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GiuseppePorcelli //Direttore

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     internazionale

Quando si vive circondati da mura il desiderio è quello di
scavalcarle per vedere cosa si può scoprire oltre. Il desiderio di
oltrepassare gli ostacoli e andare nelle città vicine e poi superare
i confini regionali e quelli nazionali. Andare in Europa, quella più
bella e importante, quella della Champions League.
Questo è il percorso del Napoli targato De Laurentiis. Una squadra
che sta sostituendo i tristi e ancora troppo freschi ricordi, che
riportano alla memoria i campi della serie C, con l’Allianz Arena di
Monaco di Baviera o lo Stamford Bridge di Londra.
Oggi questa realtà si sta consolidando. Il Napoli è di nuovo nel
salotto buono d’Europa con tutte le grandi squadre da affrontare.
Non c’è più la paura del nome blasonato che l’urna ha destinato
ai colori azzurri. Chiunque sia uscito e uscirà sarà un avversario
difficile, ma affascinante.
Una nuova dimensione europea che il tecnico Rafa Benitez ha
portato a Napoli, con il suo nome e con la sua storia. Lo spagnolo
che arriva dall’Inghilterra porta con sé giocatori di spessore
internazionale che forse prima si potevano solo sognare e che
oggi, anche grazie ai soldi incassati con la cessione di Cavani e ad
una ferrea volontà della società di mantenere le promesse fatte ai
tifosi, sono approdati alle pendici del Vesuvio. Su tutti Higuaìn che
riporta quell’aria argentina che lontana da Napoli non sa proprio
stare, come Napoli non sa stare lontana dall’Argentina. Un binomio
culturale e sportivo, fatto di colori e sapori, che ha trovato il suo
culmine con Maradona, ma che non ha mai avuto fine.
Oggi il Napoli può scavalcare quelle mura che la frenavano, anzi
può abbatterle e camminare a testa alta. Può andare a Dortmund,
a Londra e a Marsiglia con la consapevolezza delle grandi squadre,
con un progetto di crescita solido alle spalle. Ma in quelle mura
è anche nato e cresciuto, è lì che vive. In quelle mura calorose e
profumate può accogliere chiunque come nessun altro. Chiunque
da Dortmund, Londra, Marsiglia o qualsiasi altra parte del mondo
voglia venire a visitare la nostra splendida Napoli.
Arrivederci, A bientòt, Auf Wiedersehen, Good bye.

                G. Porcelli

SETTEMBRE/OTTOBRE 2013                                                 5
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