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registriamo che l’Italia utilizza solo 1 miliardo    esponenti del lavoro e dell’Alta formazione si
circa dei Fondi europei resi disponibili per         incontrano a Bologna con il ministro Zecchino
l’istruzione e che solo il 55% delle aziende del     per accordarsi nella realizzazione di un sistema
Belpaese vi partecipa, con una percentuale           formativo omogeneo per l’Europa, oltre che
che scende al 6% considerando i lavoratori           meglio collegato al mercato del lavoro. In tutta
delle stesse aziende veramente coinvolti nel         risposta, invece, si è preferito puntare sulla
processo formativo. Tanto equivale a dire            manodopera di bassa prolificazione piuttosto
che: quando l’azienda è grande dal punto di          che su elevati livelli di professionalità. E oggi
vista dimensionale, soprattutto nel settore          il problema è proprio quello di ricollegare
delle utilities - cioè acqua, gas, energia e         e far funzionare queste due autonomie, del
ambiente -, nutre maggiore attenzione alla           territorio e dell’Università. Da Bologna in poi,
professionalizzazione delle proprie risorse          infatti, la costruzione della formazione avviene
umane; quando è piccola, invece, questo              secondo un meccanismo piramidale 3+2+2 (3
aspetta rappresenta l’ultimo dei problemi, con       percorso base, più 2 per la laurea magistrale,
tutte le penalizzazioni del caso che ricadono sui
lavoratori. E siccome le piccole e medie imprese         Per il delegato sociale dell’Ufficio scolastico della Re-
italiane rappresentano l’ossatura economica,             gione Campania, Bruno Galzerano, l’Alta formazione
oltre che numerica, del nostro Paese, è                  rappresenta oggi lo strumento più importante dello
inevitabile poi lo svantaggio competitivo                sviluppo tecnologico, sociale ed economico di un Pa-
rispetto agli altri Paesi Ue più sensibili al tema.      ese: « È sempre più vera l’eguaglianza più formazio-
Svantaggio che, al Mezzogiorno, prende forma             ne, più sviluppo. Troppo spesso, però, questa diventa
nella fuga e nello spreco dei cervelli».                 simile a una equazione ricca di variabili e di qualche
Un tema complesso, che affonda le radici                 incognita per affrontare le quali occorrerebbe un ac-
nel lontano 1999, come tiene a sottolineare              cordo tra le forze della formazione: Ministero, Univer-
la professoressa ordinaria di Diritto privato            sità, Scuola, Enti locali. Questa è la sfida del futuro:
comparato all’Università degli Studi di Salerno,         accordata e sinergica».
Virginia Zambrano, «a quando, cioè, alcuni

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