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10Villa Pignatelli
Risalente alla prima metà del XIX secolo, Villa Pignatelli è l’unico
quanto affascinante esempio di casa-museo a Napoli. Sorto lungo
la Riviera di Chiaia, parallelamente alla Villa Comunale, l’edificio
principale, che il passaggio da un illustre proprietario all’altro
– tra cui i facoltosi Rothschild e gli omonimi Pignatelli Cortes
d’Aragona, che nel 1952 la donarono allo Stato – ha impreziosito
di variegati stili architettonici e di preziose collezioni, è infatti
sede del prestigioso Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes,
nonché di numerose esposizioni artistiche e manifestazioni
culturali. Il parco esterno, dal canto suo, offre un altrettanto unico
spettacolo, con pittoreschi edifici e giardini all’inglese progettati
da Guglielmo Bechi, dove si stagliano alcune tra le specie arboree
più rare e belle oggi esistenti.
11Real Bosco di Capodimonte SETTEMBRE/OTTOBRE 2013 97
Molto si conosce – e se n’è parlato anche in questa sede – degli
inestimabili tesori custoditi all’interno del museo e della reg-
gia di Capodimonte. Meno nota, invece, è la storia del parco
dalla prospettiva della sua ricchezza floristica. La vegetazione,
vera protagonista dei quasi 150 ettari del complesso, circonda
gli edifici articolandosi nei fitti boschi e nelle verdi piane che
costeggiano i cinque viali principali, lasciandosi tagliare dalla
rete dei tanti sentieri e viottoli secondari. Artefici della sa-
piente composizione dei giardini, tuttora sostanzialmente
inalterata, il Sanfelice e il Dehnardt hanno lasciato la loro firma
dal sapore romantico nella scelta di piante dal fascino esotico
e di alberi secolari che sfidano i secoli. Tanti i napoletani che
si immergono, spesso inconsapevolmente, in questo universo
naturalistico, all’ombra dei castagni e degli aceri del vallone
di San Gennaro, delle rare palme della Spianata e dei lecci del
Vallone Amendola.
12Orto Botanico
Ideato già nel secolo precedente, ma fondato solo nel 1807 –
c’era una rivoluzione di mezzo – da Giuseppe Bonaparte, l’Orto si
qualificò sin dal principio come prezioso ausilio alla ricerca e alla
didattica scientifica, ospitando piante rare ed erbe d’interesse
medico. Tra ampliamenti, difficoltà e rinascite, il complesso giunse
al nodo cruciale degli anni ’60, periodo nel quale assunse l’odierna
struttura e fisionomia. Meta di scolaresche e di studenti, l’Orto
Botanico di Napoli, il più importante d’Italia, è tappa irrinunciabile
per gli amanti delle scienze naturali: qui infatti, visitando le diverse
aree tematiche in cui è suddiviso, si può venire a contatto con il
vasto patrimonio vegetale disseminato nei giardini e nelle serre
– circa 25.000 esemplari di 10.000 specie diverse – scoprendo
il fascino e la magia di una natura multiforme, i suoi intrecci con
la storia del genere umano e, per i più spirituali, la magnificente
varietà della Creazione.
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