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PERSONE & IMPRESE
RACCONTI ED ECONOMIA
LIBRI D’AMARE
di Roberto Colonna
Napoli è una città di mare che spesso di- storia e progetti” di Fiammetta Adriani e Bene-
mentica di avere un mare. detto Gravagnuolo, “Napoli città
Potrebbe sembrare un pa- portuale e mercantile: la cit-
radosso ma leggendo i libri che sul Il mare è più tà bassa, il porto e il mercato
tema sono stati scritti, ci si accorge una cornice dall’VIII al XVII secolo” di Tere-
di come questa componente svol- sa Colletta. È Napoli, i suoi avve-
ga un ruolo di confine. A metà tra nimenti, la sua economia a essere
la metafora e lo studio di settore, il che un vero sugli scudi, a condurre il lettore in
mare è più una cornice, che un vero protagonista analisi finanziarie o ricostruzioni
protagonista. storiche. Una condizione che si ri-
Emblematico è in tal senso il libro trova nel libro di fotografie di Sergio
di Annamaria Ortese, “Il mare non Siano “Il mare che bagna Napo-
bagna Napoli”. li” (il cui riferimento al sopracitato
Ma a ben vedere anche quando la libro della Ortese è evidente), in cui
lettura si indirizza su saggi dedicati al porto, ci si ac- le immagini sembrano rinviare alla terra ferma, con
corge che il mare è un parente lontano, di quelli che le sue contraddizioni e i suoi splendori.
si riconosco nelle fotografie, ma di cui poco si parla. Del resto, a riprova di ciò, tornando alla letteratura,
Di esempi ce ne sono tanti: “Storia del porto di ne “La Dismissione” di Ermando Rea il mare di
Napoli” di Antonio Toma, “La Camera sul porto. Bagnoli dove sorge l’Ilva è onnipresente ma come
Il porto di Napoli dall’unità d’Italia al fasci- un irrinunciabile attore secondario, necessario e
smo” di Lidio Aramu, “Napoli: il porto e la città: pure quasi sempre sullo sfondo.
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