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CAPPELLA SANSEVERO                                                                gennaio/Febbraio 2013  97

           La Cappella ideata dal principe alchimista Raimondo di Sangro è
           una tappa obbligata per gli amanti del mistero e dell’occulto, ma
           non solo: tra i capolavori custoditi nel museo vi è il Cristo velato
           del Sanmartino, che lascerà senza fiato ogni visitatore.

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      METROPOLITANA DI VIA TOLEDO

           Il futuro a Napoli emerge dalla terra: è questa la filosofia della
           stazione dell’arte di via Toledo, considerata la più bella fermata
           della metropolitana d’Europa. Anche il passato ritrova qui il suo
           spazio, in una stazione che si fa museo archeologico.

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      GALLERIA UMBERTO I

           Al Gran Tour si andava anche per far compere. Quale occasione
           più ghiotta, quindi, che fare un po’ di shopping nella Galleria, a
           metà tra il locale commerciale e il monumento. All’ombra della
           grande cupola potrete poi riprendervi dal trauma della spesa con
           un gustoso babà d’autore.

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      CASTEL NUOVO (MASCHIO ANGIOINO)

          Al cospetto del Castel Nuovo si rivive la gloria dell’età aurea
          di Napoli. Una volta giunti alla soglia dell’imponente edificio
          medioevale, soffermatevi ad ammirare in ogni dettaglio il
          marmoreo portale, sovrastato dall’arco trionfale di Alfonso V

10d’Aragona.

      PIAZZA DEL PLEBISCITO

           Su questa imponente piazza si affacciano la basilica di S. Francesco
           di Paola e il Palazzo Reale, dalla cui facciata le statue dei principali
           sovrani di Napoli osservano la folla di turisti e passanti. La visita
           ai due edifici non può che essere addolcita con una pausa al

11prestigioso caffè letterario Gambrinus.

       RIVIERA DI CHIAIA E VIA CARACCIOLO

           La Riviera di Chiaia, “la grande straordinaria passeggiata” ricordata
           da Goethe, e la sua parallela via Caracciolo, rappresentano il culmine
           del nostro piccolo tour, luoghi in cui, ora come secoli fa, si è rapiti “dal
           senso d’immensità dello spazio”. La vista del mare dopo tanta bellezza
           spalanca le porte dell’immaginazione, calandoci finalmente nel sogno

12di una Napoli mai dormiente, che ci stupisce e ci lega a sé con nuovi,
           infiniti orizzonti. Così, scriveva Goethe, «vale la pena di sognare!».
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