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©Marina Sgamato ariete che ha sfondato quel muro basato sul pregiu-
dizio che a Napoli non fosse possibile e sicuro girare
scene nei Quartieri Spagnoli o in altri posti caldi della
città. Ci consigliavano di girare in zone più tranquil-
le, fuori Napoli, che riproducessero nei particolari i
luoghi della città. Ma noi abbiamo sempre girato al
centro. Pensiamo che sia la città in cui è stato più
facile effettuare le riprese. Ci siamo trovati a nostro
agio perché in ogni angolo si respira il rispetto della
Manetti Bros durante le riprese del film a Napoli ©Marina Sgamato
quello che invece traspare in produzioni di altri In primo piano Antonio Manetti©Marina Sgamato
registi che consegnano allo spettatore una Napo-
li criminale? In primo piano Marco Manetti
Nel nostro film non c’è nessun tentativo di racconto
sociale del crimine. Siamo registi noir che vengono cultura e la collaborazione di persone che sembrano
a Napoli per raccontare il carattere e la vitalità dei non aspettare altro che accogliere in casa una troupe
napoletani e non per indagare sui risvolti sociali della o prestare la loro automobile d’epoca per rendere più
delinquenza. Certo, ci sono i buoni e i cattivi nei nostri pittoresca la scena di un inseguimento. Ci è capitato
film, ma perché è il genere che ce lo impone. E non anche questo.
perché sia ambientato a Napoli.
Qual è la vostra Napoli?
Abbiamo girato molto questa volta. Dai vicoli del centro
storico alle attrazioni sulla costa, passando per il porto.
Abbiamo scoperto l’incantevole Posillipo, meraviglia na-
scosta che ci sembrava una semplice strada in salita, salvo
scoprire le sue insenature e i suoi parchi privati. Senza tra-
lasciare i luoghi simbolo come Piazza Plebiscito e la pia-
cevole scoperta della Sanità e della sua gente, un posto
magico dove ci hanno accolto e fatto sentire importanti.
Ricordo che eravamo nella piazza antistante la chiesa di
san Vincenzo alla Sanità e dovevamo realizzare un’inqua-
dratura dall’alto. Chiedemmo alla pizzeria di fronte il favore
di fare una ripresa dal loro piano alto. Nonostante stessero
chiudendo, ci hanno fatto entrare e ci hanno lasciato per-
sino le chiavi, pur non conoscendoci affatto. Poi, una volta
tornato, il titolare ci ha anche offerto la pizza.
Napoli è una città complessa. È stato difficile per
voi lavorare nel cuore di una città che spesso ha
fatto desistere molti registi?
Crediamo che “Song’ e Napule” sia stato una testa di
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