Page 55 - magazine ottobre 2016
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© Mariano Sisto
Dario Sansone, frontman dei Foja
Ennio Frongillo: Di solito, si cer- Questa della lingua è una que- Semmai connota un forte senso
ca di essere sinceri e naturali. La stione prettamente italiana. Pen- di appartenenza, secondo la tipi-
lingua napoletana è una diretta siamo infatti che potremmo pun- ca ricerca umana.
conseguenza del quotidiano. Noi tare più al successo estero che
siamo nati e cresciuti a Napoli, tra a quello entro i confini nazionali. Lavorate alla registrazione del vo-
di noi è facile che si possa parla- Dario Sansone: C’è da dire poi stro terzo disco. Dopo “Na storia
re in napoletano. Cantare in dia- che i napoletani si ‘auto-napole- nova” e “Dimane torna o’sole”
letto, dunque più che una scelta tanizzano’, non comprendendo cosa dobbiamo aspettarci?
è una naturale conseguenza. che la musica è un potente vet-
Luigi Scialdone: Ma poi non tore comunicativo. La musica Dario Sansone: Chi può saper-
pensiamo che la lingua adottata non ha codici. Arriva direttamen- lo. Sicuramente altre canzoni. Si
possa precluderci una porzione te al cuore, oltre alla comprensio- scherza ovviamente.. Vi si troverà
di pubblico. Rileggendo la sto- ne dell’idioma. Ci sono numero- sicuramente grande onestà. Por-
ria della canzone napoletana, se canzoni che mi appassionano tiamo avanti delle nostre ricerche
noteremo che O’sole mio, la più e delle quali ignoro la traduzione sulla scorta delle comunioni mu-
famosa canzone napoletana, è integrale del testo. Cantare nella sicali intraprese. In questo nuovo
conosciuta ovunque all’estero. propria lingua non crea ostacoli. disco una cosa è certa: vi saran-
no sempre i Foja.
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