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network multidisciplinare le cui competenze sono             ‘800. Con l’ausilio della tecnologia, dunque, una visita
state riunite e coordinate dal Distretto ad alta tec-        al museo si può trasformare in «una piacevole pas-
nologia STRESS (Sviluppo Tecnologie e Ricerca per            seggiata museale» a tappe, che coniuga la scoperta e
l’Edilizia Sismicamente Sicura ed ecoSostenibile).           il godimento dei più rappresentativi spazi urbani di Na-
Realtà d’eccellenza impegnata in numerosi ambiti, fra        poli con quello della sua musica, in tutto il mondo con-
cui anche la ricerca per la tutela e la valorizzazione dei   siderata fra le espressioni più alte della nostra cultura.
beni culturali, il Distretto si è avvalso della partnership
di imprese leader nel settore digitale e nelle tecnolo-      L’attore Alessio Sica interpreta l’impresario Angelo Carasale in uno dei percorsi
gie di comunicazione, come la ETT spa e la Nexsoft           museali multimediali della Kaleidos
spa, nonché di prestigiosi enti di ricerca pubblici quali
il Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di Be-
nevento e l’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni
Culturali (ITABC) del CNR.
Un’alchimia virtuosa, dunque, che ha evidenziato
come «l’uso delle tecnologie al servizio della cono-
scenza – come afferma il Presidente della Fondazione
Banco di Napoli, Daniele Marrama - riesca a comuni-
care al visitatore la ricchezza delle informazioni con-
servate nell’Archivio Storico».
A breve, inoltre, grazie al Consorzio Stress-CNR, sa-
ranno disponibili applicazioni per dispositivi mobili in
grado di portare anche all’esterno, per le strade e
piazze della città, i contenuti multimediali degli exhibit
dedicati alla tradizione musicale napoletana tra ‘700 e

Il Distretto STRESS: un’eccellenza campana fra tecnologia e sostenibilità
Primo distretto campano ad alta tecnologia sulle costruzioni sostenibili, frutto di un lungo percorso d’integrazione che ha dato vita
a un network fra Università (Università degli Studi di Napoli “Federico II” e Università del Sannio), eccellenze scientifiche, centri
di ricerca specializzati e realtà imprenditoriali o industriali d’eccellenza operanti a livello nazionale e internazionale. Il distretto è
coordinato e diretto dalla società consortile Stress scalr (Sviluppo Tecnologie e Ricerca per l’Edilizia Sismicamente Sicura ed eco-
Sostenibile), nata nel 2010, che si occupa di integrare gli input e le innovazioni derivanti dalle industrie e dagli enti di ricerca, per
poi favorire, attraverso l’elaborazione e l’attuazione di strategie promozionali, i processi di trasferimento tecnologico I temi della
sostenibilità e sicurezza delle costruzioni si accompagnano, nei numerosi progetti in cui Stress è impegnato, allo sviluppo di un
modello di città del futuro attento alla valorizzazione culturale e alla qualità della vita.

Kaleidos: cultura e multimedialità al Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli
Il Percorso Multimediale Permanente Kaleidos, inaugurato nel marzo 2016, è il cuore dell’esperienza museale dell’Archivio Storico.
Realizzato da Stefano Gargiulo Kaos Produzioni, il progetto conduce il visitatore in un “viaggio” sensoriale attraverso immagini e
suoni legati alle storie e ai personaggi protagonisti dei documenti. È una visione caleidoscopica della Napoli del passato, dove la
città letteralmente invade lo spazio dell’archivio con l’aiuto della tecnologia multimediale. Fra gli elementi degni di nota ve n’è uno
molto particolare, realizzato in occasione di un altro progetto sviluppato ne Il Cartastorie. A partire dalla dettagliata descrizione,
ricavata da una fonte dell’Archivio, di una pala commissionata al Caravaggio dal ricco mercante Nicolò Radolovich (la Pala Radolo-
vich, appunto, sulla cui effettiva realizzazione non vi sono attestazioni), si è avviato un meticoloso lavoro di ricostruzione dell’opera
con la tecnica del tableau vivant, ossia con attori in costume – della compagnia Malatheatre, diretta da Ludovica Rambelli – che
hanno riprodotto verosimilmente la scena, partendo anche dallo studio di altre opere del Merisi per l’utilizzo di oggetti, vesti e gio-
chi di luce. Dopo una presentazione al pubblico nelle sale del museo, il lavoro, condensato in un cortometraggio, è dunque stato
inserito nel percorso Kaleidos.

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