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COPERTINA

Èuna delle quaranta scienziate italiane più                              rie Università. Ha trascorso in passato anche
    quotate al mondo, con il maggior nume-                               un lungo periodo di studio in Francia, sempre
ro di pubblicazioni su riviste scientifiche di                           con l’obiettivo però di tornare a Napoli, sua
settore. Ecco perché quando si parla di ec-                              amata terra d’origine.
cellenze del Mezzogiorno nel mondo della                                 Numerosi sono i progetti comunitari cui ha
ricerca non si può non pensare a lei: Annama-                            dato impulso, a partire da “Enets” che rac-
ria Colao, ordinario presso il dipartimento di                           coglie fra l’altro la rete messa in piedi con le
Medicina Clinica e Chirurgia dell’Università                             eccellenze nel campo della cura dei tumori
Federico II di Napoli ed eletta a Vienna presi-                          endocrini tra Università Federico II, Pascale
dente della  European Association of Neuro-                              e Ospedale dei Colli. Endocare.it è un altro
endocrinology, è continuamente in giro per il                            network nato per mettere in collegamento gli
mondo, dall’Australia al Brasile e dal Marocco                           endocrinologi con una sorta di rete intranet,
agli Stati Uniti dove spesso tiene lezioni in va-                        così come i forum multidisciplinari realizzati
                                                                         a Città della Scienza per mettere in contatto
        Annamaria Colao durante la presentazione di una delle            venti specialisti di diversa formazione su temi
                                    iniziative del Campus della Salute.  di grande impatto sociale, dal diabete alle ma-
                                                                         lattie endocrine, fino ai problemi legati alla
                                                                         sessualità e alle trasformazioni dettate dal
                                                                         web e dai social network sulla vita quotidiana
                                                                         dei cittadini.
                                                                         Una vita, quella di Annamaria Colao, spesa
                                                                         tra i laboratori presso i quali ha saputo affer-
                                                                         marsi a livello internazionale, e fra la gente,
                                                                         in modo da mettere in contatto le conoscen-
                                                                         ze e migliorare la vita dei cittadini. Anche la
                                                                         sua vita privata è proiettata in tale direzione,
                                                                         e lo dimostra la sua presidenza di un circolo
                                                                         Rotary la cui attività è volta alla solidarietà e
                                                                         alle iniziative per la promozione di uno stile di
                                                                         vita sano, “la vera arma in più che tutti abbia-
                                                                         mo per vivere e crescere bene”, come spesso
                                                                         ripete.
                                                                         Archeologa mancata, Annamaria Colao è
                                                                         stata segnalata anche nella lista dei cento
                                                                         migliori scienziati italiani nel mondo, insieme
                                                                         fra gli altri con Umberto Veronesi e altri due
                                                                         napoletani (Vincenzo Di Marzo, farmacologo,
                                                                         e Alfredo Fusco entrambi del Cnr di Napoli).
                                                                         La professoressa dedica molto del suo tempo
                                                                         alla ricerca di fondi per realizzare progetti di
                                                                         solidarietà e prevenzione. Tra gli strumenti
                                                                         utilizzati c’è soprattutto il Campus della Salu-
                                                                         te onlus, un’associazione della quale è fonda-
                                                                         trice e con la quale realizza ospedali da cam-
                                                                         po in giro per la Campania  - e a breve questo
                                                                         modello sarà esportato anche in altre regioni

12 noveMBRE/dicembre 2013
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