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REGGISENI DA STAR.
Il reggiseno “star” per eccellenza è quello indossato
da Madonna negli anni Novanta, durante il Blond
Ambition Tour. Fu realizzato per lei da Jean Paul
Gaultier. Le famose coppe a forma di cono fecero
scalpore durante e dopo la manifestazione, tanto da
entrare nella storia della moda. Un modo simpatico
per rievocare i reggiseni da maggiorata del passato,
celebrando una femminilità esagerata.
era costituito da una bretella unica intorno alla il sesso forte, tra le doti del reggiseno c’è quella di
quale, sul davanti, attraverso fazzoletti e fasce da aver reso famose molte delle sue adepte più fedeli.
neonato, veniva costruita la forma delle coppe, che Come dimenticare la splendida Eva Herzigova che in
contenevano e separavano i seni. Una rivoluzione uno spot pubblicitario invitava gli uomini ad alzare
rispetto ai corsetti, che invece imprigionavano il lo sguardo: “Guardami negli occhi. Ho detto negli
corpo femminile quasi fino a bloccare il fiato di occhi”. Sono passati dodici anni da allora, eppure
chi lo indossava. Ma è solo cinque anni dopo, nel è difficile dimenticare le curve, più degli occhi,
1912, che nasce il reggiseno moderno, inventato della modella. Oggi ad impadronirsi dello sguardo
dall’ereditiera americana Mary Phelps Jacob, nipote maschile e dell’ammirazione femminile è la modella
di Robert Fulton, padre del battello a vapore. Lo Karolina Kurkova, testimonial del reggiseno più
inventò proprio per rispondere ad una semplice caro della storia: tempestato di 2000 diamanti e dal
quanto banale domanda: poter indossare un abito valore di oltre 5 milioni di euro.
scollato senza mostrare il corsetto. Negli anni
Trenta, poi, il reggiseno approdò ad una svolta
decisamente più sensuale, con l’introduzione sul
mercato di modelli dal design più sofisticati. Ma fu
solo negli anni Cinquanta che il reggiseno venne
consacrato come indumento sexy, irrinunciabile per
ogni donna.
Come tutte le grandi icone di stile, anche il
reggiseno ha avuto amici e nemici. Negli anni
Settanta erano proprio le donne a tradirlo: le
femministe di tutto il mondo preferivano bruciarlo
nelle piazze piuttosto che indossarlo, come
simbolo di protesta; consideravano l’indumento
intimo il simbolo della sottomissione femminile
da combattere. Ma la grande rivoluzione non si
fermò, anzi, negli anni Novanta Wonderbra mette
in commercio il push-up, un reggiseno che riesce
a regalare fino ad una taglia in più grazie a una
morbida imbottitura inserita nella coppa.
Dal corsetto al push-up, il reggiseno, neanche a
dirlo, è diventato una star mondiale, alla quale
sono stati dedicati cartelloni pubblicitari con tanto
di gigantografie, spot televisivi, intere vetrine
venerate dalle donne e ammirate dagli uomini.
Semplice ed elegante, ridotto, capiente, esplosivo,
il “veterano” della seduzione femminile ha mille
facce da mostrare, ognuna per ogni circostanza.
Complice di numerosi incidenti “diplomatici” con
gennaio/Febbraio 2013 83