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Novinitàlibreria
EE momento del parto del suo figlio. e proprio bisogna
L’ISOLA DI PIETRA primo figlio, ierluigi. Uno trovare un difetto, lo si può
degli aspetti più interessanti individuare nella seconda
202 pagine - 14,00 euro del romanzo è la sua struttura parte (il testo è diviso in tre
Homo Scrivens, Napoli, 2013 narrativa, sviluppata su parti) che l’autrice infarcisce
un doppio, e ben distinto, di troppi “rivoli”, quasi in
Non si può non rimanere binario: da un lato il parto, antitesi con il resto del libro
colpititi da “L’isola di dalle prime contra ioni fino che invece si connota per
Pietra” di Francesca Gerla. alla nascita del bambino; e essere efficacemente asciutto.
dall’altro una serie di ricordi E continuando nel tentativo,
critto in modo fluido e della protagonista che, tra una senza dubbio un po’ scolastico
stilisticamente raffinato, doglia e l’altra, permettono al del voler dare i voti, la parte
l’intreccio racconta le lettore di scoprire come sia più riuscita risulta essere la
vicende di una donna, Pietra, arrivata a quel punto. La storia prima, in cui si apprezza una
dall’adolescen a fino al è ambientata essenzialmente freschezza e un magnetismo
nell’isola pontina di non comuni. È molto probabile
Ventotene che, caricata di una che sentirete ancora parlare di
funzione idealtipica di luogo Francesca Gerla. Così come della
incontaminato e abitato da Homo Scrivens che ha pubblicato
persone vere, si contrappone il romanzo: ideata e portata
alla metropoli, o forse solo a avanti da un gruppo di scrittori,
una Milano, fredda e affaristica. vuole essere un po’ casa editrice,
Napoli, metropoli anch’essa, un po’ laboratorio di scrittura, o,
è infatti l’unico posto in cui probabilmente, quel “tuono”, di
Pietra, nel suo girovagare, cui parlava, a proposito della
individua come una seconda conoscenza, Walter Benjamin,
casa e dove, addirittura, che con il suo risuonare dà
deciderà di far nascere suo forma e diffusione alle idee.
86 MAGGIO/GIUGNO 2013