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attualità E CULTURA
Tratto da Poliziamoderna, Giugno 2013
Liberi dalla paura
di AlesEsDanITdOroRPIaAnLsEa Signor Ministro,
voglio, innan-
capo della Polizia zitutto, rin-
di Stato graziarLa, dal
profondo del
cuore, con sentimenti di viva
gratitudine scevri da qualsi-
asi formalità, per la fiducia
che mi ha accordato nel pro-
porre al Consiglio dei Ministri
di venerdì scorso, 31 maggio,
la mia nomina a Capo della
Polizia.
La ringrazio ancora perché
la Sua presenza oggi, in que-
sta cerimonia di insediamen-
to, offre testimonianza concreta e tangibile di come l’intero Governo, che oggi
Lei qui rappresenta, sia vicino e sostenga l’istituzione “Polizia”, che ho avuto
l’onore di essere chiamato, da oggi, a dirigere.
Parlo da Capo della Polizia, ma anche da Direttore Generale della Pubblica
Sicurezza. In questa duplice veste è racchiuso il significato più autentico e pro-
fondo della mia “mission” istituzionale: quella di fare del Dipartimento della
Pubblica Sicurezza la sede in cui - insieme al Comandante Generale dell’Arma
dei Carabinieri, con il Comandante Generale della Guardia di Finanza e con i
vertici del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia Penitenziaria - vengono
elaborate le analisi tecniche e le strategie che sono indispensabili a Lei, signor
Ministro dell’Interno, per esercitare i poteri che l’art.1 della legge n. 121 le attri-
buisce quale Autorità Nazionale di Pubblica Sicurezza.
Voglio, cioè, che il Ministero dell’Interno continui ad essere la “casa comune”
di tutte le forze di polizia, il luogo elettivo di formazione e di decisione delle
POLIZIAMODERNA giugno
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