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del mondo. Programmazione, nuove
idee, aggiornamenti e adeguamenti alle
nuove tecnologie sono provvedimenti
indispensabili che servono a far vivere
il teatro e a mantenerlo sempre attuale
ovviamente con cartelloni che siano
all’altezza.
L’apertura estiva ha contribuito a questo
rilancio?
Nel mese di agosto c’è stato un vero boom,
turisti e napoletani avevano voglia di
qualcosa di “nuovo” da visitare in un periodo
che purtroppo storicamente non offre
molto in città. Al successo contribuisce,
quotidianamente, anche un personale
qualificato.
Spesso, infatti, il patrimonio culturale che
abbiamo viene sprecato per mancanza di
persone che riescano a farlo apprezzare?
Purtroppo è così, ma non è il nostro caso.
Noi abbiamo personale capace di parlare
molte lingue e preparato culturalmente per
spiegare e far innamorare del teatro tutti
coloro che desiderano conoscerlo.
Le visite sono, infatti, in italiano ed inglese,
durano 45 minuti, e sono organizzate in sei
turni: tre al mattino e tre al pomeriggio.
Stendhal diceva del San Carlo: Gli occhi sono
abbagliati, l’anima rapita...
Se lo diceva Stendhal…
36 SETTEMBRE/OTTOBRE 2013