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SERGIO SOLLI
Nato a Napoli il19 novembre 1944, oltre ad aver
interpretato olti fil e alcune serie tele isi e
ha recitato al fianco di duardo e ilippo in motivo principale è che mancano le
sceneggiature. Gli unici che hanno scritto
numerose commedie. Tra queste si ricordano le per il teatro napoletano negli ultimi
tempi, sono stati ucello e oscato, ma
versioni teleteatrali di De Pretore Vincenzo, Gli quest’ultimo non cerca di accattivarsi
il pubblico. A livello drammaturgico ci
esami non finiscono mai (1976), Natale in casa sono solo Vincenzo Salemme e Carlo
Buccirosso, mio nipote. È tutto in degrado,
Cupiello (1977), Le voci di dentro e Il così com’è degradante la bravura degli
attori degli ultimi anni. Fortunatamente
sindaco del rione Sanità (1979). Televisivamente, quelli come me hanno fatto giusto in
tempo a vedere Eduardo ed altri. È
recita invece in Gli eredi (1997), le miniserie Anni dal 1976 che non esiste più un evento
teatrale a Napoli, e dicendo questa data
‘50 e Anni ‘60 (1999) dirette da Carlo mi riferisco allo spettacolo “Masaniello”
e “La Gatta Cenerentola”. Il teatro
Vanzina. Lavora anche in La Omicidi (2004), napoletano è moribondo.
Elisa di Rivombrosa (2005) di Cinzia Th. Torrini Cosa pensi del cine a di o i
Sono del parere che molti film italiani di
e nei fil t Matilde (2005) e Scusate il disturbo oggi, girati trent’anni fa, non sarebbero
proprio usciti nelle sale. Sono di un livello
(2009). medio come quello degli attori che li
interpretano. Attori che il più delle volte,
IL MISTERO DI BELLAVISTA vengono sopravvalutati.
ergio olli in un scena del fil di Luciano
In conclusione un tuo aneddoto
De Crescenzo di ertente
Devi sapere che in compagnia non
stanno facendo con grande passione. erano ben visti gli accoppiamenti tra
Ciò che più mi affascina è vedere la loro i componenti, e Pupella (parte con
crescita prova dopo prova. un’imitazione fedele della Maggio) non
si faceva mai i fatti suoi . Ad esempio
Le ulti e appari ioni tele isi e una sera disse “Eduà vir ca Solli e chella
Sto girando una fiction che si chiama veneno sempe insieme”, questi erano gli
“Le mani dentro la città”, che parla della “inciuci” di Pupella. Un altro episodio
‘Ndrangheta a Milano. Sono dodici fu quando Vincenzo Salemme disse:
puntante nelle quali io sono uno dei “cinque lire”, la sua fatidica prima battuta
protagonisti. Il mio personaggio è un in televisione con Eduardo, era capace di
avvocato della mala, ma non capisco dirla talmente bene, che Pupella venne
perchè mi fanno fare sempre il cattivo, da me e disse “‘o saje ca stu guaglione è
come nel “Clan dei camorristi”. Avranno proprio bravo”.
scoperto una vena di cattiveria in me.
Grazie per averci fatto ridere di cuore.
Una tua opinione sul teatro napoletano Ma figurati, passa per la cassa sono
d’o i euro per l’intervista.
Non esiste più, a parer mio. Il
76 MAGGIO/GIUGNO 2013
