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MUSICA Napule è...
Viaggio tra i luoghi
musicali di Pino Daniele
> di Giulia Savignano punto di vista architettonico e per non rendere
‘moderna’ la storia di Pino» come sottolinea
Aun anno dalla scomparsa di Pino Daniele, Borelli. La chiesa di Santa Maria la Nova, cornice
il legame eterno tra l’artista e le sue radici degli incontri con gli amici negli anni ’70, dalle
rivive nelle pagine del libro “Napule è… i luoghi cui scale partivano le prime note di “Napule è”
di Pino Daniele”, scritto dai giornalisti Carmine e “Terra mia”; largo Ecce Homo, dove passava il
Aymone e Michelangelo Iossa e impreziosito venditore di aglio (‘Saglie, saglie Cu’ sta spòrta
dalle fotografie di Dino Borelli. «È stato un lavoro chièna d’aglie’) e Fortunato, il venditore di taralli;
emozionale – spiega Borelli, l’autore degli scatti via San Sebastiano, la strada della musica. Ma c’è
che hanno immortalato i luoghi simbolo della spazio anche per Toledo, Medina, Borgo Marinari,
musica del Nero a metà – mi sono messo nei panni teatro del legame con Massimo Troisi e della loro
del turista e ho dismesso quelli del fotografo, “Quando”.
scongiurando ogni artificio, per restituire alle foto Nato in occasione del Maggio dei Monumenti,
l’autenticità e l’emozione del luogo in questione, il tour tra i luoghi di Pino ha ispirato anche una
che spesso faceva parte anche dei miei ricordi». docufiction realizzata dal Centro RAI di Napoli,
Sveglia all’alba, alla ricerca dello scatto puro; nella quale un nonno porta in giro sua nipote e
l’unico intervento tecnico è stata la rimozione, le ‘racconta’ i luoghi di Pino. Lì, dove ogni pietra
in postproduzione, delle scritte sui monumenti. racchiude un’emozione e racconta una storia.
Scatti semplici, restituiti alla memoria collettiva
in bianco e nero per «valorizzare l’immagine dal
