistro sarà invece riservato a un percorso pedonale con panchine e piccoli punti di appoggio. L’elemento caratterizzante della stazione, che la renderà unica al mondo, sarà una grande cupola trasparente collocata in Piazza Nicola Amore, all’inizio di via Duomo. Tale struttura, definita dal suo ideatore “bolla geodetica”, verrà realizzata in vetro e acciaio “corten” (resistente a corrosione e trazione) e coprirà tutta la stazione rappresentandone la via di accesso.
Il concept alla base del progetto è racchiuso nelle dichiarazioni dell’architetto Massimiliano Fuksas rilasciate al Corriere del Mezzogiorno: «Scendere sotto terra è sempre un’esperienza che comporta ansia. Noi abbiamo previsto che si possa vedere la luce del giorno attraverso la cupola trasparente sotto la quale c’è il tempio. Nel piano sottostante, si vedono ancora il cielo e i palazzi di Piazza Nicola Amore attraverso una trave scoperta, fissa nel vetro. Più sotto si trovano le banchine, lungo le quali sono montati una serie di pannelli retroilluminati. È quasi la passeggiata di un astronauta che vede la Terra dalla Luna e osserva le fasi del giorno che si susseguono».
di Aurora Rennella