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il gigante orientale, affidando a Città della Scienza che nel ‘700, mentre molti in Europa conoscevano
di Napoli un pezzo importante del programma con poco l’impero del Dragone, il missionario campano
l’obiettivo di creare un ponte stabile e permanente tra i Matteo Ripa dedicava la sua vita alle missioni nelle terre
due Paesi e provare a colmare il gap accumulato. dell’Estremo Oriente e, dopo aver passato oltre 13
Questo programma si basa sulla “China Italy Science anni alla corte dell’Imperatore cinese Kangxi, tornava
Technology and innovation Week”, un forum che si a Napoli nel 1723 istituendo il Collegio dei Cinesi,
tiene alternativamente ogni anno in Italia e in Cina, nucleo del successivo Regio Istituto Orientale, poi
con la realizzazione di una piattaforma telematica che trasformatosi infine nell’attuale Università degli studi di
mette in collegamento permanentemente aziende e Napoli “L’Orientale”.
centri di ricerca dei due Paesi e sulla base di tre centri Tra gli scopi del Collegio era prevista anche la
di trasferimento tecnologico curati da tre prestigiose formazione di interpreti, esperti nelle lingue dell’India e
università italiane e cinesi. Un programma che in pochi della Cina, al servizio della Compagnia di Ostenda, per
anni ha permesso di concludere centinaia di partnership stabilire rapporti commerciali tra i paesi dell’Estremo
ed avviare nuove sfide. Oriente e l’Impero asburgico, nel cui ambito rientrava il
Quest’anno oltre 170 imprese, centri di ricerche, start Regno di Napoli.
up, Università, tra cui Confindustria, La Cina Tornando ai nostri giorni, Napoli,
l’ASi, il CNR, Istituto Nazionale scommette con l’Orientale e le altre cinque
di Fisica Nucleare hanno accolto sul richiamo Università, tra cui spicca la
l’invito di Città della Scienza e sono dei cervelli Federico II, con Città della Scienza,
sbarcate a novembre in Cina, con i suoi centri di ricerca e il sistema
una delegazione di oltre 200 esperti, brillanti industriale, ha tutte le potenzialità
guidata dal Ministro dell’Università e per essere un vero hub nella
della ricerca Stefania Giannini. cooperazione scientifica e
L’edizione 2015 del Forum è stata commerciale con la Cina ed i paesi
la più importante operazione di orientali. Del resto il raddoppio
promozione del made in Italy del canale di Suez e la costruzione
tecnologico mai fatta dal nostro Paese, con missioni della nuova ferrovia che da Chongqing porta in Italia, la
ed eventi che hanno toccato ben cinque poli: Pechino, nuova “ via della seta”, creano le premesse per un nuovo
Shanghai, Chongqing, Tianjin e la provincia dell’Henan. ruolo del nostro Paese.
La delegazione campana, guidata dall’assessore Nel mondo moderno una città cresce solo se è capace
all’Innovazione e all’ internazionalizzazione della di innovarsi continuamente e valorizzare i suoi assets.
Regione Campania Valeria Fascione, ha sottoscritto L’oro di Napoli sono le decine di migliaia di studenti
importanti accordi nel campi del turismo e universitari che si laureano in materie scientifiche e i
dell’interscambio tecnologico. tanti ragazzi dell’Orientale che conoscono le lingue e le
Insomma, il programma curato da Città della Scienza sta culture dell’Oriente; una sfida a non parlarsi addosso
avendo un grande successo, grazie alla capacità del polo ma ad affrontare i tanti problemi della città, riportando
napoletano di fare diplomazia scientifica ed interscambio l’economia innovativa in città, imparando a fare sistema,
tecnologico e alla credibilità acquisita in Oriente in oltre lavorare insieme, aprirsi al mondo, creando una nuova
dieci anni di presenze. mentalità nelle sue classi dirigenti e nei suoi abitanti,
Quello che non tutti sanno è che Napoli ha un’antica ricordando che “Chuan Xin” per i cinesi significa fare,
tradizione di rapporti con la Cina. E’ bene ricordare creare, realizzare cose nuove.
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