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DIETRO LE QUINTE
Antonello Perillo in un momento dell’intervista
curata da Marco Molino per Dodici Magazine
magistrato e mia madre una casalinga. Di quali temi si occupava?
Dei miei due fratelli, invece, uno è docente Scrivevo su tutto, dallo sport alla cronaca
universitario e l’altro è medico. nera, lavorando notte e giorno. È stata una
seria scuola perché in questa professione
Sono stati difficili i primi passi? bisogna imparare ad affrontare le notizie più
Sì, all’inizio ho dovuto sudare. Non avevo varie. Ed è il consiglio che mi sento di dare ai
neanche diciotto anni, che già collaboravo giovani che vogliono fare i giornalisti: cercate
con il settimanale “Napoli Oggi”. Poi ho di essere versatili. Avvicinatevi senza paura
cominciato a scrivere per le testate legate ad ogni argomento, rivolgendovi alle fonti e
al Mattino, come “SportSud”, per il quale riportando le informazioni agli altri. Semplici
seguivo il calcio minore nei campi di periferia. regole che applicavamo con rigore in quella
Un passaggio importante fu l’impegno redazione che ha formato parecchi giornalisti
con l’agenzia di stampa Rotopress e la di valore, tra i quali, solo per fare qualche
collaborazione con “Il Giornale di Napoli”, nome, Mario Orfeo, Ottavio Lucarelli
fondato e diretto egregiamente da Orazio e Alfonso Ruffo. Come anche Roberto
Mazzoni. Napoletano e Antonio Galdo.
14 SETTEMBRE/OTTOBRE 2013