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it i n e r a r i
REAL ORTO BOTANICO
DI NAPOLI
L’Eden che non ti aspetti
di Claudia Peruggini
Un’oasi inaspettata nel cuore della strada più traf-
ficata e caotica di Napoli, via Foria. Da oltre due
secoli qui si custodiscono gelosamente i segreti di
novemila specie vegetali e di quasi venticinquemila
esemplari. Un’esplosione di colori e profumi che ren-
dono unico l’Orto Botanico di Napoli, fondato nel XIX
secolo dal re Giuseppe Bonaparte. Conosciuto anche
come Real Orto Botanico, oggi fa parte della Facoltà di
Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Universi-
tà Federico II. L’idea di dar vita a questa struttura è di
Ferdinando IV di Borbone, rimasta su carta a causa dei
moti rivoluzionari del 1799. Il decreto di fondazione,
siglato dal fratello di Napoleone il 28 dicembre 1807,
dà il via all’espropriazione dei terreni di proprietà dei
Religiosi di S. Maria della Pace e dell’Ospedale della
Cava. Un progetto realizzato per “l’istruzione del pub-
blico e la moltiplicazione delle spezie utili alla salute,
all’agricoltura e all’industria”. L’Orto partenopeo, rea-
lizzato dagli architetti Giuliano de Fazio e Gaspare Ma-
ria Paoletti, è da sempre caratterizzato da elementi di
modernità: per la molteplicità delle funzioni che svol-
ge e per l’ampio patrimonio vegetale. Una vera e pro-
pria eccellenza, diretta da Paolo De Luca. “Molte delle
nostre piante - spiega De Luca - erano già presenti nel
Vecchio e Nuovo Testamento. Alcune sono coltivate
anche nei Giardini Vaticani. Altre sono provenienti da
Messico, Brasile, Filippine e abbiamo anche una lun-
ga tradizione di piante nostrane”. Le aree espositive
seguono tre diversi criteri: sistematico, ecologico ed
etnobotanico. Nel primo trovano spazio l’area della
Pinophyta, il filiceto (destinato alla coltivazione di felci
e piante affini), il palmeto, l’area delle Magnoliophyta,
l’agrumeto e altre piccole zone dedicate a singole
specie. Le aree organizzate secondo il criterio ecolo-
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